Omaggio a Dino Campana nel 129° Genetliaco (1885-2014)

Campana 20 agosto 2014martedì 19 agosto 2014

Troppo spesso abbiamo assistito ed assistiamo al tentativo assai goffo, di distorcere o addirittura di rimuovere e di manipolare e addirittura falsificare l’essenza del pensiero di Dino Campana così come emerge dai suoi scritti. Qualche volta trascinandolo lontano dalle sue idee e dalle sue convinzioni.

Proviamo allora, senza la certezza di riuscirci, a fare un po’ di ordine su alcune idee di questo straordinario uomo di cultura, su questo poeta universale:

La passione con cui Campana ci lascia note, frasi, accenni, allusioni all’Italia, alla Germania, all’Europa, alla guerra, alle “razze“, alla questione nord-sud, la nettezza di certe sue prese di posizione, confermano un rapporto sottotraccia ma evidente tra letteratura e politica. Certo, quella di Campana non è una poesia con la politica per oggetto, ma letteratura che nasce dal contatto con la dimensione politica. L’ispirazione è Nietzsche attraverso le figure del “Germano” e dell’Italia che determinano la Tragedia e che lasciano intravedere un “vecchio triplicismo” e implicazioni culturali proprie del decadentismo; ma questo non è che il punto di partenza, la materia di cui Campana si serve per far scattare procedimenti poetici e politici assolutamente originali. Il “Germano” non è dunque un incidente di percorso e una boutade di provincia, come sostiene Soffici. Il significato della tragedia dell’ultimo Germano in Italia e la dedica al Kaiser, è Campana stesso a spiegarla “Ora io dissi: «Die Tragedie des letzen Germanen in Italien», mostrando di avere conservato la purezza morale del Germano che è stata la causa della loro morte in Italia. Ma io dicevo ciò in senso imperialistico e idealistico non naturalistico (cercavo idealmente una patria non avendone). Il Germano preso come rappresentante del tipo morale superiore (Dante, Leopardi, Segantini). Un forte senso di appartenenza ad una comunità, più grande nei rapporti fra l’individuo e la società, il passaggio dal germanesimo al populismo patriottico, dalle figure del “germano” e del boy whitmaniano a quella del “povero italiano” emigrante, risultano quindi coerenti al sogno di una comunità di patria”.

L’Italia del Canto proletario e il “povero italiano” si accomunano così al boy e al “Germano” in quanto vittime di un assassinio subito, massacro, non solo simbolico, ma letterale, se si pensa al fronte e alla trincea. In quest’ottica i Canti Orfici sono anche un “piccolo libro contenente poesie patriottiche” pensando alla “patria” come ad un fine che il movimento della vita e della scrittura di Campana non riesce mai ad intercettare.

I documenti ed i testi ci ricordano come il Comune di Marradi per lungo tempo sia stato oggetto di fortissime critiche per non aver fatto molto per onorare la memoria di Dino Campana. Il ministro della Cultura fascista Bottai sollecitato da Bargellini fu invece decisivo, nel 1942 per dare a Campana, dieci anni dopo la morte, una sepoltura dignitosa ed il giusto e solenne riconoscimento insieme a tutti gli uomini della cultura del tempo.

Sempre i documenti e gli atti ci confermano come negli anni ‘50 a Marradi durante i consigli comunali, ci furono addirittura dei consiglieri di sinistra che non volevano sentir parlare di Campana che consideravano non solo “E’ Mat” ma addirittura un precursore del fascismo. E quando i cittadini di Marradi lanciarono l’idea di onorare questo Dino Campana, si opposero per due anni consecutivi, cioè nel 1952 e nel 1953, allo stanziamento in bilancio di 500 mila lire per le celebrazioni. Ai soliti “idioti” di Marradi si aggiunse la Giunta provinciale amministrativa che ritenne di depennare, la posta con il pretesto che il bilancio di Marradi era deficitario.

Anche in tempi più recenti, negli anni ottanta la proposta di introdurre accanto a Marradi Campana come nuovo nome del Comune fu contestata e respinta da coloro che ritenevano più importanti le “castagne”. Quando si decise di titolare una via a Sibilla Aleramo due signore del Consiglio Comunale non esitarono a manifestare il loro dissenso “morale”, astenendosi.

