Marinella Tondini “Donna F.I.D.A.P.A” 2019

giovedì 16 maggioimg-nella-e-marinella

Riceviamo dalla Fidapa di Marradi e pubblichiamo:

Marinella Tondini “Donna F.I.D.A.P.A” 2019

Sabato 11 maggio, presso il Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini”, l’Associazione F.I.D.A.P.A- Federazione Italiana Donne, Arti, Professione ,Affari – Sezione di Marradi, che quest’anno ricorda il ventesimo anno di attività, ha organizzato il 5° Premio “Donna F.I.D.A.P.A” dedicato ad una donna marradese che si è distinta per meriti professionali e che ha contribuito a rendere migliore la società.

Ha ottenuto questo riconoscimento Marinella Tondini ( Milo ), premiata con un piatto di ceramica e una pergamena con la seguente motivazione “ Per aver dedicato la sua vita alla Comunità di Sasso, con umanità, amore e religioso spirito di abnegazione”.

Ricordare Marinella significa anche ricordare la Comunità di Sasso, fondata da Don Nilo. Lei vi entra nel lontano 1982 quando ancora era un’esperienza di vita comune e di preghiera, condivisa con alcuni giovani marradesi, ed il cammino percorso era impensabile. Gli anni ’80 erano anni di profondi cambiamenti della società, cominciavano ad emergere solitudini, emarginazioni e il dramma della droga e alle porte di Sasso cominciavano a bussare giovani che non trovavano risposta altrove: le porte venivano aperte e entravano i primi due ragazzi che poi diventeranno dieci…venti….ecc. Da allora in modo spontaneo o attraverso i servizi sociali oltre mille giovani sono venuti a contatto con Sasso, dove hanno incontrato e incontrano “una famiglia” per ritrovare la forza di riprogettare il loro futuro e soprattutto una nuova speranza di vita.

Per Marinella quell’ adesione giovanile, spontanea e gratuita è stata la scelta della sua vita, tanto che ogni ora di questi trentasette anni è stata vissuta in comunità; lei ricorda tutti i ragazzi venuti in contatto con la realtà di Sasso e questi incontri rimandano a relazioni che parlano di affetti e gioie, ma anche di delusioni, dolore e fallimenti. Marinella non si è mai scoraggiata e ha visto crescere la Comunità con altre case nate nel territorio marradese e nella vicina Romagna, con lei sempre a fianco di coloro che hanno bisogno. Ha saputo unire il suo amore per il prossimo con quello di Dio, tanto che a ottobre del 1988, per la prima volta fa professione di povertà, castità, obbedienza per un anno nelle mani del vescovo Bertozzi, scelta che continua ininterrottamente con i vescovi che si sono succeduti fino ad oggi con Mons. Toso.

Nel suo cammino incontra nuovi compagni che come lei aderiscono a questa scelta totalizzante: Lucia Samorì e Amedeo Orioli e insieme formano la Piccola Fraternità di Sasso che, naturalmente insieme a Don Nilo, sono la mente e il cuore della Comunità stessa.

I ruoli di Marinella sono tantissimi: è un’ottima cuoca e, primo fra tutti, segue l’ organizzazione della mensa quotidiana; è un po’ come una mamma che accoglie a tavola i molti figli, dove per tutti c’è un sorriso, un incoraggiamento, ma anche una bella sgridata quando serve.

Di carattere schivo, modesta, di poche parole, ma quando si esprime vale la pena di ascoltarla per l’arguzia e la saggezza. Don Nilo, durante la premiazione, ha detto che Dio bussa alla porta del cuore dell’uomo e alla sua capacità di carità che si realizza nella fantasia dell’amore. Marinella ha saputo dare una risposta al dolore delle persone stando accanto, ascoltando, condividendo con la forza dirompente del perdono.

