Con una Santa Messa in Suffragio, voluta dalla premurosa moglie Maria, celebrata da don Anselmo Fabbri nella Chiesa di Sant’Adriano alle ore 16 di lunedì 22 febbraio prossimo, il grande pittore della Romagna-Toscana, Francesco Galeotti sarà ricordato nel quinto anniversario della morte. Francesco era nato il 25 maggio 1920 a S.Adriano di Marradi (Firenze). Nel quinto anniversario della sua scomparsa lo ricordiamo commossi, insieme all’Associazione “Il Maestro di Marradi”, che istituì, fin dal 2008, una personale sezione amici di Francesco Galeotti che realizzò in occasione del suo novantesimo nel 2010 il libro monografico Francesco Galeotti: novant’anni di vita a colori e collaborò con l’Amministrazione Comunale nel 2012, alla realizzazione della sala espositiva permanente di alcune sue opere ed al premio pittorico dedicato ai giovanissimi delle scuole medie. In questa ricorrenza mi piace riproporre, quanto affermai e scrissi nel giugno del 1993 presentando la presenza di Francesco Galeotti a Firenze alla grande rassegna europea sui primitivi del XX secolo, da Rousseau il Doganiere a Ligabue, e la sua personale a Brisighella nel novembre dello stesso anno: “….A Francesco Galeotti è affidato l’emblematico compito di rappresentare la Toscana con la sua opera Festa al girasole di faraone (1989). E’ un grande riconoscimento per la Marradi culturale che aggiunge un’ulteriore motivazione al suo buon diritto di continuare ad essere la Capitale culturale della Romagna-Toscana”. Galeotti travalica con la sua pittura i confini nazionali e si impone all’attenzione internazionale con la presenza delle sue opere nelle collezioni private e museali di Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra e Stati Uniti. A trentatrè anni di distanza dalla personale dei suoi disegni alla Strozzina, che volle, nel 1960, Carlo Ludovico Ragghianti, questa presenza dei colori e del tratto inconfondibile di Galeotti, a Palazzo Vecchio, accanto a Rousseau e Ligabue lo consacra e lo consegna definitivamente alla Storia della Pittura del XX secolo….”.
“Francesco Galeotti è un originale interprete della magia e dei sogni che le Feste Medievali evocano…Sogno dei sogni, simbolismo, favola, gioco, sottile ironia, ma anche magia delle ombre sono tutti temi cari al pittore di Sant’Adriano….nei quadri di questo artista si respira la stessa tensione orfica propria della poesia di Dino Campana. La genialità di Galeotti è spesso inconsapevole ma non per questo meno pura e poetica.” In questo quinto anniversario della sua scomparsa, l’auspicio è che la Romagna- Toscana con ulteriori e specifici eventi, voglia far conoscere sempre di più il valore dello straordinario patrimonio artistico e culturale che Francesco Galeotti ci ha lasciato.
Rodolfo Ridolfi