lunedì 12 giugno
Era il 3 dicembre 1993 il venerdì in cui conobbi Silvio Berlusconi a Villa San Martino ad Arcore. Eravamo stati invitati come possibili candidati del nuovo movimento che Silvio Berlusconi stava fondando per presentarlo alle elezioni politiche della primavera 2024. Ricordo che fra i tanti personaggi presenti e che conoscevo c’erano Alfredo Biondi Mimmo Contestabile e Bruno Lauzi. Berlusconi prima di chiederci di prenderci tutti per mano e ascoltare l’inno che aveva composto per la sua creatura politica ci raccontò che gli uomini della sua azienda ed i suoi famigliari erano contrari alla sua discesa in campo e profetizzò che il suo impegno politico per impedire l’avvento dei comunisti alla guida del Paese sarebbe stato oggetto di una persecuzione politica per Lui, per i suoi amici e per il suo movimento mai registrata nella storia italiana.
Accettai di schierarmi con il partito di plastica come lo chiamavano i catto comunisti e fui candidato nel collegio senatoriale di Forlì- Faenza sotto il simbolo di Forza Italia-Lega a marzo del 1994. Sfiorai l’elezione e mi dedicai alla costruzione di Forza Italia in tutta la Provincia di Ravenna e in particolare a Faenza dove mi ero trasferito da Marradi dove ero stato Sindaco socialista insieme alla DC.A Faenza alle Comunali del 2004 Forza Italia ottenne ben 6 consiglieri.
Ho incontrato Berlusconi moltissime volte e a partire dal 1995 sono diventato suo amico. Intervenni al Consiglio Nazionale di Forza Italia a Roma e Berlusconi al termine del mio discorso non solo si complimentò ma mi chiese cosa poteva fare per me ed io gli chiesi di scrivere la prefazione per il mio primo libro sulle cooperative e così fu.
Mi invitava spesso ad Arcore ed era di una semplicità e di una cordialità che non potrò mai dimenticare ricordo una vigilia di Natale mi ricevette in tuta e poncho parlammo a lungo della situazione in Emilia Romagna e accomiatandomi mi aiutò addirittura ad infilarmi il cappotto. Aveva anche pensato di candidarmi nel Mugello, al Senato contro Di Pietro, lo confidò a mia moglie Silva alla cena di Forza Italia a Campi Bisenzio nel 1997, poi accettò Giuliano Ferrara e così fui salvo. Durante le sue Presidenza del Consiglio a Palazzo Grazioli l’ho incontrato spesso e ho lavorato per lui ad alcuni dossier in particolare sulle cooperative. Ricordo che a Modena dal palco citò il mio lavoro sulle coop rosse e non vedendomi in sala esclamò al microfono dov’è Ridolfi? A Palazzo Chigi e a Montecitorio, quando ero il Segretario Politico di Renato Brunetta, non mancava mai di dedicarmi qualche attenzione. Dopo il Pdl mi schierai, fra i primi per il ritorno a Forza Italia e nel 2012 fondai il Movimento “Azzurri ’94” Berlusconi Presidente una Associazione Culturale e Politica tutta incentrata sui valori berlusconiani del 1994. La scomparsa di Berlusconi mi addolora non soltanto perchè l’Italia e l’Europa perdono uno straordinario protagonista un vero e proprio Padre della Patria, ma perchè io e la mia famiglia perdiamo un amico caro da cui abbiamo imparato moltissimo in termini umani e politici e che ha segnato profondamente la nostra vita.
Rodolfo Ridolfi