I quattro segreti d’Irlanda: il thriller storico di Gianna Botti

locandina_presentazione_i9_4_segreti_di_irlandamercoledì 23 agosto

Gianna Botti vi aspetta giovedì 24 agosto alle ore21:00 presso il “Centro Studi Campaniani Enrico Consolini” per la presentazione del suo ultimo romanzo Quattro misteri d’Irlanda. L’avevamo lasciata su facebook in aprile quando scriveva:” Sembra una favola, ma è così… Per il romanzo che sto scrivendo mi serviva un dizionario in Gaelico, non trovandone di disponibili sul web, ne ho fatto richiesta al Trinity College di Dublino ( l’Università più prestigiosa d’Irlanda in cui sono tenuti corsi di lingua e letteratura Gaelica), la mia mail è stata inviata alle 16 e 45, alle 17 e 10, non solo ho ricevuto la password e il link per consultarlo via web, ma sono state aggiunte le felicitazioni per il tema trattato nel romanzo…Incredibile!!!” Gli estimatori della brava e colta  scrittrice marradese potranno finalmente apprezzare il suo romanzo che si basa su 4 Pergamene strappate dal Libro di Kells, nascoste da un Papa nei sotterranei del Laterano e che dopo 13 secoli tornano alla luce…. Il Romanzo di Gianna Botti che è thriller storico, curato ed edito  da G.Renzo Zignani Qui Libri della Panchina e da Talent Self Publishing sarà   presentato in anteprima a Marradi dal Centro Studi “Enrico Consolini” e dalla F.I.D.A.P.A con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale.

