A Ronta si picchia un prete, colpevole di fare il prete.

mercoledì 21 settembre
Una volta, ai miei tempi… che sono quelli di Pio XII° , a malmenare un prete si veniva scomunicati. Il tempo ha galoppato, ora malmenare un prete è diventato un onore, ovviamente, purché il prete non sia un cattocomunista.
Accade così che un prete extracomunitario – non è un senegalese, ma un argentino… – viene malmenato da un “nostalgico del 1968” di un villaggio che più “rosso” di come è non può essere: Ronta , frazione di Borgo San Lorenzo.
Il motivo è strapaesano , il “compagno” non gradisce un cartello messo nella bacheca del circolo MCL , di cui il prete ha, da tempo, perso ogni controllo. Ma la ruggine viene da lontano , il prete ha infatti commesso almeno tre “delitti”: ha recuperato la Sagrestia, che era stata trasformata in una bettola. Ha tolto il banco da osteria che sostituiva l’altare del Santuario della Madonna dei Tre Fiumi e per di più intende dire qualche messa in latino …
Ma chi è arrivato a Ronta ? Un prete fascista ? Un “ribelle” ? Macché è arrivato un prete che crede di far il prete. E allora scacciamolo, malmeniamolo, sputacchiamolo…e cosi sia.
Il vaticano ha così risposto:
Congregatio pro Clericis ” Città del Vaticano, 16 settembre 2011 – Egregio Signore, nell’accusare ricevimento della Lettera del 5 corrente mese, mi reco a premura di significarLe che questa Congregazione ha preso dovuta conoscenza di quanto qui trasmesso. Profitto della circostanza per porgerLe distinti ossequi augurandoLe ogni vero bene nel Signore ! Dev.mo Mons. Antonio Neri – Sotto-Segretario.”

Alessandro Mazzerelli
Presidente MAT-Lega Autonomista Toscana