Ricordo di Francesco Galeotti il grande pittore naive di Marradi in occasione del IX anniversario della morte

invito_galeotti1lunedì 24 febbraio

Il più grande pittore naive della Romagna-Toscana Francesco Galeotti era nato il 25 maggio 1920 a S.Adriano di Marradi (Firenze) dove morì  il 22 febbraio 2011. Nel nono anniversario della sua scomparsa lo Lo ricordiamo, come sempre commossi, insieme a tutti gli amici dell’Associazione “Il Maestro di Marradi”, che ha istituito, fin dal 2008, una personale sezione amici di Francesco Galeotti che realizzò in occasione del suo novantesimo compleanno il libro “Francesco Galeotti: novant’anni di vita a colori”, monografia curata da Rodolfo Ridolfi  e che fu presentata sabato 19 giugno 2010 nel Teatro degli Animosi di Marradi, dove, alla presenza del Maestro Francesco Galeotti e della premurosa moglie Maria intervennero il Sindaco di Marradi, Paolo Bassetti, Cecilia Filippini e Mirna Gentilini. Nell’autunno del 2012. il sindaco Bassetti, l’assessore alla cultura Silva Gurioli, grazie alla generosità della  vedova del pittore,  Maria, realizzarono al primo piano del “centro Dino Campana”  uno spazio espositivo permanente dove sono esposte le opere del pittore ed un premio dedicato ai giovanissimi delle scuole medie.  Maria ha poi voluto arricchire nell’agosto del 2018, con la collaborazione del Sindaco Tommaso Triberti, la sala con le “Vetrine Francesco Galeotti”,  teche che contengono premi e riconoscimenti al grande Pittore di Sant’Adriano.  Marradi Free News e l’Associazione Culturale il “Maestro di Marradi” su Galeotti hanno scritto: “Se il Maestro di Marradi, ha colorato di porpore e di ori il nostro artistico passato, Francesco Galeotti occupa con grandi meriti un posto di rilievo per le sue meravigliose tele ricche di inconfondibili colori. Contadino, iniziò a dipingere fra le soste delle sue fatiche nel 1952. La sua predisposizione naturale lo avvicinarono al grande pittore macchiaiolo Eduardo Gordigiani durante i soggiorni a Popolano del maestro toscano. Ma la vera esplosione fantastica di Galeotti lo portò ad allontanarsi ben presto come sostenne, Anatole Jakovsky, dal lato aneddotico delle cose rappresentate, a tal punto che la forma e gli elementi che popolano le sue tavole acquistano una vita pressoché indipendente. Tali sono ad esempio i girasoli, le faraone e gli uccelli che finiscono per vivere un mondo fantastico abitato dalla poesia. Quando Firenze, a Palazzo Vecchio, allestì la grande rassegna europea sui primitivi del XX secolo, da Rousseau il Doganiere a Ligabue, Galeotti venne scelto per rappresentare la Toscana e l’Italia. Cataloghi, giornali riviste d’interesse nazionale ed internazionale hanno parlato di lui e pubblicato riproduzioni delle sue opere con le caratteristiche faraone ed i girasoli. Le opere di Galeotti si trovano in raccolte pubbliche e private europee e americane tra le quali: Museo Nazionale dei naif italiani di Luzzara (Reggio Emilia) Collezione della Baronessa Rockfeller (trenta dipinti distribuiti oggi nei Musei degli Stati Uniti)- Coll. Zavattini-Raggianti-Bargellini-Mazzacurati-Ferrante-Viotti-Nevio Iori-Galleria d’Arte Moderna di Firenze, Museum of Modern Art di New York- Colchester Gallery di Greenwich.

Il  2020 è l’anno del centenario della nascita del Pittore Contadino  e per l’occasione l’ Amministrazione Comunale Marradi, realizzerà un evento teso a sottolineare  lo straordinario patrimonio artistico e culturale che Francesco Galeotti ci ha lasciato.

A mettere in ridicolo le Istituzioni e soprattutto profanare la memoria con mitomani che speculano su una immensa tragedia è un attimo….

Samuel-Artale-von-Belsky-Levivenerdì 14 febbraio riceviamo e pubblichiamo integralmente, del dott. Alessandro Mazzerelli, quanto inviatoci, ed esprimiamo solidarietà agli organizzatori ed ai cittadini truffati non senza aver prima dato conto dell’antefatto:

