anche soldati Sikh combatterono per la Liberazione, il sindaco Paolo Bassetti ha incontrato una delegazione

La delegazione indiana con il sindaco Paolo Bassetti e l'assessopre Flavio Billi.
sabato 29 dicembre
Renato Ridolfi nel suo libro di aneddoti e curiosità “Nelle sere invernali” del 2008 dedica agli indiani Sikh dell’8^ Divisione Indiana un divertente aneddoto. I discendenti di quei militari alleati con la barba e i lunghi capelli coperti dal turbante combatterono sul territorio di Marradi nell’ottobre del 1944, nell’offensiva di sfondamento della Linea Gotica. Combatterono al fianco dell’esercito degli Alleati e del Gruppo di Combattimento Friuli per liberare Marradi e i territori vicini. Inquadrati nel “Punjab reggiment” e in altre formazioni dell’8° Divisione Indiana, i soldati Sikh pagarono con un pesantissimo tributo di sangue la conquista degli obiettivi assegnati. Centinaia furono le perdite nella battaglia per monte Cavallara.

Il loro sacrificio è stato rievocato e ricordato a Marradi col sindaco Paolo Bassetti che insieme all’assessore Fabio Billi ha ricevuto nella sala del Consiglio una delegazione di discendenti di quei soldati, che oggi vivono nelle comunità Sikh di Novellara, Mantova e Gonzaga. Ad accompagnarli c’erano Romano Rossi e Ivano Cardinali, rappresentanti dell’Associazione Nazionale Reduci del Friuli che hanno fatto da tramite per l’incontro tra le comunità Sikh e l’Amministrazione marradese.

A quasi 70 anni da quei tragici e dolorosi avvenimenti storici, le comunità Sikh immigrate in Italia stanno scoprendo questo pezzo di storia italiana, un pezzo di storia italiana che hanno contribuito a scrivere col sacrificio di migliaia soldati che hanno combattuto, e sono morti, nei conflitti, durante la Liberazione.

E’ con commozione che il sindaco di Marradi Bassetti ha ricordato il contributo dei soldati Sikh nella Liberazione e il loro sacrificio con centinaia di caduti in battaglia, manifestando alla delegazione la gratitudine di tutta la comunità marradese insieme all’impegno dell’Amministrazione comunale a erigere sul monte Cavallara, come proposto dagli stessi discendenti, una lapide in loro memoria, e a mantenere stretti rapporti di amicizia con le comunità Sikh.

Vecchie Foto e qualche ricordo sportivo di un giovane marradese classe 1919.

R.Ridolfi nato nel 1919 ufficiale degli alpini
lunedì 17 decembre
E’ un archivio storico vivente Renato Ridolfi, novantaquattro anni, studioso uomo di cultura e buona penna che scrive degli anni che ha vissuto da protagonista e da decano dei marradesi che hanno scritto e scrivono libri su Marradi. Ufficiale degli alpini, è stato corrispondente della Nazione, collaboratore di altri giornali e riviste, ha partecipato alla vita pubblica marradese ed alla fondazione di quasi tutte le associazioni culturali, ricreative turistiche e sportive.

Per il sito www.bibliotecamarradi.com, per il quotidiano Marradi Free News e per i nostri numerosissimi lettori una preziosa risorsa della quale, anche in questa brevissima memoria fotografica sportiva, profittiamo.