Il valore che l’ha accompagnata è la Fedeltà: a se stessa, a una scelta, a un progetto, alla sua fede personale. Al termine dell’incontro, nella sala gremitissima dove è stata applaudita e festeggiata, tanti le hanno dedicato bellissime parole e testimonianze; lei, con la semplicità che le è solita, ha detto che nella sua vita è stata molto fortunata perché, nonostante le preoccupazioni e le difficoltà, ha sempre mantenuto una profonda “pace del cuore” che ogni giorno le conferma che la scelta di tanti anni fa è stata proprio quella giusta e tutti noi abbiamo potuto sperimentare quanto ciò sia vero

Alessandro Mazzerelli protagonista a Pisa e a Firenze l’11 maggio prossimo degli eventi su Don Milani

thmercoledì 8 maggio
dal dott. Alessandro Mazzerelli riceviamo e molto volentieri pubblichiamo:
Carissimi-e, vi ricordiamo che il prossimo evento milaniano avrà luogo a  FIRENZE, sabato prossimo 11 maggio, alle ore 16,30, presso la LIBRERIA GIOBERTI, Via Gioberti, 37/a. Venendo alla sintesi dell’evento di Pisa del 27 aprile u.s., quel che balsa all’attenzione è il fatto che la Sala Rossa del Palazzo Comunale “Gambacorti” era colma, al punto che i vigili urbani hanno lasciato fuori  molta gente che voleva entrare… Ha introdotto l’Assessore  Andrea Buscemi, che ha sostenuto come l’evento sia una manifestazione di chiarimento contro le strumentalizzazioni politiche di Don Milani, a cominciare dall’equivoco in cui cadde anche Pier Paolo Pasolini…  Il Vice Sindaco Raffaella Bonsangue, afferma che la politica è un Servizio e che l’etica di Don Milani è una urgenza contemporanea. Carlo Barsotti  nel ringraziare gli organizzatori, ricorda che il politico milaniano è un servitore del bene comune. L’Assessore Prof. Filippo Bedini, afferma che è stato deciso – istituzionalmente – di parlare di Don Milani, perché è venuto il momento della Verità.
Denuncia – scientificamente – la strumentalizzazione comunista del Profeta. Ricorda che anche nella sua parrocchia Don Lorenzo veniva definito un promotore della sinistra marxista. Quindi c’è stata – inconfutabilmente – una appropriazione indebita… Ricorda infine la discriminazione “culturale” di personaggi di vera cultura che i “professori” nemmeno conoscono. Afferma, concludendo, che il Mazzerelli è stato tra i primi a sinistra a parlare delle foibe.  Emanuele Piccini, giornalista vaticanista, ringrazia vivamente, a nome dei Comitati milaniani e dei Templari Cattolici, l’Amministrazione Comunale di Pisa. Denuncia e dimostra con fatti l’appropriazione e la distorsione vergognosa del pensiero milaniano.  Il Prof. Mario Bernardi Guardi, giornalista e saggista, sostiene  che l’opera di Alessandro Mazzerelli  restituisce “ don Milani a se stesso”.  Cita “Il Sistema della menzogna”  di Gianfranceschi per affermare che la Verità è stata violentata, umiliata e derisa a cominciare dalle celebrazioni del 25 aprile…  Don Milani si rese conto che l’apparato del PCI non aveva nulla a che fare con i comunisti di base, a cui il Profeta voleva bene… Il ruolo di Don Milani verso i diritti dei poveri, scaturiva dal fatto che ai suoi tempi la Chiesa non stava affatto con loro… Conclude affermando che “Mazzerelli gli ha restituito il vero Don Milani, che prima della sua testimonianza gli risultava “odioso”. Emanuele Piccini  ricorda che anche a lui Don Milani, prima di conoscere l’opera di Mazzerelli,  stava antipatico… e ricorda come ha conosciuto il Mazzerelli.  Alessandro Mazzerelli, testimone e autore di sette libri milaniani , parte dalle ragioni che convinsero Don Milani a chiamarlo, evidenzia come quell’incontro ha radicalmente cambiato la sua vita da 53 anni!  Afferma: “Oggi, il Decalogo di Barbiana, la sconvolgente Profezia sul comunismo, la critica alla democrazia “cristiana”, l’alternativa al mondialismo criminale dei Soros –  a cui si contrappone la Profezia dei Ventimila Sammarini – la deriva etica dell’oggi e del prossimo futuro, contenuta nelle conclusioni milaniane:   …scorrerà molto sangue e sia la degenerazione morale che quella politica giungeranno a livelli di incredibile bassezza”  sono tutte parole che si sono trasformate in fatti e profezie che pongono gli uomini di buona volontà e la Chiesa Cattolica di fronte alle loro immani responsabilità.”  Ricorda che c’è stato un bel segno: la lettera di incoraggiamento a proseguire la Testimonianza da parte del Segretario di Stato, il Cardinale Pietro ParolinEmanuele Piccini: Ricorda che a Barbiana qualche schiaffo si tirava…oggi che si direbbe? Manrico Casini Velcha , Segretario Generale del Centro Milaniano di Vicchio di Mugello,  ricorda come ha conosciuto il Mazzerelli, di cui manifesta grande stima perché dalla sua testimonianza e fedeltà  “non ha mai guadagnato nulla , anzi ha molto sofferto e molto pagato” . Afferma che il suo ultimo libro è “chiarissimo”. Ricorda che l’ipocrisia “è il male del secolo”  – “si pensi alla pubblicità…” –  “Non fu forse – si domanda – l’ipocrisia di una certa politica “cattolica”  che Don Milani combatté sempre con estrema determinazione  ?”   Sintesi a cura del “Comitato Nazionale per Don Lorenzo Milani Profeta di Dio”.  Si ringrazia vivamente per l’attenzione e la sua diffusione. 

