Dopo Parigi Solidarietà e Impegno

castelnausabato 28 novembre   Lo spaventoso attentato di Parigi ad opera di terroristi islamici ci fa esprimere profondo cordoglio per le vittime e vicinanza all’amica nazione francese e a tutti i francesi, particolarmente alle tante città e comuni con i quali anche in Mugello e nell’Alto Mugello siamo gemellati. Insieme al cordoglio riteniamo giusta la solidarietà decisa e operativa di tutto l’Occidente nella tutela della nostra sicurezza contro il pericolo rappresentato da tutti i fondamentalismi islamici oggi capeggiati dal Califfo Nero dello Stato Islamico Abu Bakr al-Baghdadi. Insieme all’operatività necessaria occorre anche intensificare la sfida culturale coraggiosamente intrapresa da Oriana Fallaci nei confronti della minaccia totalitaria che nuota tranquilla negli ambiti dell’islam delle nostre moschee a prevalenza fondamentalista.    Nessuna cedevolezza e comprensione per chi professa in Italia la sharia e la sua diffusione è più ammissibile. L’Europa, l’Occidente vivono ormai anni drammatici sotto la spada di Damocle dei jihadisti che dalle Torri Gemelle fino al secondo spaventoso attentato di Parigi nel 2015 continuano nella loro escalation di guerra nei confronti dell’Europa e dell’Occidente. Lo Stato Islamico quotidianamente minaccia la pace e la convivenza civile macchiandosi di crimini orrendi e minando anche dall’interno del mondo occidentale la nostra sicurezza. Le televisioni e i giornali ci raccontano da sempre quanto siano barbari e ributtanti questi assassini allevati e nutriti anche nelle nostre città’ all’ombra di un miope buonismo nel quale si confonde la carità, con una solidarietà che ne è oggi la caricatura e spesso alibi per chi è disposto a sacrificare la propria civiltà per un egoistico bisogno di apparir buono a sé stesso. Ci chiediamo in questi giorni, e lo chiediamo agli imbarazzanti governi che faticano a leggere la storia e quindi sono incapaci di rispondere efficacemente in questi tempi difficili al terrore islamico organizzato in uno Stato in guerra con la cristianità e l’Occidente; perché non rileggono la storia, ci sono troppi motivi oggi,  per soffermarci ad esempio sulla lezione della Battaglia di Lepanto, ivi compresa la persecuzione dei cristiani nel mondo ma soprattutto la necessità per l’Occidente di ritrovare l’orgoglio di appartenere ad un mondo libero. Infatti Lepanto fu una grande vittorie dell’Occidente, una vittoria della Cristianità. Una vittoria contro un mondo di volta in volta arabo, musulmano, islamico ferocemente aggressivo. A Lepanto e poi a Vienna, l’Europa difendeva il suo modello di civiltà, ma difendeva anche, le sue chiese e le sue istituzioni. Anche ai tempi di Lepanto, la pace era un sentimento condiviso da tutti, Però nessuno era pacifista. adesivo CastenaudaryMarradiDovremmo oggi, rammaricarci che per impedire tutto ciò si sia combattuta una guerra? Ma crediamo che il dialogo, i tavoli, la predicazione della pace, le missioni umanitarie avrebbero fermato la spinta espansionista dell’Islam, la sua guerra non a caso definita «santa»? Spieghiamolo bene a quella cattiva maestradi Laura Boldrini che  definisce il pericolo che incombe sulle nostre società ispirato dal sedicente Stato islamico negando che l’Europa sia in guerra. La mente corre lontano, molto lontano. Precisamente al 1973, quando l’Unità così titolò un pezzo sulle prime “imprese” del partito armato: «Le sedicenti Brigate Rosse, professionisti della provocazione». Per la  sinistra la prima regola, davanti a qualsiasi fenomeno faccia saltare consolidati schemi ideologici, è  quella, appunto, di negare l’evidenza, cosa che autorizza qualsiasi congettura e dietrologia, con il sospetto che i veri mandanti dei crimini siano di segno politico diverso da quello esibito: forze oscure, burattinai, grandi vecchi, entità metafisiche, tutte forze comunque riconducibili all’odiato imperialismo. E ciò allo scopo di non fare i conti con i propri ritardi politico culturali. Ne avrebbe bisogno lo stesso Renzi che in Europa, si è imbucato all’ultimo momento per non stare fuori dalla porta a prendere un caffè per un quarto d’ora da Hollande, mentre Hollande poi è volato  da Putin. non conta nulla, balbetta, lasciando l’Italia senza una posizione, quando invece, in linea con  il grande ruolo in politica estera esercitato da Andreotti, da Craxi e da Berlusconi, poteva essere promotrice della richiesta di ritiro delle sanzioni contro la Russia per poter creare una grande alleanza internazionale contro l’Isis. Ma Renzi non ha coraggio con il risultato che verranno tolte le sanzioni, perché lo chiederà la Francia. ’Italia si sta comportando in maniera opportunistica, non sa prendere alcuna decisione né in Europa, né nell’ampio contesto della politica estera, nonostante ci siano sei mila soldati italiani nei vari fronti della cooperazione militare internazionale ma non è così che si dà un senso alla presenza italiana a livello internazionale e questo è grave perché L’Italia, invece, dovrebbe avere un ruolo centrale nel favorire la grande coalizione contro Daesh e dovrebbe avere un ruolo fondamentale nel rilancio dell’ideale dell’Europa”. “Non si fa così, non si fa così  Questo produce non solo amarezza, ma anche delle conseguenze molto gravi di emarginazione del nostro paese che non è solo emarginazione geopolitica ma anche economica

