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NEVE E GELO: Marradi Palazzuolo e Firenzuola chiedono lo stato d’emergenza per calamità naturale.

MARRADI LA CUPOLA ROSSA INNEVATA
lunedì 6 febbraio
I Comuni della Romagna Toscana stanno sostenendo costi elevati, e chiedono quindi aiuti e sostegno alla Provincia di Firenze ed alla Regione Toscana.

Nella Romagna Toscana le eccezionali nevicate e le temperature polari hanno indotto i Sindaci a chiedere il “riconoscimento di stato d’emergenza per calamità naturale”.

L’ondata eccezionale di neve e gelo ha messo duramente alla prova in questi giorni i comuni di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo, che sono stati investiti maggiormente dalle precipitazione nevose. Temperature rigide, polari, e nevicate abbondanti: a Marradi, come a Firenzuola e Palazzuolo, si registra fino ad un metro e mezzo di neve. Con mezzi spalaneve e spargisale, sia comunali che di ditte private, in costante azione e movimento. Per far fronte alla situazione si sono messi in campo numerosi interventi. E le spese per i tre Comuni sono lievitate.

I Comuni della Romagna Toscana sono abituati a convivere con la neve ma la morsa del freddo siberiano non sembra voler allentare la presa. E per i prossimi giorni le previsioni meteo indicano un peggioramento delle condizioni, e ancora neve. Adesso c’è preoccupazione, perché i tre Comuni hanno dovuto far fronte a numerosi interventi e servizi, e quindi a nuove spese, per assicurare la percorribilità delle strade, fino a quelle più distanti e periferiche, impiegando anche mezzi e ditte private. E le risorse a disposizione stanno per esaurirsi. Per questo i Comuni di Marradi, Firenzuola e Palazzuolo sul Senio si rivolgono alla Provincia di Firenze e alla Regione Toscana avanzando la richiesta di “riconoscimento di stato d’emergenza per calamità naturale”: “A Marradi abbiamo un metro di neve – sottolinea il sindaco Paolo Bassetti -, siamo riusciti con le nostre forze a liberare strade e marciapiedi col lavoro di addetti comunali, 3 mezzi comunali, 4 ditte private e volontari della Protezione civile e del Distaccamento volontari Vigili del fuoco, garantendo l’accesso a edifici e servizi pubblici e alle scuole che sono aperte. Ma se quest’ondata eccezionale di neve e gelo continuerà ancora così – continua – avremo senz’altro delle difficoltà a mantenere lo stesso livello di intervento: abbiamo sparso 22 tonnellate e mezzo di sale e le scorte sono pressoché esaurite, tanto che ne abbiamo ordinate altrettante. E nelle stesse condizioni si trovano Firenzuola e Palazzuolo”. “E’ una situazione decisamente critica, pesante quella che stiamo affrontando: oltre un metro di neve, con 22 mezzi spalaneve e spargisale, sia comunali che privati, in azione ininterrottamente – commenta il sindaco di Firenzuola Claudio Scarpelli -, ed i costi economici che stiamo accollandoci sono ingenti, attorno ai 20.000 euro al giorno. Uno sforzo enorme per garantire l’apertura dei servizi pubblici, come le scuole che abbiamo deciso di tenere aperte in tutti e tre i comuni, e a questo proposito ringraziamo docenti e personale della scuola per la collaborazione”. “Stiamo affrontando la situazione di emergenza con la dignità e la solidarietà tipica delle genti di montagna, con le nostre forze, senza piangerci addosso, senza catastrofismi, senza scomodare l’esercito, ma lo sforzo economico sarà ingente e questa seppur bellissima neve lascerà molti danni, tali da mettere a repentaglio i nostri bilanci comunali – dichiara il sindaco di Palazzuolo Cristian Menghetti -. Perciò chiediamo alla Regione Toscana di ammettere i nostri sforzi, riconoscendo la situazione di emergenza così come è accaduto per alcuni comuni dell’Emila-Romagna per i quali sono stati messi a disposizione 2 milioni di euro”.

