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Lotta biologica al cinipide galligeno del castagno con l’antagonista naturale

cinipide

martedì 15 giugno

Per far fronte alla presenza, nei nostri castagneti, del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus), un insetto che attacca la chioma e causa danni sia in termini di perdita di frutti che di accrescimento delle piante, l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo e forestale, ha avviato un’azione di lotta biologica per difendere i nostri castagni dal pericoloso inquilino. Il cinipide infatti è apparso per la prima volta nel nostro territorio nel 2008, e nel giro di pochissimo tempo la sua presenza si è allargata a tutto il territorio regionale con livelli di infestazione più alti in provincia di Massa Carrara, Pistoia e Firenze e con focolai sparsi, di piccola entità, nei castagneti della Toscana centro meridionale.

Considerata la presenza del castagno nelle nostre foreste (è la specie prevalente su oltre 179.000 ettari di superficie) e il suo valore economico oltreché ambientale, quest’anno, l’Arsia, ha attivato uno specifico progetto sperimentale triennale di controllo biologico del cinipide del castagno basato sull’introduzione dell’antagonista naturale Torymus sinensis. Il lancio dell’insetto parassitoide che dovrà contrastare il cinipide del castagno è avvenuto anche a Marradi ed una valutazione, per capire il livello di acclimatamento del Torymus sinensis verrà fatta nei prossimi mesi assieme ai consulenti scientifici.

Il cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) è un imenottero originario della Cina e che si è diffuso anche in Giappone e Stati Uniti. Il cinipide produce delle galle nelle piante attaccate il che porta a notevoli danni , in massima parte economici, soprattutto se riguarda i frutti o nuovi germogli. L’utilizzo di questo parassitoide è già realtà in provincia di Cuneo, in cui si stanno notando i primi risultati dopo che, nel 2007 il Torymus è riuscito ad insediarsi. Il suo utilizzo rimane comunque monitorato poichè si teme che, nonostante sia monofago, possa attaccare altri cinipedi delle querce alterando gli equilibri naturali. La scelta di puntare sulla lotta biologica per contrastare il cinipide del castagno sta portando i risultati attesi. Già nel 2008 i tecnici che attuano e verificano la diffusione del Torymus sinensis (l’insetto parassitoide che limita la diffusione del cinipide) avevano riscontrato buoni risultati, ovvero la sicura e non sporadica presenza di questo insetto nei diversi siti in cui era stato introdotto. In conclusione, dopo di quattro anni di lavoro serio e concreto, pure senza promesse di miracoli od annunci clamorosi, vi è la certezza che il parassitoide si sia adattato alle nostre condizioni climatiche e la conferma della possibilità di ripetere il positivo risultato della lotta biologica già ottenuto in Giappone. Il Torymus è ben insediato e si sta diffondendo, si può quindi pensare che nel giro di qualche anno si potrà iniziare a vedere la diminuzione del numero di galle con la conseguente riduzione del danno causato dal fitofago, grazie all’acquisizione di un nuovo equilibrio biologico. Certamente ciò non succederà ancora il prossimo anno, perchè per ripristinare un equilibrio biologico è necessario molto più tempo di quello occorrente per romperlo (anche se neppure il cinipide si era diffuso dall’oggi al domani perché il suo è stato un insediamento lungo diversi anni). Oggi però siamo sicuri che si sta andando nella giusta direzione.

Ricordo della stampa dei Canti Orfici

venerdì 11 giugno

Nel teatro degli Animosi, dove vengono celebrate le ricorrenze più significative della comunità marradese, lunedì 7 giugno si è svolta alla presenza dell’assessore alla cultura della Provincia di Firenze signora Carla Fracci la manifestazione a ricordo della stampa dei Canti Orfici di Dino Campana.

Il sindaco Paolo Bassetti, di fronte ad un teatro stracolmo, ha ringraziato con soddisfazione gli intervenuti e in particolare gli alunni di tutte le classi della scuola primaria e secondaria dell’Istituto Comprensivo “Dino Campana”.

Il programma con la pregevole performance pianistica del maestro Pape Gurioli in omaggio a Campana si è concluso con un saggio di danza delle allieve della DAnzarte diretta da Enrica Piancastelli.

Le ragioni della manifestazione sono state spiegate dal presidente del Centro Studi Campaniani Mirna Gentilini che ha evidenziato come l’avvenimento non sia nato solo per ricordare la stampa della prima edizione dei Canti Orfici, ma anche per pagare un debito di riconoscenza ai 44 ignoti sottoscrittori marradesi che anticiparono  lire 2,50 ciascuno rendendo possibile la stampa di uno dei maggiori capolavori del ‘900 letterario italiano.

Dopo aver ripercorso le tappe del difficile cammino di Campana, tra queste lo smarrimento da parte di Soffici del manoscritto “Il più lungo giorno”, ha raccontato l’incontro del poeta nell’estate del 1914 con Paolo Toschi che gli pose la domanda: “Come ha fatto a trovare i soldi per la stampa?” Campana rispose: “ Semplicissimo. Qui tutti mi sono amici e ognuno si è sottoscritto per una copia…” Questa affermazione del poeta sfata l’opinione che i marradesi ce l’avessero con lui e sottolinea la straordinaria disponibilità dei suoi concittadini che anticiparono i soldi per un’iniziativa culturale in un’epoca in cui a Marradi l’analfabetismo della popolazione superava il 70% e l’economia prevalentemente agricola non era certo ricca.

Particolarmente toccante è stato il momento in cui Carla Fracci ha scoperto la lapide in Via Fabroni n. 16, dove aveva sede la tipografia Ravagli, sulle note dell’inno di Mameli suonate dalla banda cittadina.

Le iniziative di quest’anno, in cui si celebra il centenario  del viaggio di Campana alla Verna , proseguiranno durante l’estate secondo un calendario già predisposto dal centro studi Campaniani che con tenacia ed impegno continua la sua attività di divulgazione e valorizzazione dell’opera di Dino Campana.

L’auspicio del presidente Mirna Gentilini è quello di riportare in un prossimo futuro le spoglie del poeta nella sua terra natale, assecondando il  desiderio di Campana di essere sepolto a Marradi , come si deduce da una cartolina postale a Emilio Cecchi , datata Marradi 10 agosto 1917, in cui scrive di possedere due case,  quella dove vive e quella dove riposano i suoi famigliari : “…Che bellissima casa/Dove/Starò finalmente/Tra tutta gente per bene/…”.

Venerdì 11 giugno apre la Piscina di Marradi

venerdì 11 giugno

A partire da oggi venerdì 11 giugno Marradi vi offre il verde ed il fresco della sua magica piscina il piano vasca è fruibile tutti i giorni dalle 10 alle 20 ed il bar con i suoi eccezionali aperitivi dalle 10 alle 2 di notte (lunedì, martedì e giovedì dalle 10 alle 20). Venerdì 11 serata d’ inaugurazione con i “L’AKY ORCHESTRA”