Dispetti e irriverenze a Marco Milani?

redimmercoledì 8 maggio

Riceviamo e pubblichiamo dalla minoranza di SiAMOMARRADI:

Marradi Consiglio Comunale dei 6 maggio 2019 il Gruppo Si Amo Marradi abbandona i lavori del Consiglio

Una situazione surreale, quasi comica, quando Il Capogruppo Marco Milani comunica per la quarta volta che non ha ricevuto la convocazione al Consiglio comunale nelle modalità richieste e reiteratamente enunciate in Consiglio Comunale. Altrettanto costernante il momento in cui il Sindaco ed un Consigliere di maggioranza si interrogavano sulle modalità di Convocazione previste dal Regolamento che evidentemente non conoscevano e ancor più patetica, al limite del ridicolo, la dichiarazione del Sindaco nel momento in cui ha esordito dicendo il Capogruppo Milani lo sapeva gli ho comunicato io a voce due giorni prima che ci sarebbe stato Consiglio. Viste queste premesse il Gruppo SiAmo Marradi ha deciso di supportare la decisione del Capogruppo Milani di lasciare la seduta del Consiglio nella speranza che questo gesto eccezionale serva a ripristinare correttezza e legalità nell’azione amministrativa del Comune di Marradi.

Il 18 febbraio 2019 infatti, in Consiglio Comunale, il consigliere Marco Milani capogruppo del monogruppo “Marradi nel Cuore” affermava come si legge da verbale: “Aggiungo dichiarazione di voto io mi astengo io non so come fare, non ricevo fogli non ricevo niente, ho chiesto tranquillamente che mi venga depositata la posta a Marradi per evitare spese al Comune….mi piacerebbe anche a me avere i fogli come quasi tutti. Io non so perché non riesco a ricevere quindi, io mi asterrò da questa votazione per protesta dopo tre Consigli che ero in Maggioranza, ora sono in Minoranza….. vorrei capire perché non mi arrivano i fogli ….vorrei come gli altri ricevere la posta a Marradi in via Baccarini n.5 dalla mia sorella così non avete spese di mandarla a Brisighella e mandarla chissà dove, così anch’io la posso ricevere tutto qua.” Il capogruppo della maggioranza e la segretaria lo assicuravano, purtroppo neppure la convocazione successiva, quella del 25 marzo 2018, avveniva correttamente tanto da indurre la minoranza a proporre, a inizio seduta una mozione d’ordine con richiamo al regolamento per violazione degli articoli sulla convocazione dei consiglieri e congiuntamente le questioni pregiudiziale e sospensiva.

Dispiace per aver mancato la discussione sulla variazione straordinaria del Bilancio, tenutasi in presenza del solo Sindaco e di solo sei consiglieri di maggioranza, ma tutte le questioni che avevamo al riguardo le porremo tramite interrogazioni come ho fatto con le precedenti 13 sulle spese del Comune