L’ondata di neve, freddo e gelo non si placa, e nei prossimi giorni è previsto un ulteriore abbassamento delle temperature insieme ad altra neve: “Abbiamo segnalato la situazione d’emergenza alla Provincia: siamo stati colpiti da un’ondata eccezionale, straordinaria di maltempo, molto più simile a quella verificatasi in Emilia Romagna che in altre aree della provincia fiorentina – osservano i sindaci, spese e impegno economico per intervenire sono notevolmente aumentati, i fondi a nostra disposizione sono ormai limitati, ridotti e i danni causati dalla neve potremo quantificarli solo alla fine. Per questo – concludono i tre sindaci – chiediamo alla Provincia e alla Regione di riconoscere lo stato d’emergenza per calamità naturale, con l’attivazione dei relativi e specifici stanziamenti”

Allerta ghiaccio fino a lunedì, 40 cm di neve nella Romagna Toscana

giovedì 2 febbraio
Viabilità percorribile ma criticità sui passi. Scuole regolarmente aperte.
E’ allerta ghiaccio, adesso. La Regione Toscana ha emesso una nuova allerta meteo per ghiaccio che durerà fino alle 12 di lunedì 6 febbraio su tutto il territorio provinciale. Nevicate di debole intensità nel territorio del Mugello mentre nella Romagna Toscana la neve sta ancora cadendo copiosamente raggiungendo i 40 cm. La viabilità risulta complessivamente percorribile, sempre con pneumatici termici e catene a bordo. Qualche criticità si sta registrando sui passi per tratti ghiacciati e innevati. A Marradi strade libere e percorribili grazie all’intenso lavoro degli addetti comunali, mentre nella mattinata si sono avvertiti disagi e difficoltà sul trasporto ferroviario. Domani scuole aperte regolarmente anche se si potrebbero verificare disservizi sul trasporto scolastico.

Energia “green”. Tutta verde, e certificata . I successi della politica per l’ambiente del Comune di Marradi

L'assessore all'ambiente Silva Gurioli
venerdì 16 dicembre
Energia “green”. Tutta verde, e certificata. Per edifici comunali e l’illuminazione pubblica a Marradi. La decisione un anno fa, nell’aprile 2010, con la delibera del Consiglio comunale. E ora l’Amministrazione comunale riceve la prestigiosa certificazione Recs (Renewable Energy certificate System), che attesta l’origine al 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Soddisfatto il sindaco Paolo Bassetti: “E’ un’azione concreta di sostenibilità ambientale, per quale adesso riceviamo una certificazione prestigiosa che garantisce la provenienza al 100% da fonti rinnovabili dell’energia che consumiamo a Marradi, nel 2011 306.826 Kw, e così abbiamo evitato immettere in atmosfera 148,20 t di CO2”

Il Comune di Marradi è socio del Consorzio per l’energia CEV, col quale acquista la propria fornitura al 100% rinnovabile ed al ribasso della gara CONSIP, e d’ora in poi potrà fregiarsi, anche sulla carta intestata, del marchio “verde”. E come socio del Cev (ne fanno parte 1000 enti, 900 sono Comuni) si assicura importanti risparmi “contribuendo ad abbattere i costi d’acquisto dell’energia e – continua il sindaco Bassetti – rispettando i principi di un sviluppo sostenibile che riguarda l’ottimizzazione delle risorse economiche oltre che delle risorse energetiche”.

A Marradi la produzione di energia da fonti rinnovabili è in piena espansione, ammette l’assessore all’Ambiente Silva Gurioli: “E’ un territorio particolarmente vocato sia per l’idrico che per l’ eolico ed anche per la biomassa, e l’Amministrazione comunale ha lavorato alacremente per raggiungere questi risultati per partecipare a pieno titolo al piano di riduzione dell’inquinamento atmosferico varato dalla Ue”.

