Bilanci comunali o Bilanci Campaniani?

imagessabato 29 giugno riceviamo e molto volentieri pubblichiamo il comunicato della capogruppo in Consiglio Comunale Raffaella Ridolfi:
In data 20 marzo 2019 richiedevamo l’elenco di tutti i mandati di pagamento effettuati dal Comune di Marradi nel 2018. A seguito dell’invio da parte dell’amministrazione del tabulato chiedevamo conto con 11 interrogazioni di alcune voci. Di nostro interesse furono 15 voci destinate
al “PARCO CAMPANIANO” istituzione, Ente privato, Associazione o Fondazione a noi sconosciuta. Alla verifica delle determine rintracciate sul sito del Comune Amministrazione Trasparente fummo colti da stupore vedendo che riguardavano altri soggetti che non erano il “PARCO
CAMPANIANO” ma altre associazioni. Nella risposta scritta all’interrogazione fu evidenziato come: “Per PARCO CAMPANIANO si intendeva un capitolo da utilizzare per il trasferimento di risorse ad un soggetto che gestisse tutte  le attività di carattere prevalentemente culturale, ma che non essendosi realizzato/costituito nel corso dell’anno 2018, lo stesso capitolo è stato utilizzato per il riconoscimento di risorse ad altre
Associazioni…”.Verificando le determine è evidente di come di campaniano ci sia ben poco. Altra cosa molto singolare agli albori della campagna elettorale, per il rinnovo del Consiglio comunale, risulta il pagamento per l’organizzazione di un convegno su “la nuova sanità a Marradi” con partecipanti oltre al Sindaco uscente all’epoca, di responsabili della Società della salute ed esponenti politici regionali. Abbiamo richiesto ulteriori spiegazioni agli uffici in merito a quanto avvenuto ritenendo il procedimento seguito piuttosto singolare. Ci sembra infatti strano che si possa imputare un mandato di pagamento ad una forma associativa che non esiste. Riteniamo oltremodo sconveniente che una rappresentazione non reale di chi ha realmente percepito i contributi non sia correttamente indicata nei mandati di pagamento inviata ad un consigliere comunale.
Ci chiediamo perché non sia stata fatta una variazione di bilancio prima di procedere al pagamento dei fondi spesi, accorgimento minimo da utilizzare in una fattispecie del genere, non esistendo il soggetto individuato alla ricezione dei fondi, non ravvisando nelle attività svolte una  particolare urgenza, tale da provvedere ai pagamenti in tempi brevissimi, cosa che invece si è verificata nella realtà, essendo stati fatti alcuni pagamenti subito nel giugno 2018. Facciamo fatica ad assimilare il concetto che sotto la dizione “Parco Campanniano” se identificata come voce di bilancio possano essere inseriti eventi sportivi o inerenti la sanità, ci chiediamo allora a cosa servono i capitoli di bilancio dedicati allo sport o alla sanità. Lo stesso bilancio del Comune di Marradi lo potremmo chiamare Bilancio del Parco Campaniano e non bilancio comunale. Riteniamo inoltre che una gestione dei procedimenti amministrativi da parte di una amministrazione comunale di questo genere comprometta la trasparenza degli atti e la possibilità per i consiglieri comunali