Rodolfo Ridolfi Direttore Responsabile

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Presentato a Novara all’apertura dell’ “Exhibition project” il romanzo “Piano B” con Stefano Mercatali, Pape Gurioli e Raffaella Ridolfi.

 

2009-04-02 02.05.30mercoledì 24 novembre

“Dal realismo poetico all’astrazione informale”: l’edizione 2015 di Exhibition Project, evento curato da Vincenzo Scardigno, cui è stato invitato il pittore Stefano Mercatali è stata inaugurata sabato 21 novembre. La rassegna artistica ospitata presso la Fondazione Novara Sviluppo rimarrà aperta fino al 30 novembre. L’inaugurazione della mostra, è stata anche l’occasione per la presentazione del Romanzo “Piano B- Giallo Mediterraneo” scritto  da Gianna Botti e Raffaella Ridolfi, che propone in copertina il dipinto di Stefano Mercatali “La mela di Jessica”. L’evento molto partecipato ha visto relazionarsi e dialogare Pittura Musica e Scrittura, in una sintesi di contaminazione artistica resa singolare ed intrigante dagli interventi del critico d’arte Prof. Alfredo Pasolino e dall’intervento introduttivo del Maestro Pape Gurioli noto compositore e musicista che ha sottolineato: “Normalmente i libri li presentano i critici letterari e i giornalisti. Noi questa sera abbiamo scelto una via diversa perché le parole possono diventare musica e la musica idee che prendono forma su una tela e viceversa. Nelle tele di Stefano Mercatali come nel romanzo Piano B c’è l’alchimia, se si pensa bene, del lavoro di ogni artista dove si miscela la complessità della sua tecnica e la complessità della sue essenza umana, la sua anima”. Raffaella Ridolfi ha aggiunto: ” Ognuno di noi questa sera sente che in un clima così pesante che investe l’Europa solo la cultura ci potrà salverà, la cultura a trecento sessanta gradi che dialoga e litiga, si confronta, si sfida e si supera ed in questa dinamica evolve come l’umanità. La cultura rappresenta l’impronta del nostro cammino su questa terra tanto che la nuova barbarie si accanisce nel distruggere la memoria dell’umanità fatta essenzialmente dalla grande opera di ogni essere umano, perché i barbari sanno che la letteratura, la musica e la pittura sono linguaggi universali e le parole possono portare messaggi complessi in forme semplici e rimanere impressi nella memoria di ogni individuo e renderlo libero.

12241173_1052554411445004_6221722008210768377_nIl nostro romanzo, un giallo politico con intrighi internazionali fatto di spie, vuole dimostrare come spesso sia utile guardare la realtà da altri punti di vista. In questo romanzo non abbiamo voluto propagandare la verità, ma immaginare un corso della storia diverso, attraverso un livello di lettura degli eventi politici, della cronaca politica quasi profetica, forse perché spesso l’immaginazione anticipa la realtà. In questo libro pubblicato a luglio troverete drammaticamente scritto ad esempio come i terroristi islamici dell’attacco a Charlie Hebdo fossero annidati in Belgio, un caso solo un caso ma un caso strano.

A Lutirano poca sicurezza sul ponte e nelle strade comunali nessun intervento.

untitleddomenica  22 novembre

 

Il Coordinamento Forza Italia Marradi segnala la situazione, per quanto riguarda la sicurezza stradale, della frazione di Lutirano, definita anomala ed alquanto sconcertante:

“Avevamo già segnalato con un altra recente denuncia pubblica che sul ponte che collega la parte bassa di Lutirano con la località Querceto ed Abeto, vi era una ringhiera divelta e contorta la quale dopo la nostra segnalazione venne rimossa ovviamente anche se con colpevole ritardo , in quanto venivano a mancare completamente i criteri di sicurezza.

