Velocità e cinema in Dino Campana “PRIMO ARRIVATO AL TRAGUARDO DI MARRADI”

boccionimartedì 28 febbraio
Il 1 marzo 1932 moriva  Dino Campana, lo ricordo quest’anno in modo del tutto particolare associandolo ad un evento sportivo del 1909 che ebbe come protagonista mio nonno, nato il 5 marzo del 1889  e che è possibile sia stato fonte di ispirazione per il grande marradese.

Infatti Domenico Vanni, mio nonno, nel 1909, a vent’anni, vinse la corsa ciclistica Firenze–Marradi come riporta l’edizione dell’Eco delle Scalelle nel numero unico del 13 luglio 1952, pubblicato per la Festa della Madonna del Popolo. Nell’articolo firmato Adriano, sotto il titolo Glorie del Passato Vecchi Tempi e Vecchi Campioni del 1909, ritroviamo, con taglio futurista, la velocità ed il cinema elementi che caratterizzano la poesia di Dino Campana, e che dimostrano come la cultura marradese li stesse assimilando . Si legge infatti: “Quella notte i cittadini marradesi, non chiusero occhio specialmente i giovani! In quella lontana giornata dell’estate 1909 era atteso l’arrivo, con ansia spasmodica, della prima grande corsa ciclistica Firenze-Marradi di oltre 90 Km che l’impareggiabile Cecchino Dal Pozzo aveva così brillantemente organizzato. Già alle 8 del mattino, un imponente gruppo di atleti, più di 70, è pronto per il via dal Ponte Rosso in Firenze, per slanciarsi, moderni dominatori dello spazio e del tempo, sulle allora deserte, assolate e polverose strade mugellane. C’era davvero motivo per perdere il sonno almeno per una settimana. Il meraviglioso, l’importante, l’incredibile, è che nello squadrone in partenza, insieme ai migliori dilettanti nazionali quali Marzocchini, Ciucchi, Guardiani e Mosconi, già celebri, ci sono anche i tre campioni locali: Betti Angiolino, Consolini e Vanni Domenico. Questi sono i nostri pionieri delle moderne avventure, i nostri primi eroi della bicicletta, i simboli e gli antesignani dei tempi nuovi, i beniamini di tutta la nostra gioventù. Tutta Marradi fin dalle nove si accalca sui marciapiedi di fronte all’ospedale e sembra che molta gente sia improvvisamente impazzita; “sono o non sono partiti? Sì, devono essere sulla salita di Polcanto! Saranno arrivati a Borgo? Macché, nemmeno a Vicchio! Quanti sbaglieranno strada a Panicaglia? Devono essere a Ronta! A Razzuolo! Vorrei contare quelli a piedi sulla Colla di Casaglia! Ci sarà l’Avvocato a Camurano? Arrivano, eccoli, no è Parigino che si torna a casa! Largo, largo, eccoli! No è il cane di Lorenzone; lasciatelo passare che ha paura! È troppo tardi! No è troppo presto! Ormai è mezzogiorno e non arriva più nessuno! All’improvviso, quando meno ci si aspetta, fra una confusione indescrivibile, trafelato, sudato irriconoscibile, dondolante quasi come un ubriaco, accolto da mille braccia arriva il 1°; è il nostro Domenico Vanni! Non arriva a scendere che viene acclamato e portato in trionfo! Viva Vanni! La gloria c’è, la carriera non può mancare; tutti ne sono sicuri tranne proprio l’interessato!” In questo articolo emerge l’influenza del linguaggio campaniano sul taglio futurista del linguaggio giornalistico. Dino Campana aveva poco più di 24 anni quando scrisse la poesia “1° Arrivato al Traguardo di Marradi”. Un’altra versione della stessa poesia Campana la dedicò, col titolo Traguardo a Filippo Tommaso Marinetti. Poiché il Giro d’Italia nel 1909 non fece tappa a Marradi è possibile che Campana abbia assistito all’arrivo della prima corsa Firenze-Marradi e proprio dalla vittoria di mio nonno abbia tratto ispirazione per la sua lirica: “Dall’alta ripida china precipita/Come movente nel caos di un turbine/Come un movente grido dal turbine/Come il nocchiero dal cuore insaziato/Bolgia di roccia alpestre: grida di turbe rideste/Vita primeva di turbe in ebrezze/Un bronzeo corpo dal turbine/ Si dina alla terra con lancio leggero/Oscilla di vertigine il silenzio dentro la muta catastrofe/di rocce ardente d’intorno/Tu balzi anelante fuggente fuggente nel palpito indomo/Un grido fremente dai mille che rugge e scompare con te/Balza una turba in caccia si snoda s’annoda una turba/Vola una turba in caccia Dionisos Dionisos Dionisos”.