e per i cittadini, che possono usufruire dell’accesso civico, di avere notizie certe sulla reale disposizione delle risorse comunali. Considerando inoltre che il famoso convegno sulla “ Nuova sanità a Marradi”, per non soffermarsi sul resto, ha dei contorni che ad oggi sembrano sempre più impalpabili e trasversali, considerando anche la natura del soggetto che ha percepito i fondi per organizzarlo, ci piace sottolineare, visto il periodo in cui è avvenuto questo strano procedimento amministrativo, come in base all’art. 38, comma 5, del Dlgs. n. 267/00 (Tuel) sia previsto che “i Consigli durano in carica sino all’elezione dei nuovi, limitandosi, dopo la pubblicazione del Decreto di indizione dei comizi elettorali, ad adottare gli atti urgenti e improrogabili”. Norma inserita dal Legislatore per evitare che l’Organo consiliare in carica possa condizionare lo svolgimento della campagna elettorale attraverso atti che vanno ad incidere sulla formazione della volontà popolare e favorire i Consiglieri in carica che potrebbero anche rivestire la qualità di candidati al rinnovo del Consiglio (Tar Veneto, Sentenza n. 1273/96 e Consiglio di Stato – Sezione I, Sentenza n. 2955/03). Inoltre l’art. 9 della l. 28/2000 stabilisce che «Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni». Il divieto copre ogni forma di comunicazione, con qualsiasi tecnica e a
qualsiasi scopo effettuata a partire dalla convocazione dei comizi elettorali (che normalmente avviene tra 70 e 45 giorni prima della consultazione): le amministrazioni devono astenersi non solo dalle manifestazioni volte ad appoggiare le liste o i candidati impegnati nel confronto elettorale (propaganda elettorale in forma diretta), ma anche da tutti le attività di comunicazione che, avendo come finalità principale la promozione dell’immagine politica o dell’attività istituzionale dell’ente stesso, stimolino una rappresentazione positiva o negativa di una determinata opzione elettorale (propaganda elettorale in forma mediata). La ratio della norma è anzitutto evitare che l’attività di comunicazione istituzionale realizzata dall’amministrazione durante questo periodo “sensibile” possa sovrapporsi ed interagire con l’attività propagandistica svolta dalle liste e dai candidati, dando vita ad una forma parallela di campagna elettorale, sottratta a qualsiasi tipo di regolamentazione. In secondo luogo, la norma vuole impedire il consolidarsi di un vantaggio elettorale a favore dei politici uscenti (incumbents) nei confronti degli sfidanti (challengers), date le innumerevoli facilitazioni, in termini di comunicazione e di visibilità, di cui i primi dispongono in via esclusiva e gratuita. Da ultimo, ma non in ordine di importanza, la norma mira ad evitare un uso distorto di risorse e denaro pubblico a fini di propaganda (diretta o indiretta) favorevole ad alcune forze politiche e a danno di altre.
Attendiamo una risposta adeguata da parte degli Uffici e del Sindaco Triberti valutando
seriamente di inviare gli atti alle autorità competenti per la verifica della loro regolarità.
Raffaella Ridolfi