 

Ponte Lutirano 3Veniva sostituita con delle transenne spartitraffico e tutti speravamo che a breve sarebbero state installate le ringhiere di protezione definitive. E’ trascorso più di un anno  e nulla è stato fatto, anzi come certificano le foto scattate sul posto, la situazione è ben più grave e inaccettabile e costituisce un serio pericolo per l’incolumità dei cittadini.

Le transenne precarie sono in piedi quasi per miracolo ed una è già finita nel fiume sottostante. Ai responsabili pubblici chiediamo: dove sono gli standard di sicurezza? Bravi a parlare e a diffondere comunicati, ma a fare?

Non è tutto continuando il nostro giro per le strade comunali notiamo che in caso di probabili nevicate l’incuria e le inadempienze dell’Amministrazione renderebbero i disagi ed i pericoli per i cittadini che percorrono le strade comunali ancor più elevati non essendo stato tagliato nessun ramo prospiciente sulle varie strade comunali nonostante vi sia un regolamento comunale che impone la pulizia delle fossette, ormai inesistenti e da parte dei frontisti la pulizia delle scarpate in prossimità delle suddette strade.  Da sempre insistiamo inascoltati che la sicurezza di chi transita a piedi o in auto deve essere prioritaria ……. O no?”

Ponte Lutirano 2

Mauro Ridolfi capogruppo F.I. Unione dei Comuni del Mugello

 

Forza Italia, Silva Gurioli nel poker d’assi di vicecoordinatori provinciali di Firenze insieme a Gandola, Genuino e Lumachi.

 

cid_385FBB7D-4A97-47F2-B9CC-1ABF503A3DBCvenerdì 20 novembre

Mugnai e Giovannini: “Nuova divisione del territorio in macroaree oltre le logiche di campanile per una programmazione strategica più efficace”

Non si ferma un attimo, il lavoro di Forza Italia per  riorganizzarsi sui livelli territoriali. da Firenze  il coordinatore provinciale Paolo Giovannini cala il suo poker d’assi rendendo noti i nomi che ha scelto come suoi  vice tra l’altro, e non per caso, all’insegna della parità di genere.

Ad affiancare Giovannini, secondo le indicazioni ratificate dal coordinatore regionale Stefano Mugnai, ci saranno il capogruppo di Forza Italia al Comune di Campi Bisenzio Paolo Gandola, il consigliere comunale di Fucecchio Gabriele Genuino, la candidata alle regionali del maggio scorso la marradese Silva Gurioli e la capogruppo al Comune di San Casciano Val di Pesa Maria Teresa Lumachi.  E la novità politica delle scelte di Giovannini risiede nei compiti che i vice avranno, con zone di riferimento precise strutturate in macroaree omogenee: «L’intera provincia – spiega Giovannini – è stata  divisa in zone: Piana, Empolese, Chianti e Mugello». «Ciascuno dei miei vice – prosegue il coordinatore provinciale – ha titolarità su una specifica zona di riferimento. Gandola seguirà la Piana, con i comuni di Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Signa, Calenzano, Scandicci, Fiesole, Vaglia e Sesto Fiorentino. A Genuino  ho assegnato l’Empolese-Valdelsa con Capraia e Limite,  Castelfiorentino, Gambassi, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio,  Montaione, Montelupo, Montespertoli e Vinci. A Silva Gurioli  invece il compito di seguire il Mugello e i comuni di Barberino di  Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Firenzuola, Londa, Marradi,  Palazzuolo sul Senio, Rufina, San Godenzo, San Piero-Scarperia e  Vicchio. Infine, la zona Chianti con Bagno a Ripoli, Barberino Val  d’Elsa, Figline-Incisa, Greve, Impruneta, Rignano sull’Arno, San  Casciano, Tavarnelle, Pontassieve, Reggello e Pelago vanno a Lumachi».

E mentre Giovannini ora si dedica alla composizione dello scacchiere  di giunta e comitato provinciale, soddisfazione per il nuovo assetto  arriva da Stefano Mugnai: «Al di là dell’eccellenza delle persone individuate la nuova divisione in aree di competenza non può che dare una spinta sotto il profilo dell’elaborazione della strategia  politica, fuori dalle strette logiche di campanile e per una seria e costruttiva programmazione territoriale».

Grande soddisfazione per la scelta di Silva Gurioli  è stata espressa da Mauro Ridolfi capogruppo di Forza Italia nell’Unione dei Comuni del Mugello.