Un Natale difficile nel Monastero di Clausura di Marradi

 

La nazione del 15/12 con l'intervento di Paolo Bassetti
La nazione del 15/12
con l’intervento di Paolo Bassetti

bassettidomenica 15 dicembre

Doverosamente ospitiamo la lettera aperta della dott. Barbara Betti da sempre strenua e coraggiosa paladina delle suore di clausura dell’antico  Convento della SS.Annunziata di Marradi.

IL NATALE DELLE DOMENICANE DI MARRADI E IL MISTERO DELLA LETTERA DEL CARDINAL BASSETTI SCOMPARSA

Martedì 10 Dicembre, senza alcun preavviso, tre persone sono arrivate nel monastero di clausura di Marradi con in pugno il “DECRETO DI CHIUSURA” del Monastero. Gli esecutori, Padre Sandro Guarguaglini e Suor Fernanda Barbiero, inviati dalla Santa Sede, intendevano realizzare in questo modo una chiusura immediata e silente. Per conferire sulla questione, Suor Domenica e Suor Margherita sono state separate dalla madre Suor Maria Rosaria che rimane sola sulla sua sedia a rotelle, fino all’intervento del Dott. Gabriele Miniati. Per fortuna, prima di essere “convocata” in riunione, Suor Domenica è riuscita a telefonare. Dopo di che, per molto tempo, è stato “impossibile” parlarle al telefono. Il piano è stato questo:

La Priora di un monastero riceve una telefonata in cui le si dice di preparare due celle perché nella giornata di martedì avrebbero “portato” due suore, poi gli inviati arrivano a Marradi. Le suore da trasferire devono ovviamente accettare ed anche scegliere dove andare ma in questo caso la scelta dov’è? È interessante puntualizzare che Suor Rosaria  “sembrerebbe aver detto di voler andare via, con suor Margherita”…l’unica Madre non presente alla riunione perché incapace di parlare. Non viene coinvolta perché non parla però parla per dire dove vuole andare…Miracolo! È l’intervento del Maresciallo Tiberij della Caserma dei Carabinieri di Marradi che blocca il tutto. Nessuno può essere portato via dalla sua casa contro la propria volontà. Perché, come ben sa il Maresciallo, le Leggi dello Stato non si fermano sui gradini di una chiesa. Suor Domenica Giangregorio è una cittadina italiana non è cittadina dello Stato Vaticano. E la Chiesa e il Monastero di Marradi non sono Stato Vaticano, sono Stato Italiano, Marradi città metropolitana di Firenze, Toscana, Italia. Se ne sono andati e, come le altre volte, dalla porta di servizio per non incontrare le persone. Padre Pippo Sabato, che già promise che come ultimo atto del suo mandato chiuderà questo monastero, ritornerà tra qualche giorno con Suor Panza a prendere i mobili. I MOBILI??? Perché scusi, lei aveva traslocato qui?  Prendete i mobili, prendete le suore tanto “Sono tutti Oggetti, giusto? Avete detto a Suor Domenica che se non vuole andare a Cagli esca e vada a casa sua. QUESTA È CASA SUA. Ma come si permette signor Guarguaglini di trattare così un donna, Una Donna, fragile, mite, minuscola, indifesa che potrebbe esserle Madre? Ma come si fa a pensare di architettare una cosa del genere in modo furtivo, crudele, insensibile, irrispettosa proprio  alle porte del Natale. “Clam et vi”, complimenti. Sono DONNE, le dovreste chiamare Madri,  rispettarle, tutelarle, proteggerle. Vivono in quella casa da più di quaranta anni é la Loro Casa. Le spostate come fossero parte dell’arredamento per fare posto ai Frati Domenicani? Certo. Quando l’ultima sarà tornata alla Casa del Padre ne riparleremo. Per voi Non Hanno Diritti; sono oggetti come un quadro o una panca, le considerate una proprietà senza diritti e autonomia di pensiero: non possono avere amici, non possono avere relazioni, non possono avere un avvocato. Lei, che dal 6 Dicembre ha assunto la Rappresentanza legale di questo monastero,  non ha lasciato neanche un recapito telefonico e nessun indirizzo al quale le suore possano rivolgersi per le necessità del quotidiano. Di nuovo senza soldi. Di nuovo per fame? Alle 14.00 quando ve ne siete andati vi siete premurati di chiedere se avevano bisogno di soldi, di medicine, della spesa, di un aiuto per mettere a letto suor Rosaria? Complimenti Cappellano.