69° CONVEGNO MILANIANO – CAMPI BISENZIO (FI) – Palazzo Comunale – Sala Oriana Fallaci – 8 giugno 2019.

 

Maria Tauriello
Maria Tauriello

giovedì 20 giugno

da Alessandro Mazzerelli riceviano e molto volentieri pubblichiamo:

 

Promosso dai Comitati milaniani di Firenze e di Vicchio di Mugello (Fi) e dai Templari Cattolici d’Italia, si è svolto nella prestigiosa Sala “Oriana Fallaci” del Palazzo Comunale di Campi Bisenzio (Fi) il 69° evento milaniano, in occasione dell’ennesima presentazione di “Don Lorenzo Milani sacerdote di Dio” IIa Ed. AIEP – Repubblica di San Marino.

Ha aperto i lavori Maria Tauriello, Consigliera Comunale del Comune di Sesto Fiorentino, che ha preso al volo, con grande lucidità, una parola di dedica appena scritta dal Mazzerelli sul libro che le è stato donato in quel momento. Emanuele Piccini, giornalista vaticanista, chiede al primo oratore Prof. Franco Banchi il confronto fra il Decalogo di Barbiana e il sogno demenziale di Casaleggio. La risposta, fa intendere il Professore, è nel complesso meraviglioso e immortale delle Profezie milaniane. Afferma che siamo nella notte dello spirito ma, come ha detto San Giovanni di Dio: “Sebbene sia notte la luce si vede”. E per vedere la luce”, occorre educarci a discernere il grano dalla zizzania, come si fa nel libro testimonianza del Mazzerelli. Occorre perciò ripartire dal primato spirituale, ma senza l’aiuto della Provvidenza il male non si vince. Emanuele Piccini ringrazia e passa la parola a Alessandro Mazzerelli, il quale, dopo un cenno alla storia personale e familiare di Don Milani, mette in evidenza la Profezia del comunismo che – come a detto il Profeta – … è la mediazione e l’organizzazione politica di ogni male…”. Ricorda che le radici dell’invasione extracomunitaria le ha udite al Festival Nazionale de “L’Unità” di Campi Bisenzio nel 1988. Illustra i singoli punti del Decalogo di Barbiana e la contrapposizione tra la “Gaia” di Casaleggio e i “Ventimila Sammarini” di Don Milani. Conclude dando ragione a Banchi: “Siamo nella notte della Fede” Emanuele Piccini ringrazia Banchi e Mazzerelli per aver parlato di “notte della Fede e dello spirito”… Afferma che Don Mazzi e Don Santoro si sono manifestati opposti a don Milani e domanda a Mazzerelli la storia della lettera scomparsa… Mazzerelli illustra in breve l’incresciosa questione. Maria Serena Quercioli, giornalista de “La Nazione” e consigliera comunale a Campi Bisenzio, ricorda di aver partecipato in Prato ad un recente Convegno su Don Milani. Afferma che siamo davanti ad un analfabetismo di ritorno… Occorre un Centro di Istruzione popolare che prenda le mosse dalla Scuola di Barbiana. L’On. Professoressa Stefania Fuscagni ricorda – a ragione – di essere stata una milaniana: Dopo due mandati in Regione non si è più ricandidata. Illustra, con grande chiarezza, come la Diplomazia Vaticana indusse Stalin a mollare il “sogno” della rivoluzione comunista in Italia, perché comprese che si sarebbe messo contro tutte le Parrocchie del mondo…. Denuncia e ricorda l’egemonia comunista nella scuola, nella cinematografia e nell’editoria. Don Milani comprese la potenza delle ideologie, a cui contrappose la loro comprensione attraverso lo studio delle 5000 parole di cui, i ragazzi di Calenzano e di Barbiana, erano del tutto ignari. Nell’Università, ove ha insegnato, ha assistito alla “guerra” contro l’Arte Cristiana e la Storia Contemporanea. Afferma che la Chiesa è “confusa”… Emanuele Piccini, nel ringraziarla vivamente, mette in evidenza il fatto che a seguito dell’incendio della Cattedrale di Parigi si è parlato di grave danno per i turisti, anziché dei fedeli… come si trattasse di un Museo ! La Professoressa Giovanna Lo Sapio sostiene che Mazzerelli ha riscattato Don Milani dalle ceneri… Afferma che il Profeta di Barbiana ha fatto della Chiesa un grande strumento di psicologia. Legge un brano del Prof. Bollea sul disadattamento infantile, che trova il suo terreno nello sgretolarsi della famiglia. Critica le insegnanti di sostegno: “Messe in quel ruolo per coprire un posto di cui non sono competenti.” Illustra il vero autismo. Critica la Scuola Media dell’obbligo. Legge una lettera inviata da un ragazzo a Don Milani. Piccini ringrazia la Lo Sapio e valuta la grande importanza della sua riflessione sulla crisi della famiglia. Marcello Masotti, Presidente di Scienza e Vita di Firenze, fa una riflessione critica sulla questione del divorzio. Parla – fondatamente – di distruzione della Scuola. Ricorda – giustamente – la strategia dei Soros e dei poteri forti che stanno dietro all’invasione extracomunitaria. Ricorda il ruolo storico di Scelba, nel rintracciare le armi in mano al PCI e nel reprimere la violenza di piazza. Vede nella Chiesa molta “oscurità”. Denuncia la degenerazione del PD – rispetto al PCI – sulle questioni etiche. Ricorda, infine, il triste confronto fra Don Stefani – eroico cappellano degli Alpini dell’Armir – e Don Milani. Interviene, in conclusione, l’Amico Spennati che si complimenta con il discorso di Masotti e con Mazzerelli per i 53 anni della sua “coerente” testimonianza. La Consigliera Maria Tauriello conclude i lavori, auspicando una replica della conferenza in Sesto Fiorentino. La carissima Amica milaniana Lucia Tanti, Assessore Comunale ad Arezzo, si è scusata per la sua assenza dovuta ad impegni istituzionali.

