Consiglio Comunale i successi del sindaco Paolo Bassetti . Opposizione in confusione abbaia ma non morde tenuta al guinzaglio dei sindaci PD e dalla Regione.

Il Sindaco Paolo Bassetti
Giovedì 29 scorso il Consiglio Comunale ha preso atto del successo conseguito dal Sindaco Bassetti nel risolvere la difficile situazione della Fomar Ghisa che rischiava di compromettere l’occupazione nello storico stabilimento di Marradi. Il Consiglio nella sua stragrande maggioranza ha tributato il plauso per l’ efficace, tempestiva e decisiva azione intrapresa dal sindaco Bassetti. Ad alcuni interventi dell’opposizione che volevano minimizzare e diluire il decisivo ruolo del sindaco hanno risposto il capogruppo di maggioranza Massimo Mercatali e l’assessore Silva Gurioli che ha ricordato fra l’altro come lo stesso responsabile della FIOM CGIL abbia pubblicamente ringraziato ed elogiato il Sindaco per il suo determinante e risolutivo contributo.

All’ordine del giorno c’era anche l’approvazione dello statuto dell’Unione dei Comuni.
La maggioranza con 12 voti ha respinto un estemporaneo emendamento proposto dal consigliere Fabbri circa la possibilità di recesso del Comune dall’Unione. L’emendamento, tecnicamente irricevibile e politicamente in contrasto con quanto convenuto dai sindaci che hanno predisposto il testo di statuto avrebbe ritardato la costituzione dell’Unione recando pregiudizio al trasferimento delle risorse già assegnate dalla Regione Toscana, che non ha ancora adottato la legge sulle Unioni dei Comuni, alla Comunità Montana soppressa che sarà definitivamente liquidata entro il 31 dicembre 2011. La minoranza quattro PD ed un socialista non ha accolto il suggerimento rivoltole di indirizzare la sua richiesta direttamente alla Regione ed all’assessore competente Nencini ed attraverso il suo capogruppo, il socialista Vittorio Cavina Pratesi, ha rivolto parole di fuoco contro il sindaco Bassetti . Ma “la montagna ha partorito il topolino” i cinque della minoranza hanno espresso un voto di astensione imbarazzante e confuso che dimostra come la loro autonomia sia poca cosa rispetto all’egemonia dei loro compagni sindaci del Mugello. Vediamo se ora il Pd e Cavina Pratesi riusciranno a convincere la Regione e l’assessore competente Nencini ad inserire nella legge quello che strumentalmente volevano emendare a Marradi. L’impressione è che rispetto ad una maggioranza coesa, quella che sostiene Bassetti, le contraddizioni e le divisioni regnino sovrane nella sinistra alla ricerca di un candidato sindaco per il 2013 fra troppi pretendenti vecchi e nuovi poco ascoltati nel Mugello ed in Regione. Se i fatti ci smentiranno e se la Regione accoglierà in legge la proposta della sinistra marradese correttamente faremo pubblica ammenda e ne daremo notizia a caratteri cubitali. Oggi obbiettivamente dobbiamo riconoscere i successi del sindaco Paolo Bassetti della sua Giunta e della sua maggioranza.

Suore contemplative Domenicane di Marradi. Il senso di una presenza.

Le Domenicane di Marradi.
lunedì 26 settembre
Il Monastero della SS.Annunziata di Marradi (Firenze) bussa al cuore delle ragazze che vogliono coltivare la vita cristiana e spirituale ed è disponibile ad accoglierle nel Convento che da 536 anni ospita le suore domenicane contemplative che vivono una identità chiara nelle virtù cristiane, nella contemplazione e nella prighiera. Il monastero, dove le monache conducono una vita di preghiera, di lavoro e di comunione fraterna, è un luogo privilegiato per chi, stanco di una vita trascorsa nella superficialità, vuole ricaricarsi per pregare con chi prega nella quiete e nella contemplazione. Le ragazze e le donne che sono interessate possono rivolgersi al Monastero SS.Annunziata Via Razzi, 49 50034 Marradi (Fi) Italia.
tel 055.8045079.