Veniamo ora al Mistero della Lettera Scomparsa…alla fine di Agosto 2019, il Cardinale Gualtiero Bassetti Presidente della CEI, (marradese doc) invia una lettera  personale intestata al Dott. Gabriele Miniati e alla Dot.ssa Fedora Bassetti presso il Monastero di Marradi via Razzi 29. La lettera sparisce per essere recapitata circa 10 giorni or sono NON all’indirizzo scritto sulla busta o ad uno dei due destinatari ma all’ufficio turistico. Nella lettera il Cardinale puntualizza il suo personale affetto per questo monastero e il legame che fin da bambino ha avuto con questa realtà. Ne rammenta l’importanza storica confermando l’importanza di questo monastero come realtà viva della comunità. Pur sottolineando che la questione non dipende dal suo Dicastero, offre il suo aiuto e il suo interessamento. Cardinale Bassetti la prego, non siamo stati noi a chiuderla fuori da quanto sta accadendo. La sua lettera è SCOMPARSA PER 3 MESI. Ci aiuti, questa è la Sua terra, la Sua storia, queste sono le Sue radici. Da anni su questo monastero vige il divieto di accogliere vocazioni e per mancanza di vocazioni viene chiuso. Lei conosceva Suor Maria Paola Borgo come e forse più di me Eminenza;  Lei sa il vero “perché” e da quanti anni questa vessazione va avanti. Tra qualche giorno torneranno, la prego Cardinale Bassetti ci aiuti. Nel frattempo l’Avvocato Sandro Cosmai del Foro di Firenze che ha assunto la Tutela Legale di Suor Maria Domenica Giangregorio fin dal Luglio scorso, cerçherà di far luce sullo “strano” ritardo di questa consegna così importante.
Nei momenti più bui le donne sanno essere sorelle, sanno essere forti, sanno essere un esercito. Per favore: non ditemi più “brava, hai scritto quello che in tantissimi pensiamo “, ora alzatevi, passate dalla Chiesa del Monastero di Marradi e lasciate un bigliettino  attaccato ai vetri, alle panche, dove volete, con scritto” LE SORELLE NON ABBANDONANO LE SORELLE”.

Fate sentire a Suor Domenica Giangregorio che non è sola, dategli un Santo Natale pieno d’amore. Scendiamo in piazza per la tutela dello gnocco fritto, raccogliamo soldi per la tutela degli ornitorinchi, ci battiamo per le begonie in via di estinzione…ecco allora ricordiamo che queste donne Sono in via di Estinzione e le stiamo sterminando noi.

Oggi Cardinale Lei ha detto in televisione che “Quando il nuovo avanza il vecchio si ribella…”Il vecchio si ribella solo quando viene spazzato via senza rispetto e senza motivo. Se non avessimo la storia che ci regge non avremmo un futuro su cui poggiare.

“LE SORELLE NON ABBANDONANO LE SORELLE”.  “UNA SUORA É UNA DONNA NON UN OGGETTO”

Chiunque passi da Marradi lasci un segno contro la violenza sulle donne oppure inviate a Marradi un cartoncino rosso con il vostro sostegno. Basterà scrivere Suore di Marradi Monastero di Clausura. Non rispettare una donna e considerarla un oggetto è una violenza che nessuna di noi può ammettere, qualsiasi sia il suo pensiero, colore, credo e nazionalità.

