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L’ultimo romanzo di Gianna Botti “Time Out”

sabato 7 dicembre

Time out, l’ultimo romanzo di Gianna Botti presentato a Roma
Il 4 dicembre scorso nell’ambito della Fiera Nazionale del libro di Roma Più libri più libri è stato presentato “Time Out”, l’ultimo romanzo della marradese Gianna Botti copresidente del Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini”.
Gianna Botti( Marradi, 1955) ha insegnato  per alcuni anni letteratura alla Scuola Italiana di Parigi, dove ha vissuto. Trasferita a Roma negli anni ’90, ha svolto l’attività di pubblicista. Attualmente vive fra Marradi, Roma e Parigi. Oltre a Time Out, ha pubblicato altri cinque romanzi ( E-Mail a quattro zampe,  All’ombra del gigante, L’acqua dellavita, Scirocco, I cavalieri d’Irlanda) per i quali ha ottenuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.
Time Out è una “fantastoria” ambientata in un futuro molto prossimo, un “quasi presente” in cui possiamo proiettarci senza grandi sforzi dato che le componenti determinanti fanno parte del quotidiano e sono dirette conseguenze del nostro vissuto recente. L’attualità dei temi trattati e la dovizia dei particolari, frutto di una ricerca approfondita e documentata capace di rendere la storia narrata del tutto verosimile, fanno di “Time Out” un romanzo avvincente, ricco di spessore e di contenuti.

Un successo la mostra omaggio al pittore Francesco Galeotti che si è chiusa il 1 dicembre

mercoledì 4 dicembre
Pieno successo di visitatori alla mostra su Francesco Galeotti curata da Elisabetta Zambon e Rodolfo Ridolfi alla Loggetta di Brisighella. La mostra si era inaugurata con una lectio magistralis della Professoressa fiorentina Cecilia Filippini di cui riportiamo una sintesi:
La forza è la prima sensazione che regalano le opere di Francesco Galeotti coinvolgenti sia per l’incanto dei colori potenti e vivaci sia per l’abbondanza degli elementi compositivi: si vedano infatti il Teatro delle gallinelle o l’Albero della vita, soggetti più volte replicati e ricchi di varianti intensamente fantasiose.

La forza del Galeotti è alla radice della sua scelta coraggiosa di dipingere già durante gli anni della sua prigionia in Egitto (1943-1947), per superare il dolore, poiché, come egli stesso afferma nel suo Inizio all’arte, decise di “ripigliare quelle ombre”, per dare loro “quello che mancava”.

Sono parole solo in apparenza semplici, che in realtà richiamano alla mente un racconto antico. Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis historia (XXXV, 151) racconta che il primo ritratto nacque dall’ombra proiettata sul muro dal volto del giovane amato dalla figlia del vasaio Butades. Francesco Galeotti ama ciò che dipinge: tutti gli esseri viventi nei suoi dipinti, dai buoi alle faraone, ai girasoli, agli alberi, alle pergole vivaci di fiori e frutti, ai pesci nell’acqua azzurra dei fiumi e del mare, al cielo percorso da nuvole, che fa da sfondo alle sue scene mai banali e ricche di visioni piene di figure, come nelle visioni misteriose di Hieronymus Bosch. Si percepisce in lui l’amore per la vita, per la pittura che la rappresenta, in modo da coglierne la gioia attraverso un esercizio rigoroso di ricerca, mai banale e sempre quotidiano.

Egli stesso dichiara: “guai a me se lascio un giorno senza un segno”, richiamando il celebre “nulla dies sine linea” (nessun giorno senza una linea), secondo Plinio il Vecchio (Naturalis Historia, XXXV, 83) riferibile al greco Apelle, per il quale ogni giorno era dedicato all’arte.

E il lavoro paziente e meticoloso di Galeotti è manifesto nelle sue opere, in cui costantemente si possono cogliere particolari nuovi e nuove sollecitazioni non solo visive ma quasi sonore, che alludono all’altro amore, quello per la musica. La musica del pittore è nelle sue opere ricche di colori vividi e squillanti, che ci sollecitano a guardarci intorno, ad ammirare con occhio attento ed entusiasta la vita che ci circonda e che Galeotti ama appassionatamente, facendocela riscoprire in modo davvero singolare.

ʺIL CONFORTO DELLA GIORNATAʺ in ricordo di FRANCESCO GALEOTTI (1920-2011)

venerdì 8 novembre

Francesco Galeotti uno dei più grandi pittori primitivi italiani era nato il 25 maggio 1920 a S.Adriano di Marradi (Firenze), antica Scola, dove morì il 22 febbraio 2011 dopo aver vissuto gran parte della vita all’ombra di Casa Cappello sopravvissuta alla distruzione del Castello, l’antica torre di Benclaro dove morì Maghinardo Pagano da Susinana nel 1302. Oggi Galeotti avrebbe 104 anni e a Brisighella lo ricordano domenica 17 novembre con un evento ideato da Elisabetta Zambon e Rodolfo Ridolfi autore della monografia “Francesco Galeotti: novant’anni di vita a colori”. L’evento è teso a sottolineare lo straordinario patrimonio artistico e culturale che Francesco Galeotti ci ha lasciato.
All’inaugurazione sarà presente ed interverrà la critica d’arte fiorentina Cecilia Filippini super esperta del “Maestro di Marradi”.

