Il Centro Studi Campianiani “Enrico Consolini” di Marradi ricorda, lunedì 7 giugno, la stampa dei Canti Orfici di Dino Campana, che potranno essere ammirati nell’edizione del 1914 presso la sede del Centro in Via Castelnaudary, e mura una lapide in Via Fabroni 16, nel palazzo che fu sede della Tipografia Ravagli. Lo scoprimento sara preceduto alle ore 14,30 nel Teatro degli Animosi da una performance pianistica in omaggio a Campana di Pape Gurioli. Alla cerimonia patrocinata dal Comune di Marradi e dalla provincia di Firenze interverranno insieme alla Presidente del centro, Mirna Gentilini, il Sindaco Paolo Bassetti e l’Assessore alla Cultura della Provincia Carla Fracci:
Da sabato ci sarà una via in più nella toponomastica di Marradi. E’ la “Via della comunità molisana”, nell’area residenziale tra le zone di Casa Carloni e Vaiursole. L’intestazione è stata deliberata dal Comune “come riconoscimento istituzionale della rilevanza sociale e dell’integrazione della gente riccese e del Molise nella realtà marradese”. L’inaugurazione è fissata per sabato alle 17 col sindaco Paolo Bassetti che andrà a scoprire il cartello.
Ma perché una via “molisana”? I cittadini di origine molisana oggi sono circa 100 ma includendo i discendenti nati a Marradi – alla quarta generazione – il numero cresce, e rappresentano la comunità regionale più numerosa e quella che, anche per lo spirito d’accoglienza che distingue le genti di montagna, meglio si è integrata nel tessuto sociale ed economico del bacino marradese-romagnolo. In prevalenza sono originari del comune di Riccia e vivono nel paese dell’Alto Mugello da oltre 50 anni, da quando nel 1945 i primi nuclei si insediarono nella zona di Badia del Borgo. L’emigrazione da Riccia e comuni limitrofi continuò per tutti gli anni ’50 e a metà degli anni ’60 venne celebrato il primo matrimonio tra un riccese e una ragazza della vallata del Lamone.