Il sindaco Paolo Bassetti ottiene il dissequestro della Fomar Ghisa a tempo di record. Soddisfazione fra i lavoratori ed i cittadini.

Il Sindaco di Marradi
venerdì 23 settembre
Fomar Ghisa, l’autorità giudiziaria ha disposto il dissequestro della parte produttiva dello stabilimento. La notizia è stata comunicata al sindaco Paolo Bassetti in tarda mattinata, poco dopo la conclusione dell’incontro che si era tenuto in municipio a Marradi tra lo stesso sindaco, il presidente e i consiglieri della Commissione Lavoro del Consiglio provinciale, proprietà dell’azienda, sindacati e lavoratori proprio per individuare una soluzione rapida della vicenda. Ed è una notizia lieta, e che si sperava arrivasse. Esprime soddisfazione il sindaco Bassetti: “La Fomar è un’azienda storica di Marradi, che dà lavoro anche a soggetti deboli. Il blocco dell’attività produttiva, in questa condizione di grave crisi economica e occupazionale, metteva a serio repentaglio la sopravvivenza dell’azienda e dei 30 posti di lavoro. Sarebbe stato un duro e drammatico colpo per l’economia di Marradi e le famiglie dei dipendenti”.

Il Comune continuerà a seguire e monitorare l’evolversi della situazione, ed è stato comunque confermato, come concordato stamani, di convocare presto un incontro della Commissione Lavoro del Consiglio provinciale con Arpat, l’assessore provinciale all’Ambiente Renzo Crescioli, il sindaco di Marradi Bassetti e la proprietà della Fomar Ghisa per poter chiudere definitivamente la vicenda.

Nessuno ha in tasca la ricetta sicura per risolvere il dramma dei nomadi clandestini, ma quella scelta dalla Regione Toscana unisce il danno alla beffa.

venerdì 23 settembre.
Dalla nostra regione arriva un esempio di gestione assai poco oculata di denaro pubblico e di politica fallimentare sull’immigrazione. Il presidente Enrico Rossi ha più volte espresso parole molto dure nei confronti dei tagli imposti dal Governo nazionale, arrivando addirittura ad ipotizzare riduzioni di mezzi di trasporto, asili e servizi sanitari regionali per colpa della manovra correttiva. Eppure, per finanziare un progetto di sgombero di un campo Rom con relativo rimpatrio, la Regione non ha esitato a mettere sul piatto la somma di 400.000 euro. Metà da destinare al Comune di Firenze e l’altra metà alla Società della Salute Fiorentina. Il progetto prevedeva lo sgombero del campo Rom di Quaracchi, nel Comune di Sesto Fiorentino, alle porte del capoluogo toscano, agevolato da un bonus di 1.500 euro per ogni singolo nomade da rimpatriare, il quale oltre alla somma di denaro poteva disporre di un pullman messo a disposizione dall’amministrazione comunale di Firenze per fare ritorno nel Paese di origine. Gli spostamenti, o per meglio dire i presunti spostamenti, sono avvenuti tra maggio e giugno. Lo sgombero definitivo del campo è stato annunciato a fine giugno, con discreta eco sui giornali locali.Il problema è che oggi quasi tutti i Rom sono tornati. Hanno intascato i soldi, sono passati in Romania solo per fare atto di presenza, e ora sono di nuovo in Italia. Anzi, in Toscana. Anzi, a Firenze e a Sesto Fiorentino, e dormono tranquillamente nei giardini pubblici. Si sono spostati solo di qualche metro, isolato, chilometro, ma sono rimasti nella loro “patria adottiva” cui evidentemente si sono affezionati. Con 1500 euro in più in tasca. E 400.000 euro in meno nelle casse della Regione. Una spesa, anzi uno spreco che si poteva evitare perché l’epilogo era già scritto