Nella splendida cornice dell’antica Corte delle Domenicane, davanti ad un numeroso pubblico, presente nonostante il termometro sfavorevole e le scrupolose disposizioni anti covid cui si è dovuto sottoporre, si è svolta, a Marradi, l’attesa presentazione dei libri: “Cinto Frammenti di Piano” e “Signori, Il Canzoniere..!” Un unico evento finalizzato a ricordare Cinto Gurioli e Renato Ridolfi protagonisti della Storia del Teatro Marradese e dell’intera Comunità. La narrazione dei relatori si è soffermata ad intrecciare il comune vissuto non solo teatrale e musicale dei due protagonisti raccontando pagine di amarcord, dove molti dei presenti hanno potuto ritrovare spunti del loro personale vissuto giovanile, altri scoprire la meraviglia e la creatività di protagonisti di una Marradi che fu capitale culturale della Romagna Toscana, e tutti riflettere sulle radici di una straordinaria irripetibile stagione da non dimenticare.
Mirna Gentilini Presidente del Centro Studi Campaniani ha affermato: Cinto Gurioli e Renato Ridolfi sono stati due personaggi di rilievo a cui sono legati momenti significativi dello svago, del divertimento ma anche della cultura e della storia del nostro paese. Cinto lo ricordo seduto al pianoforte durante le rappresentazioni scolastiche a cui ho partecipato perché alunna della maestra Ginette Vanni Ridolfi. Frequentavo la seconda elementare quando il Canzoniere venne rappresentato e divenni famosa imitando Marilyn Monroe. Del maestro Ridolfi ho un ricordo più chiaro: profondo conoscitore della poesia di Campana è intervenuto al Centro Studi in diverse occasioni. In questi ultimi anni ha dato anche un significativo contributo al progetto per la salvaguardia del dialetto marradese. La sua pubblicazione delle favole di Fedro tradotte in “marradese” è un riferimento importante per chi vuole provare a scrivere nel nostro dialetto.
Il Sindaco Tommaso Triberti che nella prefazione del Canzoniere! Scrive: “… Renato Ridolfi insegnante di marradesi anche illustri, scrittore, poeta, alpino uno di quei volti senza cui Marradi non sembra più la stessa …era per tutti “il maestro” e faceva vivere il nostro bel teatro con le sue invenzioni sul palco e sulla pagina…” si è detto onorato di aver concesso il patrocinio all’iniziativa così come di avere partecipato a Faenza alla presentazione del libro “Cinto Frammenti di Piani” nel novembre 2019.
Silva Gurioli: Cinto fu uno degli animatori della vita culturale marradese. Fu attore al teatrino dell’Asilo alla fine degli anni ’30 e protagonista al pianoforte di tutte le più importanti operette e riviste rappresentate a Marradi, a Borgo San Lorenzo e nella vicina Romagna. La collaborazione musicale con la Scuola Giovanni Pascoli e l’avviamento professionale ed il sodalizio artistico con Renato Ridolfi è ampiamente documentata dagli attestati di benemerenza a lui indirizzati. Mio padre fu anche organista della Chiesa di San Lorenzo e della SS. Annunziata del Monastero delle Domenicane; preparò e suonò per i mitici veglioncini di carnevale dei bambini, fece parte dell’Orchestra Castellina, e dell’orchestra “STAR” fondata insieme all’amico Sanzio di Brisighella. Al circolo UGM si esibì insieme ai fratelli Gentilini, Amerigo Mercatali, Romano Frasinetti e Silvano Farolfi. Preparatore paziente delle giovani voci, insegnò la musica, sul pianoforte acquistato dalla famiglia di Dino Campana a molti giovani che venivano nella sua casa di Via Fabbrini.
Pape Gurioli autore dei brani musicali del CD allegato ha aggiunto: Purtroppo ricordo pochissimo di mio padre tuttavia questo lavoro insolito mi ha portato ad unire il pianoforte acustico che ho immaginato suonato da mio padre e il Piano Fender Rhodes due generazioni che duettano e parlano fra loro. Ho confessato così a mio padre la storia delle donne della mia vita affidandola ad un percorso cromatico impressionista, cangiante, umorale, istintivo, sentimentale e perché no anche di tecnica pianistica su due tastiere.
Una delle caratteristiche di stampa del libro postumo di Renato Ridolfi –ha detto Rodolfo Ridolfi –penso si possa sintetizzare col termine “divertente, arioso ma anche colto”. Le tante foto, alleggeriscono ulteriormente il “cammino” del lettore all’interno del libro, gli concedono pause e, per certi versi, sintetizzano l’emozione di quanto scritto “attorno ad esse”. Finito di scrivere il copione “Signori, il Canzoniere…!”, il 20 febbraio del 1956, lo spettacolo fu rappresentato per la prima volta al Teatro degli Animosi di Marradi dagli alunni della Scuola Elementare “Giovanni Pascoli” e dagli allievi della Scuola d’Avviamento Professionale, il 7 maggio 1956. Biografo scrupoloso di Anacleto Francini “Bel Amì”, l’inventore della Rivista comico satirica e musicale, Renato diventa a Marradi caposcuola di quella tradizione teatrale. Mio padre, buon latinista e studioso del dialetto, per i suoi testi si è spesso ispirato a due modelli: uno popolare, quello dei cantastorie che animavano i mercati settimanali dei suoi tempi, ed uno colto, letterario: Canzoniere è infatti l’opera di maggior spicco di Francesco Petrarca: “Rerum vulgarium fragmenta”, Frammenti di componimenti in volgare del poeta. Per questa suggestione nel suo libro sono inseriti vari scritti inediti, rinvenuti in vecchi ma ordinatissimi quaderni, insieme ad alcune corrispondenze: quella di Lello Campana, di Ida Lupi e Domenico Mughini (Bibi) dall’Argentina, del Cardinal Gualtiero Bassetti suo alunno a Fantino nel 1947 e di Oriana Fallaci nella quarta di copertina. Una prima integrazione dei suoi scritti editi, dal suo primo libro “Cose di Casa Nostra” del 1977 al suo ultimo “Quadèrne” del 2015.
L’ex Sindaco Paolo Bassetti, allievo di Renato Ridolfi come il cugino cardinal Gualtiero ed il compianto Sindaco Enrico Consolini e tanti altri marradesi di molte generazioni, ha voluto portare la sua emozionante testimonianza sul suo maestro elementare.