Rodolfo Ridolfi

Marradi perde con Paolo Rossi una “persona perbene” sempre sorridente e gioviale un grande sportivo.

img20170225_21281880sabato 25 febbraio

La scomparsa di Giovanni Paolo Rossi, nei nostri ricordi “Pavlena”, mitico attaccante del Marradi degli anni ’60  ci ha colpito profondamente e nel ricordarlo vogliamo esprimere a tutta la sua “Bella famiglia” le  sentite condoglianze della redazione e di tutti i nostri lettori. Era il 1961 “….nell’estate la squadra marradese di calcio, la polisportiva, coglieva lusinghieri successi vincendo dieci incontri su dodici con un pareggio ed una sola sconfitta. La classifica dei cannonieri era la seguente: Eligio Montuschi (Ligino) 20 reti, Roby Baschetti 14, Pierino Razzi e Paolo Rossi 4…”  Franco Ciottoli ha scritto alcune righe di saluto per Giovanni Paolo Rossi e le riprendiamo pubblichiamo commossi: Ci ha lasciati il caro Giovanni Paolo Rossi, ex giocatore e allenatore del C.S.C. Marradese, uno dei più grandi calciatori che Marradi abbia avuto. Lo saluto e lo ringrazio per essere stato un esempio di vita per la comunità, sempre sorridente, cordiale e disponibile e, sportivamente parlando, un gentlemen, corretto, appassionato e dotato di una serietà incredibile, un vero campione! Grazie Paolo.

Dopo l’evento di Forza Italia a Marradi “centro destra sempre più unito”

bella marradidomenica 19 febbraio

Marradi per un giorno diventa capitale di un dialogo molto positivo per l’unità del centro destra a livello nazionale e lo fa partendo dal libro di Rodolfo Ridolfi “Matteo Bomba e le coop rosse”. E’ proprio dalla cittadina della Romagna-Toscana che gli azzurri offrono, anche a tutto il centro destra locale e provinciale, la possibilità di realizzare un programma unitario basato su valori condivisi per contendere alla sinistra, dopo aver girato pagina per la sconfitta del 2013, il governo del Comune alle elezioni del 2018. Rinnovamento, rappresentatività e merito saranno alla base della nuova squadra che si presenterà alle elezioni, partendo proprio dall’unità straordinaria che Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia hanno sancito nell’evento di Marradi. L’onorevole Guglielmo Picchi, della Lega Nord, Jacopo Cellai, capogruppo di Forza Italia al Comune di Firenze, e Giovanni Donzelli capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Toscana e dirigente nazionale del Partito di Giorgia Meloni, con i loro interventi hanno scaldato i cuori di un pubblico attento e rinfrancato dal recente clamoroso successo referendario che ha provocato il tramonto del renzismo che così tanti disastri ha provocato ai cittadini. A presiedere e moderare gli interventi il leader locale di Forza Italia, Mauro Ridolfi sempre attento ai problemi della gente e protagonista del rilancio organizzativo e politico degli azzurri a Marradi. Di spessore politico rilevante l’intervento del v.coordinatore provinciale e responsabile politico di tutta l’area del Mugello, Silva Gurioli che ha anche dato conto del suo lavoro da quando, in seguito al grande successo di consensi, conseguito in occasione delle elezioni regionali a Marradi ed in tutto il collegio, è stata chiamata a riorganizzare Forza Italia nel Mugello ed a contribuire alla direzione provinciale e regionale.

