Fermare le persecuzioni e le stragi dei cristiani nel mondo.

Cristo insanguinato

domenica 16 gennaio

I cristiani sono scomodi  perché sono protagonisti nel mondo della modernizzazione e della emancipazione culturale soprattutto nei Paesi mussulmani. Nel 2003 sostenevo ”… che sia meglio la pace della guerra è una verità che nessuno contesta, come il fatto che lo stato d’animo e la predisposizione alla pace sia più frequente fra i moderati ed i democratici piuttosto che fra gli estremisti ed i fondamentalisti. La verità purtroppo è che il fondamentalismo dei wahabiti mussulmani è andato oltre il Corano e la Suma e ha stabilito un regime anticristiano. Il Wahabismo considera la civiltà democratica occidentale e la tecnologia una sfida del Dio Cristiano ad Allah. L’Islam per tutti costoro è una religione di guerra. Il miliardario Bin Laden ed altri fanatici hanno scelto di seminare stragi permanenti ed inimmaginabile abbattendo le Twin Towers, colpendo Israele, l’Europa, in un folle ma lucido piano di annientamento di simboli materiali “satanici”, propri di un credo che deve essere imposto con il terrore. Una guerra di religione per noi cristiani e occidentali è inconcepibile, “blasfema”, e forte, giusto, alto e inequivocabile ci appare l’appello del Santo Padre condiviso anche da tanti uomini e donne che praticano religioni diverse dalla nostra, ma non è così per i fondamentalisti islamici che fanno dell’odio e dell’intolleranza e del così detto “martirio” la loro quotidiana ragione di vita Queste sono le intollerabili e farneticanti convinzioni che muovono  Bin Laden , e con quanto accade la povertà del sud del Mondo c’entra relativamente… “ . Trentasette  missionari e sacerdoti sono stati assassinati nel 2010, in Nigeria ci sono stati 15.000 morti per persecuzioni religiose. Nel Medio Oriente, in Egitto e nel Magreb la persecuzione e le stragi di cristiani sono all’ordine del giorno, in Pakistan le condanne a morte di cristiani sono frequenti. Nel mondo i tre quarti dei perseguitati per motivi religiosi sono cristiani. Non è un problema di eportazione di valori, non è un nuovo modello di colonialismo nei confronti di chi non conosce ancora, o non ha mai conosciuto questi valori, il problema sta nel fatto che il fondamentalismo ed il terrorismo vuole toglierceli a casa nostra. Difendere la nostra pace, allargare la convivenza, combattere questo mostruoso e spesso invisibile nemico che è il terrorismo internazionale, è un imperativo categorico e morale che deve trovare responsabilmente l’impegno di tutta la Nazione e l’Unione Europea.

Rodolfo Ridolfi