Concerto di Natale

invitoVenerdì 28 novembre

“OPERA IN – STABILE“ organizza per lunedì 8 dicembre alle ore 16,00 nella Chiesa Arcipretale di San Lorenzo il tradizionale CONCERTO DI NATALE che per la prima volta si trasferisce dalla Chiesa delle Domenicane all’Arcipretale lo comunicano nell’invito il Presidente Emilio Betti ed il Presidente Onorario Rodolfo Ridolfi :

“OPERA IN-STABILE ENSEMBLE“

CONCERTO DI NATALE

Lunedì 8 Dicembre 2014

Chiesa Arcipretale di San Lorenzo

Marradi – Firenze

h. 16,00

Bach – Herschel – Vivaldi – Albinoni

 

 

Questo è lo stato in cui il Comune fa manutenzione nella strada di Grisigliano

grisigliano 2venerdì 21 novembre  Riceviamo e pubblichiamo:

Non accenna a modificarsi l’atteggiamento di diffusa disattenzione e colpevole indifferenza dell’Amministrazione Comunale di Marradi nei confronti dello stato ogni giorno più degradato del territorio e delle infrastrutture viarie. La mancanza di un piano adeguato di interventi di manutenzione ordinaria  emerge in tutta la sua drammaticità resa ancor più inderogabile dalle abbondanti piogge di questi mesi. Invece di impegnarsi  e reperire e dedicare le risorse necessarie alle opere indifferibili ed urgenti il sindaco e la giunta proseguono nella propaganda di patetici annunci che coprono un immobilismo mai registrato nel Comune di Marradi. A fronte di questa situazione negativa al Coordinamento Forza Italia Marradi arrivano continuamente segnalazioni riguardo a ciò che non va nel nostro Comune.  Questa volta siamo stati sollecitati dai proprietari dei poderi facenti parte della zona di Grisigliano che presi da viva disperazione ci hanno invitato a fare un sopralluogo per vedere di persona in quale situazione a dire poco poblematica e disagiata si trovano. Questa strada di pertinenza comunale inizia nei pressi del Monte Beccugiano arriva al podere Casa Checchi di Grisigliano, scende al podere denominato Gabbiano,  la Chiesa,  le Case di sotto per arrivare al podere le Ville dove termina la pertinenza comunale.  Da Beccugiano fino a Casa Checchi notiamo ancora tracce di asfalto molto precario pieno di buche e fossi ma si può arrivare quasi incolumi all inizio della abitato, la strada inizia a scendere per arrivare poi alle Ville passando dai vari poderi ovviamente abitati , aggiungo che la gente per abitare in suddette località vi lavora anche.

grisigliano 3

Lo spettacolo si presenta a dir poco agghiacciante.  Le foto scattate assieme agli abitanti penso che non abbiano bisogno di commenti.   La strada è ormai priva di drenaggio delle acque pluviali che arrivano tutte nel prato antistante le Case di Sotto creando non pochi disagi al proprietario. Scendiamo fino alle Ville dove vi è oltre che una abitazione anche una attività di trasporto legname da ardere dove giornalmente il camion deve transitare in questa strada e non solo il camion. Questa non vuole essere sterile polemica, ma trattasi di vera denuncia  della latitanza da parte dell’ amministrazione comunale che si  vanta di incontrare periodicamente le frazioni per parlare di problemi da risolvere e che poi con ammirevoli arrampicate sugli specchi ovviamente produce zero fatti come ormai da molti mesi documentiamo. Sarebbe meglio fare meno chiacchiere totalmente improduttive ed agire di più magari stendendo qualche camion di stabilizzato per evitare poi che qualcuno si faccia veramente male, qualcuno li ha definiti la peggior amministrazione di tutti tempi, noi non possiamo, purtroppo, che confermare……..e che dire di Più!  .Siccome è evidente che non sono pronti abbiano almeno il coraggio di ammetterlo nel unico modo che conosciamo ovvero dimettendosi , onde evitare di cagionare ulteriori  danni al nostro Paese!

Mauro Ridolfi capogruppo di Forza Italia nell’Unione dei Comuni

Sono passati quarant’otto anni dall’alluvione di Firenze del 4 novembre 1966

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Il 4 novembre del 1966 l’Arno inondò Firenze due giorni dopo Renato Ridolfi di fronte al disastro che si presentava ai suoi occhi scrisse questi versi che oggi pubblichiamo:
Aquaforte
Sul tuo caro fiume
ribelle,
sporca la faccia,
piagata dalla furia,
il fango fino ai capelli,
o Firenze,
in ginocchio,
tu figlia di Dio,
perla del mondo,
piangi.
Con te , nel fango
Di rovina e di morte,
tanti occhi sbarrati,
i miei esterefatti,
hanno pianto,
e il cuore sobbalzava
e il nodo
stringeva la gola.
Era domenica,
con un po’ di sole ritrovato!
Mi aggiravo
Tra la tua miseria
E la distruzione.
Tu, apocalittica,
inebetita,
sempre le lacrime agli occhi
la schiena curva
nell’acqua melmosa,
cercavi qualche briciola
per correre di nuovo la vita.
Il disastro
Segnava a dito
Le mura tribulate.
Il tuo Battista
In piedi, fiero,
nell’acqua
del nuovo Giordano,
ti battezzava
nel sacrificio.
Le tue campane erano mute.
Il Bargello
dolorava
Ora con l’ardore dei forti,
sulle braccia di Dante,
Michelangelo,
Donatello,
dal campanile di Giotto
e dai merli d’Astolfo,
è destino!
Ti levi verso un cielo più bello,
riprendi il tuo grande cammino.
ReRi   6 /Nov/1966