Si celebra domenica 21 luglio 2019 il 75° anniversario dell’eccidio di Crespino del Lamone e Fantino. Un massacro compiuto dai soldati tedeschi il 17 luglio 1944 che, per rappresaglia, trucidarono 44 civili innocenti, inermi. I loro resti da allora riposano all’interno del sacrario-ossario eretto nella frazione marradese. A tenerne vivo il ricordo anche il “Cammino della Memoria” realizzato dal Comune, inaugurato a fine 2017 dal presidente della Cei Gualtiero Bassetti. Alla commemorazione, promossa dal comitato onoranze caduti civili Crespino-Fantino assieme al Comune di Marradi, parteciperanno, tra gli altri, il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura  David Ermini, il direttore del Mausoleo delle Fosse Ardeatine Francesco Sardone e Samuel Artale, deportato sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz (che sabato sarà presente a un incontro pubblico a Marradi per portare la sua testimonianza diretta degli orrori dell’Olocausto).
Alle 9.30 da piazza don Trioschi (parroco tra le vittime dell’eccidio) il corteo si muoverà per raggiungere il monumento ossario, dove sono previsti gli interventi della presidente del comitato onorcaduti Irene Alpi e del sindaco di Marradi Tommaso Triberti, cui seguirà l’orazione ufficiale tenuta da Giuseppe Matulli, presidente dell’Istituto storico della Resistenza. Alle 11.30 il vescovo di Faenza-Modigliana, mons. Mario Toso, officierà la liturgia eucaristica. Il rito dell’onore ai caduti chiuderà la cerimonia.

La Riflessione del dott. Alessandro Mazzerelli:

“Arriva Artale!  Arriva Artale!  Artale… Artale…” nemmeno stesse per arrivare la Madonna di Fatima. Tutta la sinistra bempensante e borghese di Marradi e della Val di Lamone, da Faenza in su, è mobilitata, manifesti ed inviti ovunque, tutto e tutti  per accogliere  questo Artale, ed effettivamente, nel paese dei marroni doc, non si poteva fare di più. All’evento pontificano il Presidente della “Comes”, un ente per il recupero dei drogati,  dei delinquenti e “non solo”…  il Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani (ANPI), che a vederlo, diresti che ai tempi dei partigiani aveva ancora diversi anni prima di nascere… infine l’immancabile ex parlamentare cattocomunista , Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza – che in paese si dice avesse avi fascistissimi… ma questa è un’altra storia… Ora, si può mai mancare ad una simile iniziativa, che si tiene peraltro in un fresco e piacevole pomeriggio del 20 luglio 2019 nel Circolo del Tennis, costruito – per testimoniare la Verità e il Bene comune – sul terreno regalato da un prete ? Certamente NO!  Peraltro si presenta anche un libro eccezionale,  dal titolo “La Vita”,  ovviamente quella di Artale . L’omino,  un’arzillo ottantatreenne, con lo zuccotto ebraico in testa, spiccica poche parole, ma riceve lunghissimi applausi, da una gran folla, che nel paesotto appenninico non avevo mai visto.  Meno male, che a dare corpo a questo “importantissimo” evento, ci furono le  entusiastiche parole di chi  – anche troppo a lungo – lo presentò facendo l’esegesi della sua “importantissima” opera . Io, di tutta la sceneggiata, rimasi fortemente perplesso, oggi posso dire che  ci avevo visto giusto…  Il primo febbraio c.a. apro “La Verità”, il mio quotidiano di riferimento, e manca poco che il cappuccino non mi va storto, leggo che “Il Gazzettino” del Veneto ha fatto un dettagliato servizio su tale Samuel Gaetano ARTALE von Beloskoj – Levi e viene fuori che l’ARTALE  si chiama semplicemente Gaetano Artale, che non è nato a Rostock in Germania , ma a Laino Borgo in provincia di Cosenza. MA SOPRATUTTO CHE NON E’ EBREO, CHE NON E’ MAI STATO DEPORTATO, CHE NON E’ MAI STATO AD AUSCHWITZ, che il suo libro è quindi totalmente menzognero…  e infine che da 15 anni gira per le Scuole d’Italia “testimoniando” la sua “esperienza” nei campi di concentramento nazisti, tutto ciò lo afferma – con “indicibile” sofferenza –  anche un ebreo vero, GADI LUZZATO VOGHERA, Direttore del centro di documentazione ebraica di Milano.   Ogni commento è davvero superfluo.   

Alessandro Mazzerelli 

Forza Italia si mobilita “per scongiurare la riforma Bonafede”: J.Cellai, P.Gandola, P.Giovannini, G.Romano e Raffaella Ridolfi