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mercoledì 12 giugno

Raffella Ridolfi, consigliere capogruppo di SiAmo Marradi, ha presentato un’interrogazione per conoscere i dettagli sull’aggiudicazione della gestione della piscina per il periodo 2019-2023. Il tutto dopo che in gennaio è stata sciolta anticipatamente la convenzione con la Pro Loco e che si è svolto un nuovo bando. Di seguito il testo dell’interrogazione:

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Premesso :

che con la delibera n. 3 del 21/01/2019 la Giunta Comunale aveva approvato lo scioglimento anticipato della convenzione con l’Associazione Pro Loco che gestiva l’impianto da oltre 10 anni ed era titolare della gestione fino al dicembre 2019;

che l’Amministrazione aveva accertato che altri operatori economici risultavano interessati alla gestione;

che successivamente il 25 marzo il Comune di Marradi approntava le procedure di gara;

che il capitolato speciale all’art 3 prevede che possono essere ammessi a partecipare: “società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate, federazioni sportive nazionali, nonché consorzi e associazioni tra i predetti soggetti, che abbiano nel proprio statuto e/o atto costitutivo la previsione dello svolgimento dell’attività prevista in oggetto o analoga, soggetti che devono essere regolarmente riconosciuti dal CONI; altri operatori economici iscritti alla C.C.I.A.A, nella cui iscrizione sia esplicitata l’attività relativa alla gestione di impianti sportivi; che al momento della presentazione della domanda di partecipazione, il soggetto deve essere in possesso dei requisiti di ordine generale per contrarre con la Pubblica Amministrazione, ovvero che non siano incorsi nei motivi di esclusione previsti dall’art. 80 del D.lgs. n. 50/2016; che il requisito di costituzione/iscrizione, sotto il profilo temporale deve risultare alla data di sottoscrizione della presente manifestazione di interesse e deve permanere, in caso di aggiudicazione del servizio, fino alla conclusione del contratto di gestione;

Interroga il Sindaco

per conoscere nel dettaglio: chi sono i soggetti che hanno partecipato, quando è stata conclusa la gara quando e con chi è stato stipulato il contratto giusto articolo 6 del capitolato che prevede una base d’asta in aumento a partire da un minimo di 1.500 euro di canone annuo più IVA; a quale soggetto fra quelli previsti dal capitolato e con quale aumento di canone è stata assegnata la gestione, e se l’Amministrazione ha provveduto ai relative controlli ed eventuali visure camerali per verificare i requisiti della società e/o associazione aggiudicataria e da quanti anni risulta in attività nel settore per le finalità indicate dal capitolato il soggetto aggiudicatario.

Raffaella Ridolfi

I consiglieri di minoranza di Palazzuolo Sul Senio : Gianni Matteotti, Rodolfo Ridolfi, Cristiano Talenti.

da-sx-talenti-matteotti-ridolfimercoledì 5 giugno

Palazzuolo Viva la lista che alle elezioni di Domenica 26 maggio ha ottenuto il 35,61% eleggendo tre consiglieri di Forza Italia: Rodolfo Ridolfi, Cristiano Talenti e Gianni Matteotti si è riunita in vista del Consiglio Comunale del 15 giugno prossimo per indicare i ruoli che i tre consiglieri di minoranza svolgeranno dal 2019 al 2024. Il capogruppo sarà Gianni Matteotti ed il Vice Cristiano Talenti mentre Rodolfo Ridolfi sarà consigliere dell’Unione dei Comuni del Mugello. I consiglieri hanno anche deciso di mettersi a disposizione dei cittadini e delle loro istanze incontrandoli in una sede pubblica ed in orario da definire con cadenza quindicinale. I consiglieri eletti hanno infine rivolto un caloroso ringraziamento a tutti gli elettori di Palazzuolo che hanno espresso questo ampio consenso alle proposte ed al programma di Palazzuolo Viva che si impegnerà in una azione politica ed amministrativa di iniziativa e di controllo per lo sviluppo di Palazzuolo e la difesa dei diritti e delle aspettative di tutta la Comunità locale.