L’Alpino Renato Ridolfi ha fatto un passo avanti: i funerali venerdì 22 alle ore 10,30 alla Chiesa Arcipretale.

renato-ridolfi-tarvisio1950giovedì 21 giugno

I funerali venerdì 23 alle ore 10,30 a Marradi nella Chiesa Arcipretale
Il 7 maggio scorso il maestro Renato Ridolfi, aveva compiuto 99 anni, il 20 giugno, l’ufficiale degli Alpini ha fatto un passo avanti lasciando Marradi orfana della sua onnipresente attività improntata all’amore per la sua terra, la Romagna Toscana, all’ impegno serio, costante e generoso in tutte le Istituzioni e attività cui si è dedicato sempre ispirato e guidato dalla esperienza straordinaria e dalla sua grande cultura e passione per i fatti, l’arte e la vita della sua terra. Lo ricordiamo insegnante animatore delle attività teatrali marradesi fin dagli anni ’30. Autore di numerosissime pubblicazioni di storia locale e di monografie sui grandi marradesi scriveva e studiava il dialetto locale ma era anche un ottimo latinista. E’ stato insegnante di molte generazioni di marradesi e fra questi del Cardinal Gualtiero Bassetti. Renato Ridolfi autore e regista di numerose riviste ed operette fra le quali: Il Canzoniere, 1955, e Suona la naja, 1987. Interprete, in gioventù, de “La resa di Titi” e “L’Antenato”. Ha scritto i libri: “Cose di Casa nostra, 1977”; “Campigno” Escursione storico  leggendaria, 1985; La Battaglia delle Scalelle, 1987; “Bel Ami” e “Gigino Il giornalista ed il filosofo amici marradesi di Dino Campana”, febbraio 2001 insieme al figlio Rodolfo; “La cantata de Le Scalelle”, novembre 2002; con la nipote Raffaella; “Camminando per Marradi tra cento ricordi e mille nostalgie”, settembre 2003; “Nondum matura est-ricordando le favole di Fedro in dialetto marradese”, novembre 2005; “Nelle sere invernali, progetto “scaccia noia” tra aneddoti e curiosita”, ottobre 2006; Quaderne -Il mio Zibaldone 2015. Corrispondente del giornale “II Telegrafo” nel 1938, della “Nazione” dal 1952 al 1954 e poi de “La Giustizia”. Cultore del dialetto, ha contribuito, in questo ambito, con Oriana Fallaci, a New York alla stesura del libro “Insciallah”. Viveva a Marradi paese  cui ha dedicato tanta passione anche come assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione dal 1960 al 1965 e come consigliere di amministrazione dell’Ospedale San Francesco. Fra i fondatori dell’ U.G.M (Unione Giovanile Marradese), del Club Sportivo Culturale, della Pro Loco e della Sagra delle Castagne, ha coltivato sempre grande amore per la letteratura greca e latina e per i grandi marradesi del passato.