Emblematiche del clima anni ‘50 sono due lettere del senatore Emilio Sereni, e del sindaco in merito all’intitolazione di una Via a Dino Campana che alla fine avvenne nel 1954 con una commemorazione del marradese prof. Sergio Zacchini al ponte di Vilanzeda “sotto una pioggia intensa ed un vento fortissimo” Ecco una lettera indirizzata all’onorevole Emilio Sereni dal sindaco, prima di prendere un simile provvedimento

“Caro Senatore,

“Ci è stato proposto da più cittadini di intitolare una via del nostro capoluogo al defunto poeta Dino Campana.

“Dino Campana era marradese e noi ben volentieri aderiremmo alla richiesta. Desideriamo però sapere da te se il valore di Campana è tale da meritare il riconoscimento. Ciò anche in rapporto al momento politico attuale.

«Grazie. Cordialmente,f/to: II Sindaco

Il senatore comunista Sereni così rispondeva al compagno sindaco di Marradi

“Caro Compagno,

“penso che sia giusto intitolare a Dino Campana una via del vostro capoluogo.

“Dino Campana è indubbiamente un nome autorevole della poesia moderna e ormai passato alla storia della letteratura.

“Non c’è nessun riserbo politico nei suoi confronti. Tanto più che la sua pazzia toglieva ogni responsabilità ad ogni sua posizione politica, né, d’altronde, ne ebbe mai dichiaratamente reazionarie.

“Sarebbe bene fare inaugurare la via ad uno scrittore toscano. Vedete di scrivere a Romano Bilenchi, a Firenze, se volesse lui parlare per l’occasione.

f/to: Sereni

 

Rodolfo Ridolfi

190 firme in fumo nonostante le promesse.

untitledmartedì  19 ag0sto

Un anno fa,  con 190 firme, i cittadini di Marradi espressero alla neo eletta amministrazione comunale la necessità di destinare uno spazio  aperto ad “Area cani” al fine di salvaguardare il  verde pubblico, il decoro delle strade, l’igiene ambientale nel rispetto delle regole, consentendo agli amici a quattro zampe,  ammessi per legge nei locali pubblici e sui mezzi di trasporto, d’avere uno spazio per le loro necessità.  Malgrado le promesse, un anno dopo nulla è stato fatto.  La richiesta dei cittadini, coccolati in ambito elettorale,  è stata  di fatto ignorata.  Le 190 firme restano  testimonianza tangibile di quanta poca considerazione l’amministrazione abbia per i suoi amministrati. Reperire un’area non è mission impossible: i terreni incolti pullulano a due passi dal centro e non è certo oneroso recintare pochi metri quadrati d’erba. Ciò che manca è l’ascolto,  l’attenzione alle richieste dei cittadini. L’area cani fa parte della tutela ambientale, del decoro, è importante quanto qualsiasi altra iniziativa volta a migliorare l’aspetto del paese, la qualità della vita.  Rinviata, accantonata, declassata, la richiesta langue nel dimenticatoio e con essa le voci di quei 190 che la sottoscrissero. Spreco di carta,  assurda richiesta? No!  Dimostrazione palese di mancato ascolto !

La frazione di Albero aspetta una risposta dal Sindaco per i “Servizi che dovrebbero essere erogati”

alberodomenica 17 agosto

Il 28 luglio scorso, con  raccomandata, diciassette sottoscrittori residenti e proprietari di seconda casa in località Albero, hanno inviato al Sindaco di Marradi una lettera datata 24 luglio  protocollata dal Comune con il n. 04434 che riportiamo integralmente  e che ad oggi attende ancora una risposta.

Pregiatissimo Sindaco di Marradi Tommaso Triberti

A csriverle sono le famiglie abitanti nella frazione di Albero, alcune residenti ed altre con seconda casa.

Noi, come dovuto, stiamo pagando le tasse al Comune di Marradi per i servizi che dovrebbero essere erogati per legge. Questa è la situazione che attualmente ci riguarda:

1)Strada comunale in pessimo stato e pericolosa da percorrere, manutenzione inesistente con fossetti per il displuvio delle acque completamente scomparsi, manto stradale con avvallamenti e buche a forte rischio di incidenti, bordi con erba e arbusti non tagliati.

