Terzo anniversario della morte di Francesco Galeotti uno dei grandi pittori primitivi del XX secolo.

cartolina retromercoledì 19 febbraio
Il grande pittore marradese Francesco Galeotti. Galeotti era nato il 25 maggio 1920 a S.Adriano di Marradi (Firenze)dove è morto martedì 22 febbraio 2011. Nel terzo anniversario della sua scomparsa lo ricordiamo commossi, insieme a tutti gli amici dell’Associazione “Il Maestro di Marradi”, che ha istituito, fin dal 2008, una personale sezione amici di Francesco Galeotti che realizzò in occasione del suo novantesimo compleanno il libro “Francesco Galeotti: novant’anni di vita a colori”, monografia che ho curato personalmente e che fu presentata sabato 19 giugno 2010 nel Teatro degli Animosi di Marradi, dove, alla presenza del Maestro Francesco Galeotti e della premurosa moglie Maria intervennero Paolo Bassetti Sindaco di Marradi, Cecilia Filippini e Mirna Gentilini.
In occasione del terzo anniversario della scomparsa del “Pittore Contadino”, sottolineiamo, positivamente come Marradi la moglie Maria, Silva come assessore alla cultura insieme all’Amministrazione Comunale abbiano realizzato, nell’autunno del 2012, con assoluta tempestività, uno straordinario spazio espositivo permanente ed un premio dedicato ai giovanissimi delle scuole medie. Una mostra permanente, affidata al Centro Studi Campaniani in una sala con un suggestivo allestimento opera di Sara Naldoni che ha fatto immergere e fa immergere gli estasiati visitatori visitatori nella vita e nei colori del Pittore attraverso quindici opere cedute al Comune dalla moglie Maria Petronici Galeotti. Marradi Free News e l’Associazione Culturale il “Maestro di Marradi”
Su Galeotti ho scritto che : “Se il Maestro di Marradi, ha colorato di porpore e di ori il nostro artistico passato, Francesco Galeotti occupa con grandi meriti un posto di rilievo per le sue meravigliose tele ricche di inconfondibili colori. Contadino, iniziò a dipingere fra le soste delle sue fatiche nel 1952. La sua predisposizione naturale lo avvicinarono al grande pittore macchiaiolo Eduardo Gordigiani durante i soggiorni a Popolano del maestro toscano. Ma la vera esplosione fantastica di Galeotti lo portò ad allontanarsi ben presto come sostenne, Anatole Jakovsky, dal lato aneddotico delle cose rappresentate, a tal punto che la forma e gli elementi che popolano le sue tavole acquistano una vita pressoché indipendente. Tali sono ad esempio i girasoli, le faraone e gli uccelli che finiscono per vivere un mondo fantastico abitato dalla poesia. Quando Firenze, a Palazzo Vecchio, allestì la grande rassegna europea sui primitivi del XX secolo, da Rousseau il Doganiere a Ligabue, Galeotti venne scelto per rappresentare la Toscana e l’Italia. Cataloghi, giornali riviste d’interesse nazionale ed internazionale hanno parlato di lui e pubblicato riproduzioni delle sue opere con le caratteristiche faraone ed i girasoli. Le opere di Galeotti si trovano in raccolte pubbliche e private europee e americane tra le quali: Museo Nazionale dei naif italiani di Luzzara (Reggio Emilia) Collezione della Baronessa Rockfeller (trenta dipinti distribuiti oggi nei Musei degli Stati Uniti)- Coll. Zavattini-Raggianti-Bargellini-Mazzacurati-Ferrante-Viotti-Nevio Iori-Galleria d’Arte Moderna di Firenze, Museum of Modern Art di New York- Colchester Gallery di Greenwich.
Siamo convinti che Marradi continuerà, con ulteriori e specifici eventi, a far conoscere questo straordinario patrimonio artistico e culturale che Francesco Galeotti ci ha lasciato
Rodolfo Ridolfi