Barbara Betti

 

 

A Barbara Betti “Il Premio Ponte Vecchio 2019”

20191211_094434giovedì 12 dicembre

È nella splendida cornice del ristorante la Loggia a Piazzale Michelangelo che si è tenuta la Cena di Natale di Toscana Cultura, nel corso della quale la musicista marradese Barbara Betti è stata insignita del “Premio Ponte Vecchio 2019”.  Le segnalazioni per il suo lavoro come musicista e ricercatrice hanno evidenziato il costante impegno per la valorizzazione e la preservazione della nostra cultura storica e musicale attraverso una rete di contatti e collaborazioni segnalate da molte Fondazioni e Case di Cultura all’estero. Il progetto dedicato a Dino Campana presentato a Marradi in collaborazione con il Fisarmonicista Riccardo Centazzo ha permesso di costruire un’importante legame con l’Argentina, il Venezuela, l’Ucraina e altri paesi legati al poeta marradese, fino alle molte segnalazioni tra cui il M’ Elio Boncompagni, il giornalista Fabrizio Borghini e del Console Onorario di Turchia.
Barbara Betti ha dedicato il premio alla memoria di Suor Maria Paola Borgo del Monastero delle suore di Clausura di Marradi dove prese vita insieme al Commendatore Rodolfo Ridolfi il progetto “Opera -In Stabile” dedicato al  Gusto della Cultura.

 

P.S.

MARRADI-STRADA “CAVALLARA”, GANDOLA (FI-CENTRODESTRA PER IL CAMBIAMENTO): LA CITTA’ METROPOLITANA ACQUISISCA LA COMPETENZA DELLA STRADA E PROVVEDA ALLA SUA MANUTENZIONE.

Paolo Gandola
Paolo Gandola

martedì 3 dicembre

La città Metropolitana di Firenze sollevi il Comune di Marradi dagli annosi problemi di manutenzione della “Strada Cavallara” e si dimostri un ente, istituzionalmente superiore, davvero al servizio della popolazione. Si sono espressi così Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia-Centrodestra per il cambiamento e Raffaella Ridolfi, capogruppo di Siamo Marradi Lavoro e Sviluppo annunciando la presentazione di una interrogazione.

Nel Comune di Marradi, spiegano Gandola e Ridolfi è presente la strada denominata “Cavallara” che collega i borghi di Popolano e Lutirano e rappresenta la via più breve per raggiungere il Comune di Tredozio in Provincia di Forlì-Cesena (Emilia Romagna). In passato la strada è stata oggetto, grazie a fondi provenienti dall’Unione Europea, di interventi di asfaltatura e messa in sicurezza, rappresentando una direttrice di collegamento comunale fondamentale, nonché un collegamento tra due vallate ma oggi, da troppi anni oramai, la strada in oggetto, un tempo bitumata, presenta uno stato del manto stradale fortemente sconnesso, deteriorato ed abbandonato alle azioni distruttive degli eventi atmosferici. Una situazione di fatto inaccettabile che il consigliere metropolitano ha recentemente verificato recandosi direttamente, insieme alla collega mugellana, ad effettuare un sopralluogo in zona.

I diversi allagamenti e gli smottamenti di scarpate a ridosso della strada, continuano Gandola e Ridolfi, hanno oltremodo reso vani gli ultimi interventi di messa in sicurezza realizzati, tanto che oggi la strada si presenta come un vero e proprio sentiero di montagna visto lo stato di forte deterioramento del manto stradale che provoca altresì problemi al passaggio dei mezzi di soccorso che debbano transitare o intervenire in quell’area dove, peraltro, insistono svariate abitazioni e dove tante persone si recano soprattutto per motivi di lavoro.

Per tal motivo, continua il consigliere Gandola, su sollecitazione della capogruppo Ridolfi, con l’interrogazione presentata ho chiesto di conoscere l’orientamento del Sindaco metropolitano circa l’opportunità e la possibilità di trasferire la competenza della strada in oggetto dal Comune di Marradi alla Città Metropolitana per così permettere la definitiva messa in sicurezza del tracciato, nonché l’efficiente manutenzione di un asse viario di primaria importanza per il comune mugellano. Si tratta di una sfida importante e onerosa, lo sappiamo, ma con questo gesto la Città Metropolitana potrebbe davvero dimostrarsi un ente utile ed efficiente al servizio di tutti i cittadini, anche quelli che vivono nelle area più periferiche della nostra area di competenza.