In vigore anche a Marradi l’ordinanza comunale di divieto di uso d’acqua potabile per scopi non domestici.
Il Comune dispone di “limitare il prelievo e il consumo dell’acqua potabile derivata da pubblico acquedotto, agli stretti bisogni igienico-sanitari e domestici”, vietando quindi con acqua potabile “il lavaggio di aree cortilizie e piazzali; il lavaggio domestico di veicoli a motore; l’innaffiamento dei giardini orti e prati; il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino e il funzionamento di fontanelle a getto continuo; ogni spreco e abuso in genere”. Il Comune precisa che “il funzionamento di fontane pubbliche e private è consentito solo se dotate di apparecchiature per il riciclo dell’acqua. Il funzionamento delle fontanelle è consentito solo se provviste di rubinetto di arresto”. Perciò, per fontane ornamentali non provviste del sistema di riciclo e fontanelle di erogazione prive del rubinetto di arresto è prevista la chiusura.
Dal divieto, si precisa ancora nell’ordinanza, sono esclusi i prelievi d’acqua dalla rete idrica potabile per tutte le attività economiche specificatamente autorizzate.
Il mancato rispetto del divieto comporta sanzioni da 80 a 500 euro.
Il Comune, infine, invita tutti i cittadini “a un uso corretto e razionale dell’acqua al fine di evitarne ogni inutile spreco e ad adottare ogni utile accorgimento teso ad attuare un risparmio idrico”.
ufficio stampa
johnny tagliaferri