Marradi Free News su Galeotti ha scritto: “Se il Maestro di Marradi, ha colorato di porpore e di ori il nostro artistico passato, Francesco Galeotti occupa con grandi meriti un posto di rilievo per le sue meravigliose tele ricche di inconfondibili colori. Contadino, iniziò a dipingere fra le soste delle sue fatiche nel 1952. La sua predisposizione naturale lo avvicinarono al grande pittore macchiaiolo Eduardo Gordigiani che frequentò durante i soggiorni a Popolano del maestro toscano. Ma la vera esplosione fantastica di Galeotti lo portò ad allontanarsi ben presto come sostenne, Anatole Jakovsky, dal lato aneddotico delle cose rappresentate, a tal punto che la forma e gli elementi che popolano le sue tavole acquistano una vita pressoché indipendente.

Tali sono ad esempio l’antica torre di casa Cappello uno dei temi più ricorrenti, insieme alle variopinte faraone ed ai girasoli, emblemi straordinari delle emozioni di colori che il grande pittore della Romagna-Toscana, Francesco Galeotti ci ha lasciato impressa sulle sue inconfondibili tele: i girasoli, le faraone e gli uccelli finiscono per affollare e vivere un mondo fantastico abitato dalla poesia. Quando Firenze, a Palazzo Vecchio nel 1993, allestì la grande rassegna europea sui primitivi del XX secolo, da Rousseau il Doganiere a Ligabue, Galeotti venne scelto per rappresentare la Toscana e l’Italia. Cataloghi, giornali riviste d’interesse nazionale ed internazionale hanno parlato di Lui e pubblicato riproduzioni delle sue opere con le caratteristiche faraone ed i girasoli. Le opere di Galeotti si trovano in raccolte pubbliche e private europee e americane tra le quali: Museo Nazionale dei naif italiani di Luzzara (Reggio Emilia) Collezione della Baronessa Rockfeller (trenta dipinti distribuiti oggi nei Musei degli Stati Uniti) – Coll. Zavattini-Raggianti-Bargellini-MazzacuratiFerrante-Viotti-Nevio Iori-Galleria d’Arte Moderna di Firenze, Museum of Modern Art di New York- Colchester Gallery di Greenwich.

La Poesia ci salverà, al via la X^ edizione del Premio Nazionale Dino Campana

La IX^ Edizione del Premio
Dino Campana 2022
martedì 21 febbraio
Il Quotidiano On-line Marradi Free News indice, con il patrocinio del Comune di Brisighella e dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina e la collaborazione di Rinascimento Poetico-Accademia degli Incamminati – Centro Studi Campaniani Enrico Consolini e Associazione Culturale Opera In-Stabile, la X^ edizione del Premio Letterario “Dino Campana” Edizione 2023 Concorso Nazionale-Internazionale La Poesia ci salverà la cui premiazione si svolgerà a Brisighella nel Chiostro del Convento dell’Osservanza sabato 16 settembre alle ore 11
SVOLGIMENTO: Le opere poetiche dovranno pervenire online sul sito www. marradifreenews.com info utilizzando l’apposito formulario. Ogni autore può partecipare con una sola lirica. La quota di partecipazione alle spese organizzative è di 10 euro. I partecipanti dovranno versarla tramite il c/c postale è 14264477 intestato a Accademia Incamminati 47015 MODIGLIANA (FC) indicando nella causale: Premio Letterario Campana 2023
TESTI: I testi devono essere in lingua italiana, editi o inediti mai postati sui social e mai premiati in altri concorsi. Le opere a tema libero non potranno superare i quaranta versi o righe ed andranno inviate anche con il solo titolo con carattere in corpo 12 in pdf alla segreteria frenewsmarradi@gmail.com
SCADENZA: ATTENZIONE, SARA’ POSSIBILE PRENSENTARE LA PROPRIA OPERA ENTRO E NON OLTRE IL GIORNO 20 Agosto 2023.
PREMI:
Al 1° classificato: € 200,00
Al 2° classificato: € 150,00
Al 3° classificato: € 100,00
Le prime tre classificate saranno pubblicate, su Marradi-Free News on line e sulla rivista “Il Maestro di Marradi” che stamperà per l’occasione le opere vincitrici del premio “2013-2023”
Premio speciale per la musicalità dell’opera istituito nel 2019 a cura di “Opera In-Stabile” in memoria di “Emilio Betti”, già Presidente dell’Associazione, terza edizione
Diplomi di merito e/o partecipazione saranno istituiti ed assegnati dal Presidente della Giuria
GIURIA: La giuria, il cui giudizio è insindacabile, è composta da: Rodolfo Ridolfi (Fondatore del Premio) Presidente; Federica Balucani (Soprano), Barbara Betti (Musicista Opera In-Stabile), Gianna Botti (Scrittrice), Sandro Cosmai (Avvocato Opera In-Stabile), Emanuela Dalla Libera (Poetessa), Paolo Gambi ( Rinascimento poetico) Mirna Gentilini (Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini”), Pape Gurioli (Compositore Musicista), Stefano Mercatali (Pittore), Riccardo Monopoli (Attore-Regista), Patrizia Ravagli (Accademia degli Incamminati), Raffaella Ridolfi (Marradi Free News), Lorenzo Somigli (giornalista), Massimo Scalini (Psichiatra), Elisabetta Zambon (Poetessa)
NOTIZIE SUI RISULTATI: Gli autori selezionati saranno avvisati telefonicamente o tramite notifica mail.
I risultati saranno pubblicati, appena disponibili, sul web www.marradifreenews.com
DIRITTI D’AUTORE: Gli autori, per il fatto stesso di partecipare al concorso, cedono il diritto di pubblicazione a Marradi Free News all’interno delle riviste e sui siti senza aver nulla a pretendere.