pubblico

Mentre l’evento era in corso Renato Brunetta, immediatamente ripreso dalle agenzie di stampa nazionali affermava: “Stiamo lavorando, Forza Italia sta lavorando, con il presidente Berlusconi in prima linea, al centrodestra unito di governo. Non solo con la Lega di Salvini e Fratelli d’Italia della Meloni, ma anche con i Conservatori e Riformisti di Fitto, i Popolari di Mario Mauro, Idea di Gaetano Quagliariello, l’Udc di Cesa, Rivoluzione Cristiana di Rotondi, i Repubblicani di Nucara, la Destra di Storace, Azione nazionale di Alemanno, i Liberali di De Luca, il Nuovo Psi di Caldoro, le forze del civismo che stanno attorno ai nostri sindaci come Brugnaro a Venezia e Di Piazza a Trieste… Il centrodestra da sempre, in Italia e in Europa, e’ plurale. L’importante e’ convergere su programmi, valori e regole”. “Noi siamo convinti che il centrodestra unito di governo, con Berlusconi in campo e protagonista, possa raggiungere e superare il 40%. I sondaggi gia’ ci danno al 34%, con il Pd fermo al 30% e i 5 stelle in caduta libera. Torneremo a governare il Paese. Come governiamo in Lombardia, nel Veneto, in Liguria, come abbiamo governato dieci anni su venti in Italia. La prospettiva e’ unica: centrodestra unito di governo. Dopodiche’, il centrodestra e’ plurale in Italia, come in Francia, come in Germania. Ma con quello che sta succedendo a sinistra, con l’autodistruzione del Pd, sarebbe veramente assurdo per noi non riuscire a stare insieme. L’unita’ nel centrodestra e’ obbligatoria”. Il Partito democratico è ormai morto, è irrimediabilmente diventato il Pdr, il partito di Renzi. Già il Pd mi era poco simpatico perché lo vedevo come una fusione innaturale di democristiani di sinistra e comunisti. Adesso poi non è più neanche il Pd ma è Pdr, partito di Renzi”. “Probabilmente assisteremo alla deflagrazione finale di questo progetto nato fallito, perché non può che far male al Paese un agglomerato insensato di questo tipo. Che i comunisti siano comunisti, i democristiani siano democristiani e non si nascondano gli uni dentro gli altri. Renzi e i suoi hanno fatto danni nel Paese ma almeno hanno ucciso il Pd. Saranno ricordati per questo”. Rodolfo Ridolfi in un lungo e dettagliato intervento ha espresso soddisfazione per come la presentazione del suo libro sia stata come lui sperava l’occasione per vedere finalmente a Marradi, nella cittadina dove è stato sindaco, i più importanti Partiti del centrodestra, per la prima volta, rappresentati in modo così autorevole e tutti insieme, riprendere il contatto con i cittadini fuori dai contorsionismi e gli opportunismi che non sono stati e non sono prerogativa della sinistra e del renzismo ma anche del centro destra come le vicende di Follini, Casini, Fini, Alfano e Verdini dimostrano.

P.S.

Al via il Premio Dino Campana “La Poesia ci salverà” IV^ Edizione 2017.

F.Balucani premia G.Zambelli
F.Balucani premia G.Zambelli

venerdì 17 febbraio 2017

La Poesia ci salverà”, al via la quarta edizione del Premio on line Dino Campana.

Il Quotidiano On-line Marradi Free News, l’ “Accademia degli Incamminati” di Modigliana, il Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini” di Marradi, l’Accademia Il Fauno, Associazione Culturale “Giovanni Arcidiacono”di Firenze, Associazione Culturale “Opera In-Stabile”, l’Officina Artistica “L’Infinito” di Brisighella, #POETRY di Faenza, hanno deciso di indire per il quarto anno consecutivo il  Premio Dino Campana “La poesia ci salverà” riservato a liriche edite e inedite. Il premio che si svolgerà prevalentemente attraverso le modalità della rete si pone anche l’obbiettivo di contribuire alla ricerca ed alla promozione dei talenti poetici emersi nelle precedenti edizioni e dei nuovi che parteciperanno. La pubblicazione sul quotidiano Marradi Free News, sulle riviste e sui siti degli Enti organizzatori delle opere vincitrici è uno dei modi scelti per diffondere le opere ritenute meritorie dalla eclettica giuria. Al concorso possono partecipare con una sola opera tutti gli autori con testi editi o inediti in lingua italiana. Le poesie dovranno pervenire online al sito www.marradifreenews.com info utilizzando l’apposito formulario entro e non oltre il 20 agosto 2017.  Ogni autore può partecipare con una sola lirica che non potrà superare i quaranta versi. La premiazione si svolgerà a settembre. Della Giuria del Premio che formulerà la graduatoria dei finalisti e dei tre vincitori fanno parte: Rodolfo Ridolfi (Direttore Responsabile Marradi Free News); Mirna Gentilini (Presidente Centro Studi Campaniani), Giancallisto Mazzolini (Accademia degli Incamminati), Lamberto Lilli (Presidente Accademia Il Fauno), Pape Gurioli (Direttore dell’Officina Artistica Infinito) Barbara Betti (Direttore di Opera-In-Stabile) Monica Guerra (poetessa #POETRY) Federica Balucani (Soprano), Gianna Botti (Scrittrice), Maurizio Ferrini (Attore), Riccardo Monopoli (Attore-Regista), Massimo Scalini (Psichiatra),

 

La Poesia ci salverà” si è ormai affermata come un’iniziativa, nel nome di Dino Campana, tesa alla scoperta ed alla valorizzazione di nuovi autori da proporre all’attenzione di quel pubblico che ancora ama la poesia la legge e la valuta sulla carta stampata ma anche attraverso la rete.

il direttore responsabile Rodolfo Ridolfi