raffaella-ridolfi-2giovedì 13 febbraio FIRENZE – Nell’ultima riunione del Comitato Provinciale di Forza Italia, che si è svolta a Firenze nei giorni scorsi, il gruppo dirigente del partito, per voce del coordinatore provinciale Paolo Giovannini (nella foto insieme  al consigliere metropolitano Paolo Gandola e a Raffaella Ridolfi) ha espresso “pieno sostegno a tutte le iniziative che verranno adottate per contrastare i provvedimenti di iniziativa governativa in tema di prescrizione”. “Su tutto il territorio metropolitano di Firenze, il nostro coordinamento ha iniziato un vasto impegno sul tema della prescrizione – ha detto Giovannini con la sua vice Raffaella Ridolfi – tramite gazebo informativi e distribuzione di volantini. Tutto culminerà poi con l’adozione di atti specifici che saranno presentati nei vari consigli comunali della città metropolitana di Firenze. Il tema è in continuo divenire, a causa dei contrasti in atto nel governo, dove non si comprende se l’attenzione dell’esecutivo riguardi la mera tenuta del governo o invece, come dovrebbe essere, la sostanza dei problemi che interessano tutti i cittadini”. E ancora: “Il nostro titolare del dipartimento giustizia, Giuseppe Romano, è a monitorare la situazione avendo riguardo ai mutamenti, sarebbe il caso di dire, stravolgimenti e contorsionismi, che accompagnano il varo di una presa di posizione definitiva della maggioranza di governo. Forza Italia è come sempre al fianco dei cittadini nella battaglia per un processo “giusto” e di ragionevole durata. In questa storica battaglia si registra con compiacimento come, accanto all’avvocatura, oggi, anche molta e larga parte della stessa magistratura, sia inquirente che giudicante, abbia fatto completamente propria questa esigenza. Sono sotto gli occhi di tutti le dichiarazioni che autorevoli magistrati hanno reso, in occasione delle varie aperture degli anni giudiziari. Infatti, sia pur con i distinguo e la prudenza che la materia impone, sono state però chiaramente esternate da parte dei Giudici, da un lato le perplessità sulla cosiddetta riforma Bonafede e dall’altro siano state puntualizzate le vere esigenze che riguardano tutti gli operatori del diritto”. “Lavoreremo, infine, perché il dibattito si sposti dalla prescrizione – concludono – al tema della durata del processo, cercando di offrire proposte idee e soluzioni, che intervengano positivamente sul punto. Il rimedio alla cronica lentezza dei processi penali (e non solo) lungi dal dover necessitare di un intervento in materia di prescrizione, è da rinvenirsi invece nella necessità che si intervenga, completandolo, sull’organico della magistratura e allo stesso tempo si potenzi il personale di cancelleria, spesso inadeguato, per numero, a far fronte alle reali esigenze che il carico giudiziario in essere, purtroppo quotidianamente pone. La tanto invocata ripresa economica non può prescindere da una adeguata riforma del sistema processuale attuale. Questo sia per i singoli cittadini che per tutte le realtà produttive del Paese”.

STRADA PROVINCIALE 306: NON E’ PIU’ ACCETTABILE QUESTA SITUAZIONE DI INSICUREZZA. GANDOLA E RIDOLFI: LA CITTA’ METROPOLITANA INTERVENGA.

Uno dei tanti dissesti della strada 306 in Comune di Palazzuolo S/Senio
Uno dei tanti dissesti della strada 306 in Comune di Palazzuolo S/Senio

domenica 9 febbraio

Non è più accettabile questo stato di cose. La città metropolitana intervenga e dopo anni  di abbandono metta finalmente in sicurezza la strada provinciale 306 che da Palazzuolo sul Senio si biforca in due direzioni: Marradi, da un lato e Casola ValSenio, dall’altra.

“Su invito e precisa sollecitazione di Rodolfo Ridolfi, Capogruppo del Centrodestra all’unione dei comuni del Mugello e Consigliere comunale a Palazzuolo sul Senio – dichiara Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia, centrodestra per il cambiamento – mi sono recato nei giorni scorsi ad effettuare un sopralluogo in zona.  In tal modo ho  potuto constatare direttamente le gravi criticità dell’arteria che in più punti presenta frane, gravi smottamenti e seri problemi di stabilità della sede stradale. Gran parte dei guard-rail sono divelti, se non addirittura assenti, sostituiti da transenne volanti e new jersey.  L’asfalto della sede stradale è completamente deteriorato con plurimi crolli del sedime stradale e in un tratto la percorribilità è da molti anni garantita ad un unico senso di marcia alternato con l’istallazione di un semaforo provvisorio”.

Gandola - ridolfi (2)“Questa situazione di assoluta difficoltà  – commentano Gandola e Ridolfi – si protrae irrisolta da anni con tutti i problemi connessi alla viabilità e alla mancata sicurezza stradale per tutti i cittadini che quotidianamente percorrono le due strade. Per questo è già pronta al riguardo l’interrogazione in Città metropolitana. Con l’atto predisposto – continua Gandola – chiediamo al Sindaco o al consigliere delegato di conoscere tutti gli interventi sin qui svolti sull’arteria, in particolare i costi di ciascun intervento effettuato, nonché il costo del mantenimento in opera sull’arteria di new jersey, transenne, semafori e altro materiale da cantiere; chiederemo, infine, di conoscere i tempi e i costi per il ripristino totale e definitivo dell’arteria, nonché di conoscere il completo e puntale cronoprogramma circa la rimessa in sicurezza della strada”.

“Alla luce del sopralluogo, la situazione che ho potuto constatare è del tutto inaccettabile e senza immediati e non più rinviabili lavori di manutenzione straordinaria e di completo ripristino la strada è destinata  a degradarsi ulteriormente ed il rischio concreto è che i cittadini si trovino senza un collegamento fondamentale della zona. Per questo – conclude il consigliere metropolitano – saremo intransigenti nel chiedere risposte in tempi celeri.