Il maestro del dialetto marradese che ha tradotto e pubblicato le favole di Fedro scriveva già poesie e zirudele negli anni ’50 e ’60

Convegno-don-Annunzio-016-300x225domenica 25 gennaio

Renato Ridolfi, classe 1919 insegnante, ufficiale degli alpini, corrispondente del giornale “II Telegrafo” nel 1938 e della “Nazio¬ne” dal 1952 al 1954, cultore del dialetto, ha collaborato in questo ambito a New York con Oriana Fallaci al libro Insciallah,  vive nel paese tosco romagnolo cui da sempre ha dedicato tanta passione per vederne promosse le prerogative di centro culturale della Romagna Toscana anche come assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione dal 1960 al 1965. Renato Ridolfi è autore di numerose pubblicazioni: Cose di Casa Nostra, 1977; La Battaglia delle Scalelle, 1987; “Bel Amì e Gigino” con Rodolfo Ridolfi nel 2001; La Cantata delle Scalelle con Raffaella Ridolfi nel 2002;“Camminando per Marradi tra cento ricordi e mille nostalgie” 2003; “Nondum matura est” Ricordando le favole di Fedro in dialetto marradese 2005 . “…Nelle sere invernali…”Progetto “scaccia noia” tra aneddoti e curiosità del 2008  e autore e regista di numerose riviste ed operette fra le quali: Il Canzoniere, 1955, e Suona la naja, 1987.

 

Renato Ridolfi memoria di ferro aggiunge un nuovo tassello scritto all’impegno di uno studioso appassionato ed innamorato di Marradi e del suo dialetto del quale è indubbiamente il più qualificato studioso e interprete con gli scritti che ha ritrovato tra le sue carte e che riproduciamo come ce li ha consegnati.

Si tratta della poesia dialettale Estasi con la quale partecipò nel 1967 al 1° Concorso “La Pignataza” e delle Zirudele La Mostra di Pitur e Inaugurazion d’la ferovia 19

 

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