2) Rete fognaria di albero non cura del Comune di Marradi

3)Illuminazione inesistente.

4)Raccolta rifiuti, inesistente, non solo non è prevista la raccolta differenziata, ma in questi giorni è stato tolto l’unico cassonetto presente, seppur lontano, ed è stata lasciata soltanto una piccola tettoia in tubi e lastre di eternit sbrecciato, che è fuori legge. Soppresso anche l’altro cassonetto prospiciente il locale pubblico Mulino della Trappola.

In merito intendiamo evidenziarle quanto segue:

-La frazione di Albero è il capolinea della strada comunale che qui termina.

-Soprattutto nei mesi estivi, ma non solo, si verifica un notevole afflusso di turisti e visitatori, per escursionismo, raccolta funghi, caccia, nonché di volta in volta molto frequentemente, i proprietari e gli addetti ai numerosi castagneti ed ai boschi.

-senza il cassonetto per la raccolta dei rifiuti, è facile prevedere una situazione indecorosa, sportine di plastica, residui di cibo, bottiglie, barattoli ed immondizia di ogni genere, abbandonata con conseguente richiamo di insetti di ogni tipo e di topi, biscie, animali selvatici, etc

-Se a questo aggiungiamo che diversi amici e parenti, dopo la prima visita, si rifiutano di ritornare e sconsigliano altri dal venire, a causa del pessimo stato della strada, e che molti hanno già, come del resto una parte di noi, danneggiato anche le auto, il danno globalmente subito è non indifferente…

Il Comune di Marradi è l’Ente Pubblico-amministrativo, più vicino ai cittadini e noi ci rivolgiamo ad esso, con fiducia e rispetto, aspettandoci però che vengano rapidamente messe in atto le azioni amministrative che portino alla soluzione delle criticità evidenziate, anche e soprattutto in ottemperanza alle vigenti normative di legge, che anche le Amministrazioni Pubbliche sono tenute a rispettare.

Fiduciosi in un cortese e sollecito accoglimento di quanto sopra illustrato, porgiamo distinti saluti.

Seguono le firme

 

 

Marradi Free News per il quarto anno consecutivo fra gli sponsor della “Notte delle streghe” di sabato 16 agosto

La locandina 2012 di Marradi Free News

mercoledì  13 agosto

Marradi Free News per il quarto anno consecutivo fra gli sponsor della “Notte delle streghe” di sabato 16 agosto

Festeggiate, festeggiate… le streghe son tornate! Sabato notte Marradi  ripiomba in atmosfere e ambientazioni ancestrali, gotiche. E vie e  piazze saranno invase e popolate da personaggi fantastici e misteriosi, fantasmi  e strane presenze nella nuova edizione della “Notte delle streghe”, dal tema  “Ghosts”. Promossa dalla Pro Loco col Comune, la manifestazione è divenuta  un appuntamento fisso estivo e di richiamo, con tantissimi visitatori che  accorrono dalla Toscana come dall’Emilia-Romagna.

Dalle 18 sarà attivo lo stand gastronomico “L’Antro della Strega” in cui  gustare numerose prelibatezze, mentre dalle 20 artisti di strada, tra  trampolieri, mangiafuoco e danzatrici si esibiranno in spettacoli itineranti. In  tutto il centro storico si aggireranno fantasmi e strane presenze, e se alle  21,30 avrà inizio lo spettacolo “Fuoco è Magia” il clou si raggiungerà alla  mezzanotte quando un grande falò divamperà sul greto del fiume Lamone. Ma la  festa continuerà ancora per ore con musica e dj set fino all’alba al centro  piscine.

Anche per questa edizione si attendono numerosi visitatori, e perché  tuttoproceda in sicurezza nell’area della manifestazione verrà rafforzata la  sorveglianza, con una maggiore presenza della Polizia locale Mugello che  svolgerà controlli di sicurezza stradale ma farà anche attività di prevenzione e  sensibilizzazione contro l’abuso di alcol con la distribuzione di alcol test  monouso. Attività che sarà replicata dopo la mezzanotte al centro  piscine col gruppo di “Officine di Strada” che nell’ambito di un  progetto della SdS Mugello distribuirà kit informativi. 

 

Per info: Pro Loco Marradi, tel. 055 8045170, info@pro-marradi.it