Torna a Marradi l’Associazione del 2nd North Staffordshire, il battaglione britannico che nel settembre del ’44 liberò Marradi.

Delegazione della Staffordshire Regiment Association
martedì 5 giugno
Lunedì 4 giugno una delegazione della Staffordshire Regiment Association, ospite del Comune di Bagnacavallo gemellato con la città di Stone (GB), è stata ricevuta nel Palazzo Comunale dal Sindaco, Paolo Bassetti, dal Vice Sindaco, Francesco De Gaetano dall’Assessore alla cultura Silva Gurioli e dall’Assessore all’ istruzione pubblica e ai gemellaggi, Flavio Billi. La delegazione era composta da Mr. Paul Brownsword, membro permanente e capo della delegazione, Mr. Marc Taylor, tesoriere, e dai membri onorari Mr. Peter Taylor, e Mr John Street. Il legame tra Marradi e lo Staffordshire Regiment Association è dovuto agli eventi bellici della guerra mondiale quando le forze alleate si diressero da Firenze verso l’Appennino per giungere nel cuore della Linea Gotica e sferrare una definitiva offensiva alle forze tedesche che cercavano di ritirarsi gradualmente verso nord. Il 24 settembre il 2° Battaglione dello Staffordshire giunse a Crespino diretto verso Marradi per poi proseguire nella direzione di Gamberaldi, ma trovatosi di fronte ad una forte recrudescenza del conflitto con i tedeschi, deviò la propria marcia in direzione di Faenza.
Come si legge nel libro “Domenico Vanni sovversivo per la libertà” donato agli ospiti inglesi: “… Il 24 settembre il 2nd North Staffordshire occupò Marradi e si spinse sia a nord che ad est ma la compagnia B, che si muoveva verso Monte Gianni, trovò la posizione occupata in forze ed imprendibile con un assalto diretto. I problemi maggiori erano sul fianco destro della strada per la difficoltà del terreno nonostante gli uomini della 8a divisione indiana avessero fatto progressi sia pure lentamente, non riuscivano a cacciare i tedeschi dal monte di Castelnuovo senza il cui possesso Marradi non sarebbe stata per niente sicura. Durissima ed impegnativa fu la battaglia per conquistare Gamberaldi. Gli alleati optarono allora per proseguire l’avanzata a nord est verso la via principale per Faenza. C’erano tuttavia da risolvere alcuni problemi: aprire le strade, i genieri tedeschi avevano sabotato e distrutto il ponte ferroviario a Crespino fatto cadere sulla strada; la strada a Camurano era stata fatta saltare; il grande ponte di Biforco era stato distrutto come quello di Marradi. C’era poi il problema di allestire un centro chirurgico a ridosso del fronte, questo problema fu risolto costituendo un centro chirurgico avanzato che aveva come nucleo l’infermeria da campo della 2nd Field Ambulance a Fantino collocata nella Villa di Scalini Scala, unico edificio adatto, che garantì abbondanti letti per tutti i reparti. Per questa complessità, aggravata dalle condizioni metereologiche che impedirono agli alleati di ricorrere alla supremazia aerea, furono necessari ancora alcuni mesi per la liberazione dell’intero territorio comunale e per la fine delle ostilità in quanto la linea di avanzamento delle truppe alleate subì una forte battuta d’arresto così che, Abeto, Gamberaldi, Lutirano e Sant’Adriano come pure le aree di Monte Romano e Fontana Moneta, dove erano sfollati moltissimi marradesi, rimasero sotto il controllo dei nazifascisti…”