I Comuni e le scuole ricordino Oriana Fallaci

orianagiovedì 15 settembre

“Sveglia, Occidente, sveglia! Ci hanno dichiarato la guerra, siamo in guerra! E alla guerra bisogna combattere” (Oriana Fallaci)

 

Sono passati 10  anni dalla scomparsa di Oriana Fallaci ed in tutti questi anni la sua visione, la sua verità, la sua intransigenza ed il suo insegnamento profetico sono stati ricordati e rimpianti da un numero sempre maggiore di persone anche molte di quelle che con pregiudizio non l’amavano. Da tempo sostengo come sia giunto il momento che la politica, le istituzioni, soprattutto quelle scolastiche e culturali, promuovano momenti di riflessione, di celebrazione della memoria e delle profetiche testimonianze  civili e politiche di respiro mondiale che Oriana Fallaci ci ha lasciato nei suoi scritti. Ricordare  Oriana Fallaci per il suo contributo culturale e storico, e per il suo coraggioso impegno  nell’affermare la necessità di tutelare la nostra civiltà cristiana ed occidentale può farci recuperare, se ancora siamo in tempo, il tempo perduto. Intitoliamole strade, vie e Piazze e soprattutto scuole in tutto il Paese.

 Oggi le condizioni dello scontro fra Islam ed Occidente hanno raggiunto livelli impensabili, la drammatica quotidiana  attualità del terrore registra  cristiani  perseguitati in maniera sistematica, l’occidente devastato in una escalation di furia terroristica che non risparmia nessuno e nessun Paese è ora di ascoltare il monito di Oriana: “Sveglia, Occidente,sveglia! Siamo in Guerra…”

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Io come ho sempre fatto anche quando andavano di moda le bandiere della pace che oggi evidentemente i catto-comunisti hanno riposto in naftalina, voglio aggiungere il mio omaggio ad Oriana, alla sua figura di donna, giornalista e scrittrice perché sto dalla parte di coloro che si sentono “ orfani”. Ho avuto il privilegio di conoscere Oriana, toscana purosangue, con la sua forte personalità e i suoi modi spicci, nel corso di una campagna elettorale a Firenze alla fine degli anni 70 quando fu candidata al Senato della Repubblica nel collegio di Greve in Chianti, per il PSI e conservo gelosamente una lettera che mi inviò, quando ero Sindaco di Marradi, lettera che accompagnava una copia del suo libro Insciallah, 1990, super premio Bancarella con la preghiera che Oriana mi rivolgeva di ringraziare mio padre che a New York l’aveva aiutata a scrivere correttamente le parti in dialetto di Nicola romagnolo di Ravenna, il figlio dell’edicolante vicina Galla Placidia. E’ morta il 15 settembre del 2006 mentre i nostri soldati erano di nuovo in Libano come nell’1983, lasciandoci mentre era in atto una nuova assurda offensiva degli Islamici contro Benedetto XVI e contro il cristianesimo.. Ci manca la sua rabbia ed il suo orgoglio, ci manca Oriana che non le mandava a dire ma esprimeva chiaramente la sua opinione “politicamente non corretta” da “antifascista” ma non pacifinta che odia quanti nel nome “ormai sputtanato” della pace manifestano a senso unico ed usano la violenza per condannare la violenza, che approfittano della democrazia per scatenare l’eversione.

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Oriana venne sopraffatta dal male nel momento in cui “Il relativismo rinnegava i costumi millenari della nostra storia ma il suo insegnamento alla faccia degli ipocriti sinistri rimane di straordinaria attualità là dove sottolinea lo svilimento dei valori della vita, della persona, del matrimonio, della famiglia e come sia deleterio predicare l’uguale valore di tutte le culture. Si lascia senza guida e senza regola l’integrazione degli immigrati”. Per superare questa crisi abbiamo bisogno di più impegno e di più coraggio sui temi della nostra civiltà. Di fronte alla crescente  folle aggressione dei Jhadisti, la nuova flotta islamica, gran parte dell’occidente sembra aver perso ogni riferimento all’orgoglio di appartenere ad un mondo libero. Molti di sinistra dopo l’11 settembre se la sono presa con Oriana Fallaci piuttosto che con i fondamentalisti. Noi piangiamo Oriana e ci sentiamo orfani, perché ci manca la sua voce aspra di donna combattente, ci manca la sua occidentale arroganza, ci manca la sua impietosa visione del nostro mondo.

