Il Parco culturale Dino Campana diventa realtà. La firma che ne decreta l’istituzione sarà apposta dal Comune di Marradi e da quello di Scandicci, dove rispettivamente il poeta ebbe i natali e concluse la sua esistenza, e dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi in occasione del convegno “Parco culturale Dino Campana-Leggere il paesaggio guidati dalla poesia”. L’iniziativa si terrà sabato 13 giugno a Marradi presso l’Urban Center alle ore 10 e ad aprire i lavori sarà l’assessore alla Cultura Marzia Gentilini. Dopo la relazione di Matteo Meschiari, docente di Antropologia culturale e Antropologia del Paesaggio dell’Università di Palermo, “Campana poeta del paesaggio e il valore del parco”, seguiranno gli interventi di: Luca Santini, presidente del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, “Il ruolo dei parchi nazionali nello sviluppo del territorio”; Rita Neri, associazione Strada del Marrone, “Gli itinerari campaniani negli Appennini”; Attilio Moroni, Parco letterario delle Terre di Dante, “Dante e Campana tra natura e cultura per lo sviluppo di un turismo sostenibile”; Giuseppe Matulli, assessore del Comune di Scandicci, “Dalla tomba di Dante alla tomba di Campana”. Le conclusioni sono affidate al sindaco Tommaso Triberti: “E’ un’iniziativa che scommette sul territorio – sottolinea il sindaco di Marradi Tommaso Triberti -, che punta a valorizzarlo, sia dal punto di vista culturale che storico-artistico, ma anche da quello turistico ed economico. I luoghi che furono fonte d’ispirazione per Campana, oggi, possono trasformarsi in opportunità di crescita, di sviluppo. Opportunità per i giovani”. E l’assessore alla Cultura Marzia Gentilini aggiunge: “La cultura come motore di sviluppo dei territori e delle comunità, questo è tra gli obiettivi più importanti del parco culturale che andiamo a istituire”.
Nel protocollo d’intesa tra i tre soggetti promotori del Parco culturale Dino Campana si sottolinea che nei Canti Orfici si racconta e tratteggia il viaggio, fisico ma anche metafisico, compiuto dal poeta tra Marradi e la Verna (in gran parte ricompreso nell’area del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi), e ancora si evidenzia che nell’itinerario campaniano s’incrocia nella località “Acqua Cheta” la memoria della presenza di Dante Alighieri (Inferno, XVI Canto). Così, i Comuni di Marradi e Scandicci ed il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi s’impegnano a costituire un coordinamento delle reciproche iniziative per la valorizzazione del territorio, in particolare con attività continuative culturali, turistiche e di sviluppo economico, anche in collaborazione con il Parco letterario “Terre di Dante”, nato nel 2014 per valorizzare le terre dell’esilio dantesco che, “anche utilizzando la via ferroviaria Faentina, collegano Firenze a Ravenna attraversando l’Appennino”.
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