venerdì 19 gennaio
Padre Albino Varotti, francescano, uno dei più grandi compositori contemporanei di musica sacra, accademico, già maestro di cappella della basilica di Assisi. Ci ha lasciato. La musica, la cultura e l’Italia perde uno dei pochi al mondo capace di tradurre antichi spartiti di musica gregoriana, uno dei più grandi conoscitori delle laudi di Serafino Razzi, un grande critico ed esperto di musica classica, uno straordinario insegnante del Conservatorio Cherubini di Firenze un amico di Marradi. Per i suoi ex allievi, oggi affermati musicisti, resterà una indimenticabile guida. A me e alla mia famiglia mancherà l’amico cui rivolgersi per un consiglio ed un aiuto culturale e spirituale, mancheranno le indimenticabile conversazioni durante i tanti pranzi di Natale, il suo sguardo intelligente la sua immensa conoscenza mai ostentata ma sempre presentata con garbo pacato. Anche in questi ultimi anni a Castelbolognese e a Marradi ultimamente nella Chiesa e nel Convento delle Domenicane ho avuto il privilegio di passare qualche ora in compagnia di quel grande piccolo frate dagli occhi azzurri.
Padre Albino lascia in moltissimi di noi dei ricordi indelebili: ricordo come da Sindaco mi fece il grande onore di realizzare nel giugno del 1992 uno studio ed un concerto sulle laudi medicee di Serafino Razzi all’antica Badia del Borgo e come nell’ottobre dello stesso anno in terra di Francia nella Collegiale di St. Michel di Castelnaudary preparò e diresse insieme al suo illustre allievo Pape Gurioli “La chorale di Marradi dell’Accademia degli Animosi” riscuotendo un unanime apprezzamento per l’opera “Facciam festa orsù facciamo” di fra Serafino Razzi O.P. Ricordando Padre Albino Pape Gurioli ha scritto: “Se ne è andata una parte importante della mia vita.
Un Artista Musicologo, strumentista, compositore, concertatore, direttore d’orchestra, etnomusicologo e ricercatore musicale con una profondissima conoscenza della musica e della sua storia, di ogni epoca e sfumatura”.
Padre Albino Varotti O.F.M.Conv. (Volano di Codigoro, 13 maggio 1925 – Faenza, 18 gennaio 2018) è stato un francescano, musicista e compositore italiano
Nel 1938 entra nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali presso il collegio serafico di Longiano (Forlì), dove inizia l’attività musicale. Dopo una permanenza nella Basilica di Sant’Antonio di Padova, nel 1943 è nella Basilica di San Francesco a Faenza, dove studia diplomandosi presso il Liceo Classico “Evangelista Torricelli” e diviene organista del Tempio Monumentale di San Francesco a Faenza.
A Bologna intraprende gli studi musicali di composizione e direzione d’orchestra con Lino Liviabella, compositore e pianista, che prosegue con O. Faccenda e R. Lupi; si diploma in musica corale a Bologna ed in strumentazione per banda a Pesaro. Inoltre, è stato allievo di B. Somma e G. Farina per la composizione polifonica.
Ha insegnato sia in vari Istituti statali e dell’Ordine francescano, sia presso il Conservatorio statale “Luigi Cherubini” di Firenze ricoprendo la cattedra di armonia e contrappunto.
Compiuti gli studi teologici, presso il Seminario Vescovile faentino, nel 1949 viene consacrato sacerdote da mons. Giuseppe Battaglia, vescovo di Faenza (1944 – 1976).
Nel 1950 è istruttore del coro e dal 1955 è segretario della Commissione Generalizia di Musica Francescana, designato dal padre Domenico Stella, direttore della Cappella Musicale Patriarcale di San Francesco in Assisi, come suo successore, ed averne ricoperto l’incarico, ha in seguito curato la direzione della Cappella Musicale di San Rufino in Assisi, 1966 – 1967 è stato maestro di cappella della Basilica di San Francesco in Assisi. Ha riordinato gli archivi musicali francescani di Assisi e di Bologna.
Ha lavorato Faenza presso il Convento annesso alla Basilica di San Francesco, dove è stato Direttore della Cappella Musicale.
Nell’arco della sua vita ha prestato servizio con assistente ecclesiastico presso diversi gruppi Scout d’Italia.
Ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Castel Bolognese presso la casa protetta “Camerini”.