Marradi celebra l’ottantesimo anniversario della morte di Dino Campana con la premiazione del1° Concorso Studentesco di poesia riservato agli alunni di Marradi, Palazzuolo e Firenzuola, nel corso di una cerimonia tenutasi nel Teatro degli Animosi.

Un momento della cerimonia dietro il sindaco, la preside, l'assessore alla cultura e la presidente del centro campaniano (foto A.M.Scheda)
venerdì 2 marzo
Lo studioso romagnolo Federico Ravagli, amico e conoscitore del grande poeta marradese che
“ebbe col Campana cordiale amicizia durante gli anni beati dell’Università”, e che su quegli anni pubblicò “ Dino Campana e i gogliardi del suo tempo”, nel lontano 1949, in una lettera all’impiegato comunale Giovanni Buccivini, si doleva del fatto che l’Amministrazione Comunale di Marradi non avesse ancora provveduto ad intitolare una via a Dino Campana, che egli definiva “poeta cosmico”di cui si poteva già pienamente affermare che era veramente un “ cittadino del mondo”.

Ma erano anni difficili: la guerra era finita da poco, le sue ferite ancora da sanare, altro che titolar strade…mancavano ancora le case da ricostruire sulle fondamenta sbriciolate e non mancavano neppure considerazioni di opportunità politica nell’ ambito Consiglio Comunale di Marradi.
Poi le cose sono cambiate, molto è stato fatto nel nome di Dino Campana e oggi il Ravagli sarebbe contento di sapere che, nell’ottantesimo anniversario della morte del poeta, il Centro Studi Campaniani “ Enrico Consolini”, dopo aver indetto il 1° Concorso Studentesco di poesia riservato agli alunni di Marradi, Palazzuolo e Firenzuola, ne ha premiato i vincitori nel corso di una cerimonia tenutasi nel Teatro degli Animosi di Marradi.
Il tema del concorso era molto suggestivo: Il paesaggio e la natura in “ questa linea severa e musicale degli Appennini” e i 152 alunni che hanno fatto l’impresa sono quelli di tre paesini montani, arroccati sui monti o annidati nei fondovalle di quegli Appennini che Campana tanto amò e tante volte percorse nel suo vagabondare inquieto ma non privo di mete.
Dopo le presentazioni e i saluti di rito da parte della Presidente del Centro Studi, Dott.ssa Mirna Gentilini, del Sindaco Paolo Bassetti e della Preside Dott.sa Marisa Mordini, gli studenti hanno assistito con attenzione alla proiezione di un video sulla vita del poeta, realizzato nel 2008/2009 dagli studenti della classe III media di Marradi sotto la guida dell’insegnante Mirna Gentilini. È’ seguito un breve intermezzo musicale su parole di Campana e poi la premiazione molto attesa dai numerosi studenti che gremivano il teatro.

Ecco dunque i nomi dei vincitori premiati con orologi, sveglie, cronometri e copie dei “ Canti Orfici” e opere a Campana dedicate, che, con voce commossa hanno letto le loro poesie:
1° premio: Jlaria Meksaj ( III Elementare Marradi) e Enrico Monti ( I Media Marradi)
2° premio: Giacomo Bellini ( V Elementare-Marradi) e Emanuele Tatti ( Palazzuolo)
3° Premio: Yuri Scalini “( III Elementare-Marradi) e Ester Garzella ( Palazzuolo)
4° Premio: Mirko Birindelli ( IV Elementare Fi renzuola) e Lorenzo Gigli ( I Media Marradi)

Alle tre scuole è stato inoltre rilasciato un attestato di partecipazione al concorso, la prima di una serie di iniziative culturali promosse dal “ Centro Studi Campaniani Enrico Consolini” e che vedranno prossimamente impegnate le scolaresche in attività legate alla figura e all’opera di Dino Campana.
La mattinata si è conclusa con un momento musicale in cui Barbara Briccolani , accompagnata alla chitarra da Amos Fabbri, ha cantato, con voce calda ed emozionante, alcune liriche di Campana coinvolgendo tutti gli alunni che, in una “ola” festosa, hanno chiesto più volte il bis….
Nel complesso abbiamo assistito ad un evento culturale interessante e veramente partecipato, la scelta dei vincitori è stata laboriosa proprio per la qualità degli elaborati prodotti tanto che i premi da tre sono passati a quattro, e, in ultima analisi, si può ben affermare che hanno vinto tutti gli studenti partecipanti.
Ma soprattutto, oggi, ancora una volta, ha vinto Dino sull’oblio e sulla barbarie della nostra “inciviltà” che a volte deturpa quel paesaggio silente da lui mirabilmente cantato. Ha vinto Dino che riportandomi alla mente le emozioni di una scarpinata alla scoperta della sua poesia nei luoghi da lui frequentati, mi ha fatto sentire “poeta” per un momento.

Con i “ Canti” stretti in una mano,
ti ho portato lassù nel fiume di Campigno,
a cercare Dino ,
a darti la libertà…
Ho cercato l’artiglio di pietra e l’ho trovato,
Ho cercato la vela bianca e sotto di lei mi sono smarrita,
Ho cercato la “ Regina del paesaggio”
E ho sentito i tuoi tonfi nell’acqua di diamante
Ora Dino non c’è più
Tu, Inky, non ci sei più
Resta l’eco dei tuoi tonfi felici,
Resta la vela tesa sulla “barbara” barriera di cemento
che imbriglia la Regina.
Luisa Calderoni