Quell’incontro non casuale…

giorginimercoledì 15 giugno

Giampaolo Gurioli, detto Pape, è artista eclettico, pianista di grande successo, produttore artistico e discografico, ma soprattutto ideatore, insieme al Dottor Martino Giorgini, dello studio di registrazione musicale “Elitto”. Originario di Marradi, Pape è forse il solo musicista del paese tosco-romagnolo
ad aver seguito e concluso studi conservatoriali; la sua collaborazione con il Dottore nacque circa trent’anni fa, quando venne contattato proprio da quest’ultimo. «Perché mi cerca un erborista?», si domandò subito Pape. A breve s’accorse che gli interessi del Dottor Giorgini, in realtà, andavano
oltre l’erboristeria: si trattava, infatti, di uno studioso e ricercatore della natura. Al termine del loro primo incontro, Pape ricevette in dono il testo Atalanta fugens, del medico musicista Michael Mayer (1566-1622) dove arti grafiche, poetiche e musicali sono avvinte nella trattazione
ermetica: fu quello il simbolo che suggellò l’inizio della loro collaborazione. La prima operazione che vide i due collaborare riguardava un preteso procedimento spagyrico del Dottor Giorgini, nel quale egli fondeva alcuni metalli e contemporaneamente Pape “bombardava” di frequenze – che andavano da 60 a 20000 Hz – tali metalli in fusione, al cui interno, a raffreddamento avvenuto, si osservavano “aghi” che variavano di grandezza in base all’intensità delle frequenze Hz a cui erano sottoposti. Tuttavia, l’esito incerto di queste sperimentazioni condusse entrambi ad abbandonare il progetto.
La seconda collaborazione ebbe inizio qualche anno più tardi (1988/89), quando – sempre a Marradi – i due “artisti” crearono un piccolo studio di registrazione dando inizio a un progetto discografico, chiamato Alchymya, che prevedeva la produzione di musicassette con le musiche di Pape, dove si alternavano melodia e armonia, e i testi d’ispirazione alchemica del Dottor Giorgini. L’incontro tra Pape e il Dottor Giorgini venne definito da quest’ultimo «non casuale» ma «necessario», perché voluto, seppur inconsciamente, da entrambi, da un incrocio delle loro sensibilità, ma anche questo progetto…E proprio come un procedimento alchemico, fatto di più fasi, un terzo incontro sembrerebbe richiamarsi a quella “soluzione” di cui tanto parlano i Testi di Alchimia! Nel 1997, Pape presentò al Dottore la giovane cantante triestina Anna Maria Rizzi, il cui modo di cantare aveva entusiasmato  il primo e avrebbe provocato un’altrettanta emozione nel secondo. Entrambi concepirono pertanto una nuova tipologia di musica, detta “Musica Biologica” (e registrata come marchio), dove partendo dal concetto di musica naturale, si viene a creare l’unione di voce, suoni e musica elaborata da strumenti interamente acustici (quindi non di sintesi, come le tastiere elettroniche). Venne quindi creato un concept album alla rovescia, dove il primo brano è l’ultimo e quello finale è il primo! Le musiche di Pape (ma anche della madre e del fratello della cantante) fanno da sfondo ai testi del Dottor Giorgini e alla voce di Anna Maria Rizzi. Al progetto – registrato in 7 studi differenti in Italia – parteciparono ben 54 musicisti, tra i migliori in Italia, ognuno dei quali veniva scelto con test kinesiologico da Pape (…), ma lasciando, se accadeva, la libertà di interpretazione e la creatività “istintiva”, ad ogni musicista! L’album Anna 24.12 è un lavoro apparentemente politematico dove le canzoni spaziano da un genere all’altro, con una naturalezza inimmaginabile, ma i testi sono carichi di scienza e filosofia spagyrica, anche nelle canzoni d’amore!

Tratto dalla Rivista Spagyrica giugno 2016

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