Rodolfo Ridolfi

Giambattista Zambelli con “Ritorno” si aggiudica la terza edizione del Premio Dino Campana on Line. Seconda classificata la giovanissima Giulia Berti con “Breve Vita Lungarno, terzo Lucio Gibin con “L’Autunno della vita”

 

Giulia Berti seconda classificata al Premio Campana on Line
Giulia Berti seconda classificata al Premio Campana on Line

martedì 13 settembre

Giambattista Zambelli con l’opera “Ritorno” è il vincitore della terza edizione del Premio on line Dino Campana “La Poesia ci salverà”. Secondo posto per  “Breve Vita Lungarno” di  Giulia Berti, davanti a Lucio Gibin “L’Autunno della vita”

La Giuria del Premio on line Dino Campana, “La Poesia ci salverà”,  formata da:Rodolfo Ridolfi (Direttore Responsabile Marradi Free News); Mirna Gentilini (Presidente Centro Studi Campaniani), Giancallisto Mazzolini (Accademia degli Incamminati), Lamberto Lilli (Presidente Accademia Il Fauno), Pape Gurioli (Direttore dell’Officina Artistica Infinito) Barbara Betti (Direttore di Opera-In-Stabile) Federica Balucani (Soprano), Gianna Botti (Scrittrice),  Maurizio Ferrini (Attore), Riccardo Monopoli (Attore-Regista), Massimo Scalini (Psichiatra), ha valutato le opere in concorso, per il 2016 riservato a liriche edite e inedite votando come migliore opera “Ritorno” di Giambattista Zambelli davanti a “Breve vita Lungarno” di Giulia Berti e “L’Autunno della Vita” di Lucio Gibin. La Premiazione dei tre vincitori e delle opere ritenute meritorie di menzione si svolgerà sabato 24 settembre alle ore 11 a Brisighella presso la sede dell’Officina Artistica “L’Infinito” in Via del Trebbio 12

La scomparsa di Alberto Ridolfi

lunedì 12 settembre

14291638_552264228314833_3551577105276759031_nAll’età di 89 anni è morto Alberto Ridolfi nato a Palazzuolo il 14 novembre 1927 residente al Ponte di Camurano, padre di Mauro Ridolfi coordinatore marradese di Forza Italia. La Redazione  ricorda con affetto “Toto” e partecipa al lutto che ha colpito la signora Nella, Mauro, Gianluca,  le nipoti e la famiglia tutta. I funerali si svolgeranno domani 13 settembre alle ore 15 nella Chiesa di San Lorenzo.  Ci piace riportare quanto postato da Lucia Zacchini su Facebook:  “Berto, ci mancherai tantissimo! Il tuo incedere al mattino lungo la cavinella sotto casa, scandiva l’ ora del mattino in cui al Ponte ci si svegliava… L’ accetta che con mano ferma  destreggiavi in cantina, ci ricordava che l’ inverno era alle porte… Il nostro pensiero va a Te, a Nella (vicina di casa insuperabile, donna forte e madre amorevole) ai tuoi splendidi Mauro e Gianluca (miei cari compagni di giochi e avventure), a Federica e Soaila …. Un abbraccio di cuore, e grazie di tutto….

Molta narrazione e pochi interventi positivi. La solita polvere sotto i tappeti.

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Secondo il Coordinatore di Forza Italia Marradi Mauro Ridolfi, alcune vie e aree del comune di Marradi avrebbero bisogno di un intervento organico. A seguire la nota integrale:

La pavimentazione di Via Talenti, Via Fabbroni, Piazza Scalelle Via Fabbrini, Via Dino Campana avrebbero bisogno di un intervento organico.

Via Talenti e Via Fabbroni dovrebbero essere  ricondotte al doppio senso di circolazione per ridare vita al Centro ed a Piazza Scalelle ormai inanimati durante tutta l’estate.

Piazza Scalelle prevalentemente area di parcheggio e i piccoli e discutibili interventi su alcuni marciapiedi con qualche funereo lampione e  alcune pavimentazioni in gran parte dedicate ai tavolini di alcuni pubblici esercizi non hanno certo migliorato l’arredo urbano e fortunatamente nessun distributore per l’alimentazione elettrica per autoveicoli è stato realizzato come strombazzato precedentemente.

Interventi improvvisati e mediocri come la scalinata con sarcofago. Fuori da un’area ristretta non trova legittimità, infatti, il decoro urbano come abbiamo tante volte segnalato, dando voce al disagio e alle proteste dei cittadini.

 

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Basti guardare come si nota nelle foto  alle condizioni intollerabili di via a partire dall’Ospedale, a Via Fabbrini in pieno centro, alla strada che conduce al Cimitero e a Casa Carloni, dopo il passaggio a livello, dove è collocato, meglio dire abbandonato e consegnato alle erbacce,  uno dei leggii del Percorso Campaniano che fa il paio con quello di Casa Vigoli ed altri ancora. Simbolo di questi amministratori impreparati e superficiali è il ritardo con il quale stanno intervenendo nell’area della Concia.

Per fortuna l’Area Metropolitana ha tagliato i rami degli alberi nell’Area dell’elisuperficie e  finalmente dopo anni sull’elisuperficie sventola la manica a vento ma non certo per merito del Comune.

Il 2018 non è lontanissimo nel tempo e i cittadini che vorrebbero un’Amministrazione capace ed efficiente che eviti il declino totale vorrebbero meno narrazione e presunzione e più fatti.

Basta fumo negli occhi prepariamo con tutte le forze migliori e le persone capaci una possibilità di ripresa per Marradi Mauro Ridolfi Coordinatore di Forza Italia
Leggi tutto:  Forza Italia. Ancora Polvere sotto i tappeti. Narrazione senza soluzioni Perchè non condividi con i tuoi amici OK!Mugello? Più siamo meglio è!   Follow us: @okmugello on Twitter | okmugello on Facebook