Il piccolo paese dell’Alto Mugello, tra la Toscana e la Romagna, è “verde” e non solo da un punto di vista ambientale-paesaggistico, perché rispetta i parametri imposti dal Protocollo di Kyoto e sul territorio comunale si contano impianti di produzione per energie rinnovabili con una potenza di 391 Kw capaci di produrre oltre 140.000 kWh per un risparmio totale di CO2 pari a 513 t

Nel settore fotovoltaico sono stati realizzati alcuni impianti da privati per una potenza totale pari a 76,45 Kw ed uno dall’Amministrazione comunale sul tetto dell’Istituto Comprensivo Dino Campana per una potenza di 17,55 Kw., con un risparmio complessivo di CO2 pari a 64 t (11 dall’intervento pubblico e 53 dagli interventi privati), mentre in quello eolico, un impianto privato di potenza 7,5 Kw con un risparmio di CO2 pari a 87 t. E se il pieno funzionamento della Centrale idroelettrica (la seconda in Italia interamente finanziata con capitali locali) con la messa in sicurezza del Molinone, genera fino a 160 Kw per il fabbisogno di 150 famiglie, con un risparmio di 200 t di CO2, l’altra in località Valbura raggiunge una potenza di 129,50 Kw, con 162 t di CO2 in meno nell’aria.

Sovraffollamenti e disagi sulla ferrovia Faentina.Il sindaco di Marradi scrive all’assessore ai trasporti dell’Emilia-Romagna

Paolo Bassetti Sindaco di Marradi
martedì 13 dicembre 2011

Il sindaco di Marradi, Paolo Bassetti, ha scritto una lettera all’assessore regionale ai Trasporti dell’Emilia Romagna Alfredo Peri, nella quale richiede un incontro per affrontare, insieme anche al sindaco di Brisighella, problematiche e potenzialità della linea ferroviaria Faentina. “Nella tratta ferroviaria che va da Faenza a Marradi – scrive il sindaco – si verificano, in orari di interesse per gli studenti e per i lavoratori, ritardi, affollamenti dovuti alla scarsità di carrozze, alcune anche molto obsolete, nonché guasti alle motrici”.
Situazione ampiamente denunciata dalle istituzioni e dagli stessi pendolari, e già segnalata all’assessore ai trasporti della Regione Toscana Luca Ceccobao, “il quale mi ha ricordato che la Regione Toscana ha già provveduto, anni or sono, a mettere a disposizione dei Minuetto che giungono a Faenza” e che passa la patata bollente alla Regione Emilia-Romagna che dovrebbe intervenire per migliorare l’incresciosa situazione che si verifica a Faenza penalizzando gli studenti e i lavoratori dei Comuni di Brisighella e Marradi.
Ma la Faentina non è “solo” la ferrovia principale, fondamentale, per i pendolari che si spostano per esigenze di lavoro e studio tra Faenza e Firenze, o per promuovere il turismo dalla città gigliata fino al ravennate. Da un po’ di tempo, infatti, i pendolari “locali” condividono i vagoni con altri compagni di viaggio: “Passeggeri italiani e stranieri la utilizzano per raggiungere Firenze o Roma considerato il costo del biglietto molto più contenuto rispetto alle Frecce che partono da Bologna – osserva il sindaco Bassetti -, e ciò va inevitabilmente a incrementare l’utenza della linea, come si evince dai dati in nostro possesso”.
Insomma, Faentina linea alternativa agli Eurostar. Sembra un paradosso, ma è così. E allora, “migliorare la Faentina – afferma il sindaco Bassetti – può significare non solo migliorare il servizio alle popolazioni dei comuni che si trovano lungo la sua asta, ma anche offrire un buon mezzo per promuovere le potenzialità economiche, turistiche, culturali dell’Appennino della Romagna e della Romagna Fiorentina”.