….Vi è da dire, però, che nel foro boario, mercato permettendo, si fermavano piccoli circhi, giostre e tiro a segno di passaggio verso centri più grandi, soprattutto dopo che il prato sulla Concia, tra villa Bernabei e l’ospedale, era stato destinato all’erigendo monumento ai Caduti della Grande Guerra, che sarà inaugurato nel 1926. Il mercato era usato pure per allenamenti sportivi: atletica leggera: lancio del peso, del disco, del giavellotto, anche se l’alberatura era di grande intralcio. Si deve notare, infatti, che il terreno non era pianeggiante. Solo lo stradale in mezzo, neppure tanto largo sul fiume, che lo divideva in due parti. E, nonostante questo inconveniente, vi si sono svolti anche incontri di calcio, 1928-1929, organizzati da alcuni collegiali marradesi, che, durante le vacanze, portavano i segnali del progresso sportivo nelle loro contrade. Si ebbe così l’avvio di quella passione calcistica che darà frutti copiosi in seguito. Ricordo che i due capitani delle squadre in campo erano Bellini Lorenzo, per gli azzurri e Ravagli Oscar, per i neri. Intanto, servì a far maturare in tempi brevi l’esigenza di un campo per i giovani e i ragazzi che più numerosi si accostavano alle discipline sportive. Però, occorre dirlo subito, i più volevano giocare al pallone. Una delle squadre più forti sortiva dal Gruppo degli Azzurri, una società giovanile mista a carattere prevalentemente escursionistico, i cui iscritti portavano un basco celeste con cordonetto e nappina gialli. Alcuni sono ancora viventi. L’ associazione fu contestata e sciolta per la paura malcelata della nata dittatura in via di rafforzamento……Alla casa di Baldighieri, commerciante di legna e carbone, che l’abitava col figlio e la nuora, insegnante elementare a Biforco. Vi si accedeva per una scaletta sormontata da una terrazza con loggia in mattoni rossi. Altre famiglie dimoravano in quella casa, che dava sul campo sportivo: Remigio e Ceccone Farolfi; mia nonna Menghina con la figlia Bruna Ridolfi, cuoca dell’ospedale, deceduta a cinquanta metri da casa, causa il bombardamento, assieme al signor Romano Bernabei, col quale si era fermata, forse a commentare l’arrivo dei bombardieri americani….Oggi in quell’area non c’è più il campo sportivo ma la piscina con una bella pista per il ballo.

Nel campo sportivo di Marradi, incontro di calcio: Marradi-Palazzuolo di Romagna,settembre 1937: 3-0. Le due formazioni posano per la foto ricordo.Del Marradi si notano i bianco-celesti Catani Mario – Ridolfi Renato – Ravagli Luciano – Barzagli Enzo – Romano Sergio – Consolini Averardo – Ruffini Milietto– Mercatali Gilberto. In maglia bianca i palazzuolesi.

Sciatori sugli Ortacci nel 1938

Nella foto da sinistra: Ridolfi Renato –Ruffini Milietto – Mercatali Amerigo – Bosi Carlo – Nati Aldo – Ravagli Luciano–Buccivini Capecchi Flavio – Mughini Domenico (Bibi) – Viciani Vinicio – Samorì Angiolo (1938).

Il progetto culturale dell’assessore Silva Gurioli valutato tra i migliori tra quelli presentati e finanziato con un contributo regionale

L'assessore alla cultura Silva Gurioli
sabato 15 dicembre

L’assessore alla cultura della Giunta di Paolo Bassetti ancora protagonista di importanti e concreti risultati nell’ambito della cultura marradese
che ottiene l’importante riconoscimento ed il contributo della Regione Toscana. Riportiamo la notizia così come pubblicata sulla Nazione del 15 dicembre:

MARRADI

Via del grano e del sale
L’ultima frontiera
del turismo sostenibile

MARRADI, terra di frontiera e di dogana fra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio, è stata per secoli contesa perché era la via del grano e del sale, con la vallata del Lamone unica via di raccordo, attraverso la dorsale appenninica, delle due regioni. E su questo tema il Comune di Marradi ha presentato un progetto, valutato tra i migliori tra quelli presentati e finanziato con un contributo regionale, che ha preso il via ieri al teatro degli Animosi con una conferenza su “La via del grano e del sale”. Mentre oggi, alle 16, si inaugura la mostra “Le saline di Cervia: storia e lavoro – Marradi: il commercio del grano e del sale” allestita all’interno dei locali del Centro culturale Campana, con foto, utensili tradizionali e documenti, aperta fino al 6 gennaio. Il progetto prevede anche lezioni per le scuole e visite guidate alle saline di Cervia e al Museo del Sale.

Opera In-Stabile presenta il 23 dicembre nella Chiesa delle Domenicane il Concerto Sacro di Natale.

giovedì 13 dicembre

Domenica 23 dicembre nella Chiesa della SS.Ma Annunziata delle Domenicane di Clausura alle 16.30, Opera In-Stabile conclude il suo importante programma marradese per l’anno 2012 con:

“Musiche per la Sacra Festività dell’Avvento” Francesco Maria Ruggeri- Antonio Vivaldi nell’interpretazione dell'”In-stabile Ensemble“. L’evento, patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Marradi, inserito nel quadro delle iniziative “Vivi…il Natale” coordinate dall’Assessorato al Turismo si svolgerà grazie al contributo della Banca Popolare di Ravenna.