20 agosto Dante nei Canti Orfici nell’anno di Giotto

Bonaffini al centro N.Y.2008
Bonaffini al centro N.Y.2008

venerdì 18 agosto

Il tradizionale appuntamento del 20 agosto a Marradi, in occasione della nascita del Poeta Dino Campana, accade quest’anno in concomitanza con le celebrazioni per i 750 anni di Giotto che hanno regalato a tutto il Mugello iniziative culturali di pregevole fattura. I Canti Orfici sono un grande album di un paesaggio influenzato da citazioni culturali tutte toscane Giotto, Michelangelo, Leonardo, Piero della Francesca  immerse nel presagio dei suoi “divini primitivi” Dante e Frate Francesco. oppure in quelli barbarici e bizantini della Romagna: “Volevo nel paesaggio collocare dei ricordi” afferma Campana. Il Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini” ripropone quindi un tema fondamentale che abbiamo avuto l’orgoglio di evidenziare nel lontano 20 agosto del 1992 nello storico Giardino della Violetta Fabroni: “Campana, Dante e l’Orfismo: Componenti Dantesche nei Canti Orfici” affidato alla magistrale lezione del Prof. Luigi Bonaffini del Brooklin College di New York.  Gli appassionati potranno rileggersi integralmente quella lezione nel libro “Marradi Capitale Culturale della Romagna Toscana” pag.75-94. Con Bonaffini il più autorevole e competente studioso della componente dantesca in Dino Campana, ho poi avuto l’occasione di partecipare al Convegno che si svolse Il 18 agosto del 2008 a New York all’Istituto Italiano di Cultura dove Bonaffini, autore fra l’altro di due edizioni in lingua inglese dei Canti Orfici, parlò sulla Poesia di Dino Campana e sull’influenza di Dante nell’opera del poeta di Marradi ed io parlai sull’influenza di Walt Whitman nei Canti Orfici. Domenica 20 agosto la prof Maura Del Serra sarà impegnata a parlare degli “Spiriti Danteschi in Campana” e sicuramente aggiungerà qualche tassello a quanto ampiamente documentato dalla critica che ha accertato come  nella poesia orfica di Dino Campana confluiscono varie esperienze culturali e letterarie, tra cui la tradizione misterico-religiosa, la poesia europea appartenente al filone orfico, e poi Nietzsche e Schuré. Campana stesso afferma di voler creare una poesia italiana di stampo europeo, e non c’è dubbio che egli fosse sempre disposto a raccogliere ciò che di valido la tradizione europea poteva offrire. La più pura tradizione italiana per lui significava soprattutto Dante e Leopardi, come suggerisce quest’altra lettera ad Emilio Cecchi: Ora io dissi: Die tragodie des letzten Germanen in Italien mostrando di aver nel libro conservato la purezza morale del Germano (ideale non reale) che è stata la causa della loro mone in Italia. (Cercavo idealmente una patria non avendone.) Il germano preso come rappresentante del tipo morale superiore (Dante, Leopardi, Segantini).” Campana indica Dante e Leopardi come veri Germani o tipi morali superiori, dei quali si considerava discendente diretto, anzi uno dei pochi che conservasse la loro “purità d’accento” nella poesia. Dal piano politico ed ideologico, il pangermanesimo di Campana si sposta al piano letterario. La vera arte può nascere solo dalla fusione dello spirito germanico o nordico e quello latino: “Se una nuova civiltà latina dovrà esistere, essa dovrà assimilare la Kultur.” Stranamente, lo scrittore che meglio rappresenta questa fusione di culture è proprio Dante: È il carillon di una torre gotica. Anche Dante nel V Canto ebbe questa fantasia cavalieresca che trionfa dell’Inferno latino. Come sempre la poesia di Dante risulta dalla lotta tra il nordico e il latino Ed è ancora Dante lo scrittore che personifica l’arte crepuscolare per eccellenza: L’arte crepuscolare (era già l’ora che volge il desio) in cui tutto si affaccia e si confonde, e questo stadio prolungato nel giorno aiutato dal vin de la paresse che cola dai cicli meridionali e nella gran luce tutto è evanescente e tutto naufraga, sì che noi nel più semplice suono, nella più semplice armonia possiamo udire le risonanze del tutto.5 II riferimento a Dante è ripetuto in un altro brano dei Taccuini sull’arte crepuscolare: … in queste sere in cui è profondamente dolce la voce dell’organetto, la canzone di nostalgia del marinaio, dopo che il giorno del sud ci ha riempito du vin de la paresse. Il marinaio è, naturalmente, quello dell’ottavo canto del Purgatorio (“era già l’ora che volge il disio”), mentre l’organetto è senz’altro un riferimento alla “dolce armonia da organo” (Par. XVII, 43). Il nome di Dante, come esponente della migliore poesia italiana, appare di nuovo in una lettera a Sibilla Aleramo: Je serais heureux si je pouvais vous faire partager mes admirations pour cette ligne sevère et musicale des Appenines qui marque depuis Dante et Michel Ange l’esprit de nos meilleurs. È chiaro, ripetiamolo, che per vera e pura tradizione italiana, su cui la poesia moderna doveva innestarsi, Campana intendeva Leopardi e Dante, quest’ultimo soprattutto. Infatti i riferimenti espliciti a Dante sono numerosi nell’opera di Campana. L’immagine di Francesca è un leit motif che ricorre più volte nella Notte e nella Verna, mentre non mancano i versi danteschi citati per intero. Il dantismo di fondo dei Canti orfici non è sfuggito alla critica, ad esempio nelle similarità tra la salita alla Verna e l’ascesa purgatoriale di Dante: Ma tornando alla Verna, il ‘pellegrinaggio’ si modella sulla ‘poesia di movimento’ dantesca fin nel senso di vastità vuota, luminosa, donde si dislaga la montagna del Purgatorio, che Dante uscito dalla tenebra infernale prova con una insistenza quasi inebriata, dove pentimento e dolore e ricordo della terra e del passato formano uno stato d’animo inscuidibile coi presentimenti del futuro. Ed è stato poi notato il nesso tra la “poesia di movimento” di Dante, come la chiama Campana, ed il motivo del viaggio nei Canti Orfici. La presenza di Dante nei Canti orfici è da considerarsi di importanza fondamentale alla comprensione della struttura e del sottofondo mitico-religioso del libro. Il viaggio dantesco illumina continuamente il viaggio di Campana, in una continua interazione e compenetrazione dei piani narrativi e simbolici, ed è il filo conduttore su cui si bilancia, in un equilibrio precario, la visione disgregante di Campana.

Rodolfo Ridolfi

Il Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini” presenta Spiriti Danteschi il 20 agosto a Palazzo Torriani.

invito geneatliaco.inddlunedì 14 agosto

Il Centro Studi “Enrico Consolini” organizza per domenica 20 agosto prossimo nel giardino di Palazzo Torriani alle ore 21,00 in occasione del 132° Genetliaco Campaniano il tradizionale evento che quest’anno vedrà Maura Del Serra impegnata a parlare degli “Spiriti Danteschi in Campana” ed il giornalista Dino Castrovillari presentare i Passi della Cometa con Marco Parente e Sodi Oortmood. Coordina la Presidente del Centro Studi “Enrico Consolini” Mirna Gentilini ed è previsto il saluto del Sindaco di Marradi: Tommaso Triberti.